CONTRADDIRE IL TONO E NON LE PAROLE NELLA CONVERSAZIONE

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Negli ultimi tempi, mi è capitato spesso di riflettere su come comunichiamo. O forse è più corretto dire: su come non comunichiamo davvero. Mi osservo, guardo come interagisco con gli altri, rivedo mentalmente alcune conversazioni che ho avuto, e noto un modello ricorrente: il dialogo, troppo spesso, si trasforma in discussione. Non tanto per divergenza di idee, quanto per qualcosa di più sottile, quasi invisibile a occhio nudo: il tono. Secondo me noi siamo essenzialmente incoerenti ma ci aspettiamo da noi e dagli altri coerenza e affidabilità. Dentro di noi siamo divisi tra ciò che vogliamo e ciò che poi riusciamo a fare e la forbice del volere/potere è sempre più ampia. Parliamo di bene verso gli altri ma spesso viene fuori tutto il nostro peggio e l’assurdo che spesso contraddiciamo quello che ci viene detto, solo per il tono e non per il contenuto. Spesso non siamo sinceri noi ma il peccato è sempre dell’altro.  Ho iniziato a chiedermi: quante volte, nella mia vita, ho contrad...

LE DONNE E IL DESIDERIO DINAMICHE SOCIALI DAL PASSATO AL CONTEMPORANEO

dinamiche sociali

Le donne e il desiderio è il film di Tomaz Wasilewski che lo scorso anno ha vinto il premio Orso d'Argento, per la miglior sceneggiatura, al Festival di Berlino e ora è in proiezione per raccontare, al femminile, la Polonia degli anni 90. Wasilewski delinea il discrimine che intercorre nei comportamenti umani, tra l'abbandono dell'ideologia comunista e l'affermarsi dell'individualismo capitalista dell'epoca. La Polonia degli anni '90 con i primi difficili cambiamenti e le prime vere incertezze per il futuro.

E' la storia di quattro donne di età diverse, che decidono di cambiare la propria vita e di perseguire i loro sogni. Agata una donna sposata ed infelice che si rifugia in un'altra relazione impossibile con un giovane prete. Renata è un'insegnante di lingua russa affascinata da Marzen, ex regina di bellezza e sua dirimpettaia. Iza, la sorella di Marzen, fa la preside ed è innamorata del padre di una allieva della sua scuola, oltre ad essere innamorata di se stessa. Si narra delle storie di queste donne le cui vite s'intrecciano durante il profondo mutamento storico politico della Polonia, che in quegli anni si libera da un periodo di lunga repressione. Nel film viene dato un importante risalto ai corpi dei protagonisti, come quello giovane di Agata e del prete oggetto del desiderio; o di Iza che si accoppia con uno sconosciuto in stazione; oppure di Renata che si trova nella doccia con le anziane corsiste della palestra che frequenta.


Quelle che sembrano le storie di queste donne in una Polonia che è già cambiata è l’epoca contemporanea per altre donne di altri paesi, che vivono un po’ quella che era la repressione della società della miseria, sia economica che culturale di altre epoche e di altre nazioni. Per molte donne questa situazione è ancora attualità. La visione di questo film spinge a riflettere sulla storia passata e contemporanea al femminile, sulle varie dinamiche sociali che ancora oggi mutano, in un verso o nell’altro, in tutti i paesi ma in modo, ma in modo differente l’uno dall’altro.

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