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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

IL RICORDO DI KAHLIL GIBRAN

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Ordina le poesie di Kahlil Gibran Clicca qui Kahlil Gibran è stato un poeta libanese naturalizzato statunitense, nato a New York l’11 aprile 1931. Visto inizialmente come uno scrittore visionario perché le sue parole erano quelle di un profeta, capaci di forgiare le menti e imprimersi indelebili nelle coscienze.  Dall’indole solitaria e riflessiva, il poeta ha parlato del costante fluire dell’acqua, del ciclo della vita e del movimento degli astri tramutando il simbolismo naturale in una realtà effettiva dalla quale trarre preziosi insegnamenti. Le sue opere furono distribuite ben oltre il suo paese d'origine e i suoi scritti divennero famosi anche perché considerati da molti come "perle di saggezza", nonché punti di riferimento mistici. Il suo libro più celebre è stato “Il profeta” pubblicato nel 1923. Un volume peculiare, unico nel suo genere, composto di ventisei saggi scritti sotto forma di poesia. Gibran, in molti dei suoi componimenti, descrive la realtà e il mondo

IN ITALIA NON CI SONO ATTENTATI ISIS. PERCHE’?

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L’Europa e non solo, nel mirino dell’Isis. Spagna, Gran Bretagna, Germania, Belgio, Francia e molti altri posti non europei sono stati già colpiti da attentati bomba o eseguiti con i mezzi di trasporto, che hanno causato molti e feriti. Se ci pensiamo tra gli ultimi la Stazione di Parsons Green, la Rambla, La Promenda Westminster, il mercatino di Berlino, sono tutti posti scelti perché luoghi solitamente pieni di passanti innocenti.  Un girotondo della paura che fa sempre temere il peggio ed è proprio l’obiettivo dei terroristi. In Italia, fino ad oggi, comunque un paese occidentale vicino a tutti gli altri, che ha mostrato sdegno per i fatti successi non è ancora accaduto niente. E allora tutti ci chiediamo fino a quando saremo così fortunati e soprattutto perché lo siamo stati fino ad ora. Quando toccherà a noi, dove tra le strade girano culture e pensieri provenienti da ogni parte del mondo? L’Italia non è stata ancora veramente toccata dagli attacchi dell’Isis. Ci sarà uno

50 ANNI, LE SCELTE IMPORTANTI

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Le decisioni difficili, quelle importanti, non terminano mai. Spesso accade che prima dei 50 anni, siamo tutti troppo impegnati per fermarci a riflettere. Poi si tirano le prime somme, e dico le prime perché non saranno neanche le ultime. Probabilmente sarà anche un bene, visto che molti sostengono sia un’opportunità. Le decisioni difficili vanno considerate come un’opportunità, perché sono occasioni nuove per portare alla luce le cose in cui crediamo e per dare più spazio a noi stessi, anche se non più giovanissimi, come alla persona che crede in certi valori piuttosto che in altri ed ha tutti i diritti per farlo. A tutti deve essere concesso il diritto, ad un certo punto, di poter invertire la rotta e di poterlo fare a qualsiasi età. Al principio della vita si inizia con la scuola, le attività sportive, le amicizie, poi il lavoro, poi segue l’amore, il matrimonio, un hobby, la casa, i figli, le cure dei genitori e via via come una ruota. Tutto di lena senza mai prendere fiat

COME AIUTARE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

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Le pagine di cronaca nera, i Tg, i talk show, i social e i giornali in genere, raccontano continuamente di donne che subiscono violenza da parte dei loro, mariti, compagni, fidanzati, padri, a volte anche i figli. Le mura domestiche o le relazioni più importanti, diventano gli scenari orribili di dinamiche psicologiche di ogni genere. Sono milioni i casi di donne italiane che diventano vittime dei loro compagni e purtroppo solo una piccola percentuale di loro ha poi il coraggio di denunciare l’accaduto. Forse sarebbe anche giusto che chi è più vicino a queste situazioni, trovi per primo il coraggio di denunciare. Ricordiamo che il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.  Le statistiche dicono che sono ancora poche donne che si ribellano alla violenza domestica, e continuano a sopportare sotto quelle macerie di un rapporto sbagliato. Eppure alcune potrebbero ripiegare sui propri genitori, farsi ospitare da familiari, o da strutture protette.

COME SCEGLIERE SE COMPRARE O ADOTTARE UN CANE

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Le nostre case sono tornate ad essere nuovamente popolate dagli animali. Così come un tempo lo era per necessità, oggi lo è diventato per passione.  La percentuale è diventata veramente molto alta, infatti, circa un italiano su quattro possiede un animale di compagnia e naturalmente il cane è quello più scelto. Questi sono i dati forniti da una ricerca dell’Eurispes, seppure le varietà degli animali tenuti in casa sono tantissime. Il cane, e io ne ho uno, è l’animale probabilmente più empatico, che dimostra di essere capace di capire quello che veramente l'uomo prova e di stargli vicino. Quando ho preso un   cane ho ricevuto molti consigli, chi mi diceva di comprarne uno di razza, chi mi spingeva ad adottarne uno più sfortunato. Oltre questo dilemma vi era poi l’eventuale scelta della razza. Il tutto non è stato semplice. I MOTIVI PIU' COMUNI l'amore incondizionato dell'animale nei confronti del proprietario e dei suoi familiari;  non giudicano né la pe

PERCHE' L'INQUINAMENTO CAUSATO DALLA PLASTICA NEI MARI

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Circa 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare ogni anno. Sembrerebbe impossibile ma è vero. Secondo un’analisi attendibile, poi documentata a Davos, in Svizzera, in mare finiscono circa 8 milioni di tonnellate di plastica, laddove per plastica va intesa sia in quella visibile, perché di normali dimensioni, sia quella invisibile, la microplastica che è sgretolata, minuscola, ed ancora più pericolosa per l’ambiente.  I pesci la ingeriscono ed indirettamente anche l’uomo. Lo sversamento di plastica in mare è già oggi un dato allarmante, ma le ricerche hanno dimostrato che entro l’anno 2050, se nulla verrà fatto, il fenomeno si quadruplicherà. In quell'anno gli oceani potrebbero contenere in peso, più bottiglie che pesci. Che record! Oggi si conta una presenza in mare di oltre 150 milioni di tonnellate di plastica. I dati, veramente allarmanti, sono contenuti nello studio della Fondazione Ellen MacArthur,  presentato in occasione dell’apertura del Forum econ

CHE COSA È IL RAMADAM

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Il periodo più sacro per gli islamici che è compreso tra il 26 maggio e il 24 giugno (per l’anno 2017) e prevede rituali molto specifici, con le sue regole ineccepibili. Questo è il Ramadam, il rituale antico sempre rispettato che ha radici molto antiche e dura 29 o 30 giorni. Un mese unico. Ramadan  in arabo significa mese torrido ed è il periodo che l’Islam dedica al digiuno. Un  momento di purificazione, come la Quaresima cristiana . Secondo la storia islamica, Maometto ricevette la rivelazione del Corano, ovvero il libro della guida spirituale per gli uomini di retta direzione, nel nono mese dell’anno del calendario lunare musulmano, ovvero il mese del Ramadam. Proprio da qui il nome del singolare rito spirituale. È il mese sacro che i musulmani dedicano al digiuno e alla preghiera, all’autodisciplina. Il digiuno è un obbligo per tutti i musulmani praticanti adulti e sani che, dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, non possono mangiare, bere, fumare, praticare sesso,

COMBATTIMENTI, TORTURE E LA MATTANZA DEI CANI

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Non si contano il numero degli spettatori riuniti intorno al ring-gabbia. Uno scenario crudele dove a fare la telecronaca, oltre il brusio generale si distinguono ringhiate e latrati. Battaglie ingiustificate e inumane fino all’ultimo sangue tra cani, che senza alcuna colpa, sono addestrati al combattimento per proteggere la propria vita. L’indignazione generale è risaputa e gli attivisti per i diritti degli animali urlano le loro ragioni, chiedono a pieni polmoni di modificare la legge e proteggere gli animali. Gli scenari che ne conseguono sono tutti uguali. Cani con le orecchie mozzate, code tagliate, legati al palo, bruciati, con i musi ricuciti dopo sanguinosi combattimenti. Una violenza tanto appassionata quanto inaudita, dalle matrici del tutto oscure, si scaglia da sempre contro il mondo dei quattro zampe, perché il business che lo circonda, da facili guadagni è difficile da controllare o forse interessa meno. In tutto il Sud Italia, dove è più presente il fenomeno del

I SETTE VIZI CAPITALI

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I vizi capitali, altrimenti noti come peccati capitali, sono sette e sono un elenco di inclinazioni morali e comportamentali del nostro animo umano. Il termine vizio deriva dal latino vĭtĭum che vuole dire mancanza, difetto, ma anche abitudine deviata e si contrappone al termine più onorevole della virtù. In realtà i vizi sarebbero più di sette, ma in questo numero si identifica un po' l’organizzazione del fluire della vita nella tradizione esoterica, per questo ne sono stati individuati i più importanti che per questo motivo vengono indicati come “capitali”.  Questi sette ritenuti "capitali" rappresentano i più gravi, che riguardano la profondità della natura umana.  Porterebbero alla corruzione dello spirito dell’uomo, poiché si impadroniscono della vita svuotandolo completamente delle virtù dello spirito, che invece dovrebbero accompagnarlo. STORIA Un primo elenco dei vizi capitali fu stilato intorno alla fine del 300 ed inizio de 400 dc, ad opera di Evagrio P