Circa
25 anni fa nasceva internet, dal suo inventore Tim Berners Lee. Padre del world
wide web con tutti gli onori ed i meriti ha spontaneamente ammesso che comunque
bisogna stare molto attenti al sistema della rete perché internet è si quel meraviglio mondo
di libertà, ma al tempo stesso può anche diventare il mondo della manipolazione.
Lo ha definito un vero potere molto strano insidioso e pericoloso.
La
rete, gli scorsi giorni è stata oggetto di attacchi informatici capaci di
mandare in tilt migliaia di sistemi in tutto il mondo anche i più sofisticati. Un
attacco mondiale che ha colpito paesi ed istituzioni, 150 i paesi coinvolti e più
di 300.000 sistemi informatici hackerati. Questo è il primo bilancio di quello
che è stato un attacco generale alla rete che si è scatenato come una prima
guerra mondiale informatica, con tutti i danni compiuti inammissibili ed inquietanti
da accettare.
La
rete ha avuto una svolta determinante passando, da quella che era un nuovo valore
di cambiamenti epocale del modo di lavorare e produrre nelle aziende, ad un
successivo sistema di organizzazione della vita privata. di ciascuno di noi. Due
facce della stessa medaglia. La più grande opportunità dei nostri giorni che ci ha invaso individualmente impregnando le nostre vite. Una
battaglia silenziosa dal potere devastante e letale per tutti. Tutto comandato
da virus invisibili che si insidiano nelle nostre macchine e tengono in
ostaggio i nostri pc, telefonini, tablet, dati personali, password; tutto
insomma. Per chi ha visto il film “Perfetti sconosciuti”, ricorderete che in effetti
il nostro piccolo cellulare di oggi è diventato la nostra individuale scatola
nera, che sa tutto di noi.
Un
attacco cibernetico crea danni politici ed economici importanti che possono bloccare
un intero paese, con un click. Il mondo che è in mano agli interessi globali
economici è diventato vittima di Wannacry un virus informatico che ha colpito per prima la
Gran Bretagna ad iniziare dalla rete degli ospedali. Il sistema ospedaliero informatico
inglese bloccato. Questo dimostra quanto oramai dipendiamo totalmente dalla
rete in tutte le attività.
E
una guerra nuova, non ancora sperimentata ma dobbiamo imparare a difendere o
addirittura contrattaccare, perché se qualcuno arriva a controllare telematicamente
l’energia elettrica, gli ospedali, i trasporti, le comunicazioni, le banche, la
sicurezza in poco tempo è in grado di spegnere un intero paese. Insomma basta
controllare il flusso vitale da cui dipende tutto e tutti e si diventa padroni
del mondo. In
vero ci sono in rete tantissime compagnie che installano i malware in grado di
spiare tutto e creano poi dei veri dossier su tutti quanti noi, così fanno previsioni
commerciali ci controllano e ci influenzano. Il potere della grande criminalità
si è spostato sul controllo del denaro elettronico.
Oggi
sono in molti ad essere capaci di entrare nel telefoni del malcapitato, copiare
tutti i file, foto, rubrica, messaggi, password, siti e compromettere l’utilizzo
dell’identità digitale. Tutto va a finire in Big Data un vero giacimento di
dati, il cuore della nuova industria dove sono immagazzinati innumerevoli
numeri e chi riesce e trovare la giusta chiave di lettura diventa, il futuro
padrone di tutte le industrie e multinazionali. Big Data non è solo una questione
di opportunità commerciale ma è anche un fatto di controllo politico che ha a
che fare con la supremazia di un potere rispetto a un altro, come il potere di
uno Stato sul resto del mondo. In
effetti la raccolta più grande dei nostri dati viene effettuata dalle grandi multinazionali di internet che analizzano continuamente il nostro
comportamento e attraverso questo studio di spionaggio, captano i punti deboli e
li utilizzano per poter influenzare e manipolare. L’informazione è la nuova
grande ricchezza. Tutto quello che facciamo in internet viene registrato e poi
venduto per le pubblicità dati che vengono vendute con le aste online. Purtroppo
è quello che accade continuamente. L’attacco informatico che era partito verso
il sistema sanitario britannico, si è poi esteso a livello internazionale.
Secondo quanto riporta il Guardian è comparso sui pc degli ospedali un
messaggio di riscatto da pagare in bitcoin per riavere l’accesso.
L’hackeraggio
ha colpito anche Spagna, Italia, Portogallo, Russia,
Ucraina, Stati Uniti, Cina, Vietnam. Secondo il New York
Times l’attacco potrebbe essere stato condotto con uno degli strumenti
di hackeraggio rubato lo scorso anno alla National security agency (Nsa) dal sedicente gruppo Shadow Brokers. Nell'ambito telefonico, appena individuato l’attacco è stato attivato immediatamente
il protocollo di sicurezza per questo tipo di incidenti, con l’obiettivo di
riportare alla normalità prima possibile tutti i computer interessati.
Difatti
esistono enti nazionali che hanno il compito di difendere le nostre
strutture relative all'energia, trasporti, banche, conti correnti,
dagli attacchi pirata informatici e normalmente riescono a proteggere miliardi di transazioni
finanziarie. Mediamente gli esperti quantificano circa 50.000 attacchi
informatici complessivi al giorno, dai piccoli ai grandi, che vengono monitorati. Questi attacchi vengono eseguiti con dei virus che entrano nelle nostre macchine e compiono azioni
non controllate da noi, quindi poi, possono utilizzare i nostri dati o anche la
nostra stessa macchina che non è più sotto il nostro controllo. Per farlo spesso
inviano mail con un link che se viene utilizzato riporta ad altri siti che
controllano poi la macchina, dietro l’inganno di un messaggio di adescamento.
Dobbiamo
proteggere la nostra vita la nostra economia. Serve una politica cibernetica
nazionale in accordo con i sistemi di difesa delle forze armate e aziende
civili, capaci di proteggere il sistema.
Dall'altra parte parte dobbiamo fare maggiore attenzione noi utenti, con le norme basilari di aggiornamento dei vari sistemi operativi e con una maggiore attenzione rivolta all'utilizzo dei nostri dati.
Commenti
Posta un commento