Quest’anno sono
stato a Medjugorie ed ho visitato tanti posti pieni di suggestione, suggestioni
più numerose delle persone che vi erano presenti. Poi il pellegrinaggio è
finito e tutti insieme risaliti sul pullman ci siamo raccontati le proprie
impressioni, i propri sapori, i sentimenti più veri, quelli che di solito non
si raccontano mai. In quel momento, per tutti, si è accesa una luce chiara e
visibile, quasi tangibile, che ha fatto promettere di fissare nuovi e buoni
propositi al rientro a casa. Una bellissima esperienza.
Tutti, almeno una volta, o forse in tante occasioni, ci siamo
ripromessi che avremmo fatto questo e quello, e tutti si siamo poi trovati a
prendere atto che dopo meno di un mese, le nostre migliori intenzioni, che
qualche giorno prima erano sincere, erano già andate in fumo. Più o meno le
cose vanno sempre così. Quando viviamo una situazione toccante, ci
rilassiamo e riusciamo a mettere più a fuoco la situazione reale e tutto ci
sembra più chiaro, riusciamo a vedere come poter cambiare le cose, e poi? Poi
quando si ritorna a mettere i piedi nelle strade che percorriamo ogni giorno si
rientra nella centrifuga quotidiana e i propositi diventano faticosi da
realizzare e ancora una volta ci sfuggono di mano, semmai vi sono stati
veramente tra le nostre mani. Vorremmo fare chissà che.
Forse questo accade perché gli obbiettivi scelti sono troppo
grandi. Se invece i propositi scelti fossero più alla nostra portata, chissà.
Alcuni con l’avvento dei primi caldi hanno tra i loro pensieri quello di
rimettersi in forma. Certo è inevitabile, bisogna darsi delle regole e almeno
per una decina di giorni niente dolci, niente alcolici, niente pane, niente
pasta. Ma se la dieta diventa troppo estrema non si ottengono buoni risultati.
Forse sarebbe meglio trovare un giusto equilibrio fra ciò che
piace e ciò che fa bene e mangiare un po’ di tutto senza esagerare. Lo stesso
accade con l’esercizio fisico che dovrebbe rappresentare una miglior salute, ma
se puntiamo troppo in alto alla troppa fatica diventa uno sgradevole
obbligo. Dormire e riposare bene e vivere apprezzando quello che ci sta
intorno è un “vero” ottimo proposito, concreto e alla portata di tutti. Il
sonno poi determina buon umore, ottimismo e speranza positiva, senza musica a
tutto volume, niente computer e poco cellulare.
Forse la monotonia ci fa credere che a volte la nostra esistenza è giusta così
com'è convinti di andare nella giusta direzione e invece forse non è proprio
così. Bisogna trovare il coraggio di rimettersi sempre in gioco, andando magari
fuori dagli schemi comuni che ci vestono la vita, prendendo qualche rischio, ed
agendo a volte a pelle. Certo che ci vuole coraggio ed un po’ di incoscienza.
E’ una storia delicata che ci insegna a non rimandare mai niente, perché oggi è
il giorno perfetto per amare e credere che dietro l’angolo ci sia sempre qualcosa
per cui stupirsi, ancora. Anche l’aneddoto più banale che potrebbe sembrarci
superfluo può trovare la collocazione giusta nella vita di chiunque.
Ognuno può metterci del suo. Iniziando con piccoli obiettivi, che
non significa non avere grandi ambizioni, ma iniziare da dove è possibile
farlo, poi se si ha successo con un piccolo proposito, forse sarà possibile
puntare a quello più in alto.
Ed ecco, ci
risiamo, si ricomincia con un buon proposito! Questa volta Chissà.
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