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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

IL RICORDO DI KAHLIL GIBRAN

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Ordina le poesie di Kahlil Gibran Clicca qui Kahlil Gibran è stato un poeta libanese naturalizzato statunitense, nato a New York l’11 aprile 1931. Visto inizialmente come uno scrittore visionario perché le sue parole erano quelle di un profeta, capaci di forgiare le menti e imprimersi indelebili nelle coscienze.  Dall’indole solitaria e riflessiva, il poeta ha parlato del costante fluire dell’acqua, del ciclo della vita e del movimento degli astri tramutando il simbolismo naturale in una realtà effettiva dalla quale trarre preziosi insegnamenti. Le sue opere furono distribuite ben oltre il suo paese d'origine e i suoi scritti divennero famosi anche perché considerati da molti come "perle di saggezza", nonché punti di riferimento mistici. Il suo libro più celebre è stato “Il profeta” pubblicato nel 1923. Un volume peculiare, unico nel suo genere, composto di ventisei saggi scritti sotto forma di poesia. Gibran, in molti dei suoi componimenti, descrive la realtà e il mondo

CAMBIARE SE STESSI PER CAMBIARE IL MONDO

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Ci si può ritrovare soli, guardarsi alo specchio, e porsi delle domande. Chiedersi forse troppo o forse il giusto, senza ritrovarsi in ciò che siamo. Gli altri sono tutti campioni che non sbagliano mai i rigori, oppure sono io incapace, ma è tutto vano e allora ci si rende conto che forse nulla può cambiare.  Ma allora se le cose non cambiano e la vita non riesce neanche a farti cambiare idea tocca a te cambiare tutto, tutto quello che ti ha deluso, per tornare a sognare? Ti rendi conto che non è possibile fare la rivoluzione, forse è più facile rivoluzionare il proprio modo di essere! Io personalmente non amo troppo i cambiamenti e qualcuno me lo rinfaccia pure, ma è un qualcosa che è dentro di me. Può trattarsi della perdita di una persona cara, della perdita del lavoro, del cambio di casa, della fine di un’amicizia, perché nulla rimane invariato in eterno. In tutti i casi la reazione al cambiamento è sempre costellata dall'insorgere di domande senza risposta. La reazione al camb

COME VINCERE LO STRESS

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  Lo stress è il padre di tutti i mali, ed è ritenuto, oggi più che mai, un forte fattore che coinvolge la psiche e il corpo di ognuno di noi. Sentirsi dire da chi ci è vicino di essere stressati ci fa sentire disarmati, impotenti, come se avessimo quasi una condanna a morte.  A volte capita che seduti in aula, oppure alla guida di un mezzo, trasportato sul treno o un taxi, in piedi in negozio, al lavoro in officina. Tante altre attività che ci vedono impegnati in azioni ripetitive, che ci portano piano piano ad una situazione di stress. Solo ogni tanto, qualche breve pausa, per staccare la spina, oppure l’attesa della fine giornata. Mi è stato detto o chiesto se fossi sotto stress e in alcuni casi in effetti mi ci sono sentito, un po' rassegnato, perché pensiamo che sia impossibile vivere nel mondo corrente senza essere stressati. Crediamo che la situazione di stress sia irrimediabile, così come non è possibile porre rimedio a tutti i disturbi ad esso legati. Il mio pensiero in me