SAPENDOTI UNA PRESENZA di Nadezhda Slavova
Oggi, quasi per caso, mi sono imbattuto in una poesia di Nadezhda Slavova, Sapendoti una presenza, pubblicata nell’anno 2025. Non conoscevo l’autrice, ma queste parole mi hanno toccato in modo inaspettato. Forse perché parlano di un tipo di amore che sento molto vicino: quello che non ha bisogno di manifestarsi apertamente per esistere, che vive nei silenzi, nell’attesa, in ciò che non si può afferrare.
La poesia si apre con una frase che mi ha colpito subito: “I poeti si innamorano anche dell’invisibile.” Ho sentito qualcosa vibrare dentro, come se in quelle parole ci fosse qualcosa che avevo già provato, ma che non ero mai riuscito a dire così chiaramente. C’è un’intimità delicata, sottile, che attraversa tutto il testo – un modo di amare che non pretende nulla, che si accontenta della presenza dell’altro anche solo come pensiero, come ricordo.
Quello che mi ha emozionato di più è il modo in cui la poesia riesce a dare dignità e profondità a sentimenti spesso trascurati, come l’assenza o l’attesa. È come se ogni verso fosse un modo per dare forma a quel tipo di amore che si vive dentro, che non ha bisogno di essere confermato o visibile agli altri. Mi sono sentito consolato, quasi capito, nel leggere certe immagini che sembrano parlare direttamente a chi ha vissuto relazioni intense anche nella distanza.
Non so se questa poesia piacerà a tutti, ma a me ha lasciato qualcosa. Una carezza leggera, un pensiero che resta. Mi ha ricordato che esistono legami silenziosi, ma profondi, che non sempre hanno bisogno di parole per essere veri. E che l’amore, a volte, sa anche aspettare.
SAPENDOTI UNA PRESENZA
I poeti si innamorano
anche dell’invisibile,
dell’impalpabile,
dell’illusione.
Si innamorano
del vento,
del buio,
della tempesta,
della malinconia.
I poeti amano il battito nel petto
che scaturisce,
uno sguardo,
una carezza,
un abbraccio.
I poeti sanno amare
nell’assenza,
e nella lontananza donano i versi
che avvicinano l’amore all’eterno.
Ed è così che io amo
anche l’ombra del tuo respiro,
in silenzio,
in attesa
che il giorno sorga,
sapendoti comunque un alito,
una presenza.
BREVE BIOGRAFIA
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