I gatti solitamente provvedono da soli alla pulizia
del proprio mantello, però, alcune volte si rende necessario lavarli, perché non
sono più in grado di pulirsi da soli. In questi casi deve intervenire la mano
dell’uomo. Tutti sanno più o meno che il gatto non va molto d’accordo
con l’acqua, anzi la odia e ne è terrorizzato al solo pensiero di doversi
bagnare. Alcuni felini a volte li abbiamo visti giocherellare con una
pozzanghera, ma stanno sempre molto attenti a mantenere una certa distanza.
Alcuni
riescono a sopportare meglio l’idea e tollerano il bagnato fatto dal proprio padrone,
accompagnato da un gentile massaggio, se sono stati abituati fin da piccoli, ma
comunque quasi sempre l’idea non lo entusiasma. Ce ne dobbiamo fare una
ragione. Per fortuna i gatti comunque si lavano da soli ed è un fatto vero. I gatti, per atteggiamenti innati dentro di loro, sono biologicamente
predisposti a curare e pulire il mantello in maniera autonoma e costante nel
tempo. Ma poiché abbiamo detto che in alcuni casi deve intervenire l’uomo, ecco
qua qualche suggerimento. Innanzitutto
bisogna essere gentili, pazienti e veloci.
Bisogna spazzolare bene il micio prima di bagnarlo
in modo da asportare il pelo morto. Se il bagno viene fatto in inverno è
consigliabile riscaldare bene la stanza in modo da evitare che il micio prenda
freddo. Decidete se utilizzare un lavandino oppure la vasca da bagno e, in ogni
caso, mettete sul fondo uno di quei tappetini antiscivolo in modo che il micio
abbia una superficie stabile non scivolosa su cui appoggiarsi. Quindi riempite
con alcuni centimetri d’acqua calda ad una temperatura che si aggiri intorno ai
38-39°C e bagnatelo con il getto messo al minimo del doccino. Procedete quindi
con l’insaponamento avendo l’accortezza di usare sempre prodotti specifici di
buona qualità evitando i prodotti ad uso umano massaggiate per qualche
tempo il prodotto frizionando anche la coda e le parti intime, con la dovuta
delicatezza. A questo punto potete passare al risciacquo del gatto.
Qualche accorgimento ulteriore se in caso di
perdita di pelo, o se il micio appartiene
a razze o tipologie di mantello particolarmente predisposte alla formazione di
nodi, bisogna fare maggiore attenzione per rendere al micio l’esperienza meno stressante
possibile. Le manovre brusche o le costrizioni
fisiche sono e gli urli sono sconsigliati perché spaventano molto il gatto che
si mette poi sulla difensiva, tanto da poter arrivare a sferrare graffi e morsi.
Per questi motivi bisogna essere brevi con i tempi, massimo cinque sei minuti con
un getto dolce e poco zampillante, tanta gentilezza. In questo modo il gatto
percepirà l’esperienza del bagno magari strana ma alquanto accettabile, un modo
che l’uomo ha per occuparsi di lui.
Dopo il bagnetto c’è la delicata fase dell’asciugatura.
Questo è un altro momento che, se non fatto con grazia, rispetto dei tempi e
gentilezza, può trasformarsi in un’esperienza terrificante per il gatto. L’asciugacapelli
soprattutto per il suo rumore può sembrare qualcosa di molto pericoloso e
spaventoso. Le cose, come accennato, vanno un po’ meglio solo per i gatti hanno
già fatto l’abitudine a quel rumore, rendendosi conto che non rappresenta una minaccia
per loro. Per ridurre il disagio è bene orientarsi su modelli di phon poco
rumorosi e posizionare il getto d’aria ben lontano dal micio. Si potrebbe
evitare il phon se il gatto ha il mantello non molto lungo e viene lavato in una
stanza ben riscaldata dove un asciugamano ad alta assorbenza garantisce una mezza
asciugatura. Infatti Avvolgetelo in un panno, che vi sarete preparati
precedentemente, e massaggiando il micio fino a quando una buona parte
dell’acqua sarà assorbita, avrete risolto un bel problema. E’ bene lasciare che il micio, a pelo corto o
lungo, rimanga in una stanza ben riscaldata fino a quando il mantello non sarà
del tutto asciutto, se il lavaggio sarà stato effettuato in inverno. In estate
è possibile lasciarli liberi di uscire in giardino o in terrazza per ultimare
l’asciugatura.
In merito all'uso dei prodotti va ribadito che per
lavare il gatto si può usare un detergente che rispetti il pH della cute e
risulti poco o per nulla profumato perché i gatti trovano irritante avere addosso
un odore che non sia il loro. Non a caso passano molto tempo a leccarsi dopo un
bagno. Per loro è un modo di restituire al proprio mantello un odore neutro ed
unico.
Se il bagnetto è fatto con buon senso e amore sarà un successo.
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