I camminatori del cielo. Incuranti dell’altezza e del pericolo, giovanissimi di ogni parte del mondo, passeggiano ad altezze vertiginose su
travi di metallo con tale e grande sangue freddo, come fossero nel salotto di casa. Invece sfidano
l’abisso alzandosi in piedi su cornicioni, parapetti, scalette in verticale, senza alcun tipo di protezione. Tutto ciò pur di fare una foto da
brivido. Sono autori dalle imprese elettrizzanti, scalatori a mani nude, ma no
di montagne, di grattacieli e lo fanno contro la legge. Salgono fin sopra le
cime più alte per scattarsi selfie pericolosi, dalle loro prospettive di vista e
girano brevi filmati che vengono visualizzati da milioni di persone in tutto il
mondo. Sono gli Skywalker che comi acrobati e funamboli impazziti, camminano al
margine dell’impossibile.
Si arrampicano in cima agli edifici più alti
del pianeta e poi pubblicano su Instagram, Facebook, YouTube ed ogni altro tipo di social
conosciuto, tutte le foto e i video delle loro imprese illegali. Questi filmati poi
vengono visitati ed ammirati dai più curiosi e non, infatti, per fare un
esempio, il filmato in cui alcuni ragazzi hanno scalano la Shanghai Tower mentre era ancora in costruzione, alto 632 metri, che gli da l’arduo compito di essere il
secondo edificio più alto del mondo dopo il Burj Khalifa di Dubai, è stato
visto da circa 60 milioni di persone. I praticanti sostengono di farlo perché vogliono
vedere le cose da un punto di vista diverso e vogliono altrettanto, che anche
gli altri, quelli che non azzardano tali tecniche, possano avere l'opportunità
di una prospettiva unica diversa. Non quella solita che ognuno di noi, ogni
giorno, ha percorrendo le vie della città a piedi.
Alcuni pionieri hanno addirittura realizzato
il sito http://ontheroofs.com/, su cui pubblicano le foto e le riprese delle
città dai punti più alti, all'inizio credendo in una sola attività di divertimento,
mentre ora hanno realizzato che si tratta di qualcosa di più, che va dallo sport
estremo, alla creatività. Oramai questo pericoloso fenomeno di
esplorazione urbana che è nato qualche anno fa, è esploso a livello mondiale,
attribuendo a questi audaci scalatori metropolitani il nome di skywalker cioè quelli
che camminano nel cielo. Oltretutto con
l'aumento del pubblico, soprattutto quello del web, e dell'attenzione nei
confronti di queste scalate, per alcuni skywalker la passione si è trasformata
in un vero lavoro, non più mera passione o divertimento dell’estremo.
Infatti
gli artefici di queste scalate vengono ora contattati anche da alcuni sponsor
che pagano le loro imprese, in cambio delle foto che poi vengono pubblicate,
portando ancora più notorietà. Ora l’adrenalina che si innesca e l’immancabile
fase emulativa possono provocare danni gravi, per questo, molte persone che come
dire hanno “più i piedi per terra” condannano queste azioni. Ciò nonostante il
fenomeno è in forte crescita e per alcuni è stata una svolta che ha iniziato a
fruttare guadagni, permettendogli così anche di continuare con questa passione, sovvenzionandosi proprio con il denaro guadagnato.
In realtà questa rischiosa attività non è di
così recente attuazione. L'inizio dell'arrampicarsi sui grattacieli ad altezze vertiginose, risale
alla fine dell'Ottocento, quando l'alpinista Geoffrey Winthrop Young, sali sul
tetto dell'Università di Cambridge. Nel corso del tempo, grazie ai moderni
mezzi di comunicazione ed all'uso della rete, l’impatto degli skywalker con il pubblico
è cambiato completamente. Nel passato, le loro imprese erano immortalate dalla
tv ufficiale o da un team di amici e collaboratori; oggi, la tecnologia
permette agli scalatori di riprendere, montare e pubblicare da sé i video su
Internet, un’azione che se pur a tanti sembrerà difficoltosa è sviluppata anche
dai più piccoli smanettatori di
internet.
Un fattore in loro favore, considerato anche
che per molti versi vi è pure una pratica di illegalità determinata dalla illecita
introduzione all'interno di edifici che vengono scalati. Infatti una buona
parte del lavoro degli skywalker, sta proprio nella fase pianificativa e di scelta dell’obiettivo.
Di solito, per questo, vengo scelti di norma i giorni di festività per le intrusioni, ovvero
quei giorni dove vi è meno affluenza negli edifici e meno attenzione ai
presenti. Quindi alla base vi è anche questa nascosta fase costruttiva e di
ideazione, che pochi conoscono.
Per poter praticare questa attività gli
autori naturalmente ammettono di essere consapevoli dei pericoli a cui vanno incontro, ma di certo non hanno paura delle altezze. Alcune volte si sono fatti male,
altre volte scappano inseguiti dalla polizia o dalla sorvegliava privata dei grattacieli, ma non hanno
paura vera. In questi, casi la paura e le incertezze, sono il nemico numero
uno e non è consentito. Si muovono in modo cauto accarezzano il rischio, ma cercano di non spingersi
oltre il limite. Per il resto quello che provano è il senso di
soddisfazione che viene dalla sfida con se stessi, che rende l’impresa speciale,
traendo felicità e gioia da quell'esperienza che regala energie positive.
E' consigliabile non lanciarsi all'avventura con questo genere di attività, soprattutto non improvvisarsi scalatori impavidi.
ALCUNE DELLE IMPRESE PIÙ RECENTI RIMASTE
NELLA STORIA.
- 7 ottobre 1916 Harry "la mosca
umana" Gardiner scala i 12 piani del Majestic Building di Detroit (Usa) a
mani nude e senza nessun equipaggiamento;
- 7 agosto 1974 Il funambolo francese Philippe
Petit cammina su una fune tesa tra le famosi Torri Gemelle del World Trade
Center;
- 25 maggio 1981 Dan Goodwin scala i 110 piani
della Sears Tower di Chicago, all’epoca il grattacielo più alto del mondo;
- 30 maggio 1983 Goodwin scala la Torre Nord
del World Trade Center a New York;
- 1 settembre 2009 il francese Alain Robert
raggiunge la cima di una delle Petronas Towers di Kuala Lumpur (Malesia) a mani
nude e senza protezioni
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