Ritengo veritiera quella frase che dice che tutto è stabilito dal destino, ma una vocina mi sussurra pure, che a volte, la sorte la guidiamo noi. Quindi non è vero, in modo assoluto, che noi non possiamo niente e che la sorte dirige l’orchestra della nostra vita, Infondo, penso che possiamo prendere noi il controllo e creare da noi la sinfonia più adatta a farci trovare la felicità.
Scacciamo ogni pensiero negativo e facciamo spazio a quelli positivi, perché ogni minuto della nostra vita va vissuto per respirare, scoprirsi e migliorare serenamente. Ognuno di noi è unico ed indispensabile a modo suo, con i suoi gusti, le sue passioni, i suoi amore le sue preferenze. Per questi motivi è giusto assaporare quello che ci circonda, quello che ci regala la vita, condividendolo il tutto, magari, con le persone più importanti che ci possono essere vicine anche quando abbiamo le nostre preoccupazioni. Dobbiamo imparare ad apprezzarci, perché se siamo felici possiamo anche trasmettere la nostra felicità agli altri così come quella degli altri può diventare la nostra, senza essere dipendenti delle cose materiali e delle emotività condizionate. Dobbiamo essere semplicemente noi.
Spesso le preoccupazione e lo stress ci affliggono la vita, e siamo sempre alla ricerca di tutto quello che vogliamo e che ci manca, perché qualcuno o qualcosa ci fa capire che non abbiamo tutto e che ci mancano molte cose che desideriamo. Forse solo con il passare degli anni aumenta la consapevolezza dei valori importanti, e si riesce a capire ciò che è veramente importante. Si impara pure a perdonare e a superare le paure. Una vita piena di amici, attività, progetti, contribuisce ad avere più stimoli e a stare meglio con se stessi.
Se guardiamo indietro e nemmeno tanto, possiamo fermarci un attimo e affermare che le cose sono decisamente cambiate e sicuramente in meglio. Ai tempi di oggi, tutti, a tutti i livelli, hanno case più grandi e più belle, vestiti più chic e costosi. Sono tempi in cui nelle famiglie arrivano due stipendi eppure non bastano a soddisfare le esigenze minime ed aumentano le separazioni. Costruiamo edifici molto alti, ponti veramente lunghi, strade molto larghe, ma abbiamo punti di vista molto individuali e stretti.
Abitiamo case tanto
grandi con famiglie molto piccole, tanti hobby e passioni e poco tempo per
praticarli, tantissimi amici virtuali e pochi reali, molti più medicinali e
meno buona salute, tanto più cibo e meno fame, tanta più musica e meno
orecchie, parliamo poco e screditiamo tanto, ci svendiamo spesso, amiamo poco e
odiamo troppo. Sono già tanti anni che abbiamo raggiunto la Luna, abbiamo
scoperto addirittura nuovi mondi, abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma
abbiamo perso quello interiore. Siamo più emancipati, ma non abbiamo più
moralità. Tantissima libertà senza allegria. Quando ero più piccolo ricordo che passavo
più tempo con la mia famiglia, con i miei amici, gustavo i miei cibi preferiti,
e passavo le mie giornate nei luoghi che amavo. In realtà penso che vivevo
momento dopo momento con gioia, senza rimandare nulla, con una di quelle
tipiche frasi come “da domani cambia la musica”, tutto era vissuto con
allegria, perché ogni giorno mi sembrava speciale.
Mi sembra che le case sono più belle, ma col
focolare spento. Se guardiamo nuovamente indietro, possiamo fermarci un
attimo e affermare che le cose sono decisamente cambiate e basta.
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