SCOPRIRSI CON UN OMOSESSUALE
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A molti accade che ad un certo punto della loro vita, provano inquietudine, sofferenza e tanta incertezza per quello che si è, e per quello che si è fatto fino a quel momento. Possiamo pensare di aver vissuto almeno una volta, per periodi più o meno lunghi, momenti del genere e credo altresì che tutte le storie non mancano di originalità e suscitano interesse fra coloro che di volta in volta vivono gli stessi stati d’animo.
In alcuni casi
capita, indifferentemente, ad uno dei due della coppia, di scoprilo dopo
anni. Ad un certo punto scoprono il loro vero orientamento sessuale. In numero
minore capita che alcuni omosessuali ben consci della loro natura sentono
comunque il bisogno di ancorarsi ad una famiglia “regolare”. Per questo
accadono casi in cui nelle coppie “regolari” ad un certo punto, uno
dei due scopre che il proprio compagno è omosessuale e capisce anche il perché
di quei rapporti senza mai scintille, senza tanto affiatamento, senza tanta
goduria, dove non si pronunciano mai parole decise. E’ un omosessuale oppure
bisex. Chi lo sa? Forse ha bisogno di sperimentare escursioni diverse da quelle
comuni. Certo che poi diventa veramente difficile decidere cosa fare. Fare
finta di niente? Aspettare che ci venga detto? Spingerlo a confessare?
Lasciarlo o continuare, trovando consolazione altrove? Di certo è
un’esperienza troppo forte, dove può crollare il mondo addosso. Accettare
la situazione per amore della famiglia, oppure seguire la strada della
sincerità. Lasciarsi, oppure continuare la convivenza, privilegiando l’aspetto
relazionale scarificando quello sessuale. E’ una scelta difficile. Qualcuno si
è trovato in questa situazione, chi si è scoperto omosessuale e chi ha scoperto
il proprio partner omosessuale. Le reazioni non sono prevedibili e forse
neanche discutibili.
A volte penso che in
origine, le ragioni di queste scelte inappropriate, siano fatte consapevolmente
o no, per motivi di convenienza. Quella convenienza che deriva da un lasciarsi
trascinare da ciò che conviene di più, valutate le circostanze e i credo della
società, probabilmente questo atteggiamento induce tanti a seguire la strada.
Si baratta sicurezza materiale, legame affettivo, conformità sociale in cambio
di un passivo accettare e sottostare a principi e modelli di comportamento che
poi infondo non appartengono completamente. Però quando ci si comporta in
questo modo, si ingannano le persone più vicine in quanto si restituisce
un'immagine difforme dal reale e dalle dinamiche e relazioni autentiche e
allo stesso tempo si induce a credere, che il finto positivo rapporto sia
da perseguire ostinatamente, nei confronti del malcapitato partner. Così
facendo si distruggono pezzi di vita che un giorno saranno abbandonati per
strada, probabilmente con tanto rancore.
Dall'altra altra
non si ha neanche rispetto per se stessi e per il proprio essere e
sentire, creando tanti contraddittori e screzi. Confusione partorita da tanta
paura. Giudicare è facile, ma se riflettiamo un attimo, chi può dire di essere
coerente in tutto? Probabilmente l’unica scelta possibile da percorrere è
quella di procedere con una separazione, perché di fatto, con una presa di
coscienza simile, seguita da una confessione ci si ritrova difronte ad una
scelta. Seppure può esistere una forte relazione di affezione, sarà pur sempre
un amore ferito, dove anche se non ci saranno accuse ci si è trovati,
all'improvviso, difronte ad una realtà del proprio rapporto, differente da
quello che si pensava o si poteva immaginare.
Di
sicuro uno stato di malessere psicologico è ben comprensibile. Il momento del
cambiamento, spesso scelto dagli eventi, portano ad senso di
disorientamento ma la paura va superata perché vuol dire che è arrivato il
tempo giusto per prendere coscienza di quello che è successo davvero. D'altro
canto va pure considerato lo stato dell’altro. Purtroppo le relazioni e le
persone non sono semplici e chi patisce insieme, ne soffre. Tra una vecchia coppia
può ancora essere amore ma sarà mutato in qualcosa di diverso che non risponde
più a tutti i canoni iniziali della relazione. Anche il sesso è un diritto al
quale non bisogna rinunciare anche se l’altro può sentire ancora urla di dolore
legate a quel compagno che si è riscoperto gay, ma che infondo ancora si ama.
Situazione buffa assurda, ma l’amore se ne frega, di tutto questo. E’ meglio
accettare e superare andando avanti con nuovi ruoli e nuovi spazi nella vita di
tutti.
In effetti capita di scoprire la propria vera natura sessuale in un’età ormai adulta, soprattutto a coppie che stanno insieme da sempre e che hanno fatto sesso solo con un partner. Per questo il vero orientamento può arrivare tardi, con la maturità, mentre in altri casi, ci sono omosessuali che sentono il desiderio di una famiglia regolare e sacrificano le proprie pulsioni, destinate poi nel tempo a venire fuori. Altri ancora si concedono sporadicamente escursioni in una sessualità diversa dalla solita, o magari possono provare il desiderio di sperimentare pratiche che si vergognano di chiedere alla propria compagna, come la penetrazione anale con un sex toys. La domanda è come comportarsi? Ci sono donne che accettano la situazione, per amore della famiglia, ma la vera tendenza dei nostri tempi è seguire la strada della sincerità, oppure in alternativa si può anche continuare la convivenza, privilegiando l’aspetto relazionale a quello sessuale.
CONCLUSIONE
Ora per voler dare una
conclusione aggiungo quello che è il mio parere, ovvero penso che se l’amore e
le persone fossero semplici, probabilmente saremmo tutti più sereni, ma
non è detto che saremmo più felici. A volte nelle relazioni vi è vero
amore ma poi le cose cambiano e diventa un amore diverso, ma questo non deve
indurre nessuno al bisogno profondo ridursi ad indossare una maschera. Il sesso
è un diritto a cui non bisogna rinunciare. Certo che in certe situazione
indubbiamente viene lasciato un vuoto che urla, perché probabilmente
l’amore c’è ancora, amore per una persona che ora è gay. Penso che non ci sia
più nulla da fare se con trovare per l’altro lo spazio giusto nella
vita. Forse la cosa più giusta quando si scopre di aver vissuto un finto
rapporto di coppia, con chi si è poi scoperto omosessuale, è accettarlo senza
condizioni. E’ tempo di fargli prendere la sue responsabilità e di affrontarne
le conseguenze. Si può chiedere aiuto a un consulente a un parente ad un amico
a qualcuno che insomma sia in grado di fare da mediatore. Le reazioni, i
giudizi, la rabbia, faranno tutte il loro corso, ma comunque le scelte non
saranno discutibili.
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