WALKING AROUND DI PABLO NERUDA

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In questa poesia puoi scoprire la triste esistenza degli esseri umani descritta nei versi di Walking Around, la poesia denuncia scritta da Pablo Neruda contro la carcerazione sociale di cui sono prigionieri tutti gli esseri umani del mondo contemporaneo. Walking Around (Andando in giro) è una poesia che propone una dura critica dell’autore verso il modo di vivere dell’uomo nella società che lo circonda.  Il poeta si sente di denunciare il sistema sociale esistente che crea, inevitabilmente l’alienazione negli uomini. Questo “Girovagare” per la città ecco che inizia a prendere forma motivato dalle forti influenze che il poeta inizia a vivere a Buenos Aires, dov’era arrivato come console cileno. Walking Around è stata scritta da Pablo Neruda a Buenos Aires tra l’ottobre e il dicembre del 1933, può essere associata al surrealismo, e fa parte di Residencia en la tierra (1933 – 1935 -1947), una raccolta di poesie nota per trasmettere i sentimenti di Pablo Neruda sulle situazioni sociali del

6 MESI: CANE POLIZIOTTO

cane poliziotto

L’assistente capo De Feo, 45 anni, istruttore responsabile del Centro addestramento della Polizia Penitenziaria di Asti va nei rifugi, per animali abbandonati, in cerca di cani da addestrare. E’ la sorte dei più fortunati.

L’assistente ha dichiarato: «Ho pensato di intraprendere questa avventura, in accordo con la mia amministrazione, che ringrazio per la grande lungimiranza, quando sono iniziati i tagli per la gestione del servizio». «La cosa più bella è che, adesso, con i soldi che risparmiamo, riusciamo a formare elementi di ottimo livello e allo stesso tempo garantire una esistenza più dignitosa a cani che hanno vissuto momenti duri e difficili». «Inizialmente ai cani acquistati ad hoc per essere addestrati abbiamo affiancato due o tre esemplari presi dai canili. Volevamo vedere come si comportavano. Si sono dimostrati all’altezza del compito. Così per l’ultimo corso abbiamo utilizzato solo trovatelli», Sono stati esaminati circa duemila animali nei principali rifugi italiani e selezionati quattordici. Cani diventati capaci di fiutare lo stupefacente dopo una buona fase di ammaestramento che a dirla tutta non è neanche tanto lunga. Ogni animale ha il suo conduttore, con il quale stringe un vero rapporto collaborativo. Più o meno vanno via sei mesi di addestramento. Un impegno serio che va visto certamente meglio di altre sorti, quelle di chi passa le giornate chiuso in gabbia nei rifugi. 
Questa può essere una buona idea che può prendere piede in altre amministrazioni e può essere da invito a tutti coloro che non possono più tenere il cane per affidarlo a questi centri, anziché abbandonarli.

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