L’assistente capo De Feo, 45 anni, istruttore responsabile del Centro
addestramento della Polizia Penitenziaria di Asti va nei rifugi, per animali
abbandonati, in cerca di cani da addestrare. E’ la sorte dei più fortunati.
L’assistente ha dichiarato: «Ho pensato di
intraprendere questa avventura, in accordo con la mia amministrazione, che
ringrazio per la grande lungimiranza, quando sono iniziati i tagli per la
gestione del servizio». «La cosa più bella è che, adesso, con i soldi che
risparmiamo, riusciamo a formare elementi di ottimo livello e allo stesso
tempo garantire una esistenza più dignitosa a cani che hanno vissuto momenti
duri e difficili». «Inizialmente ai cani acquistati ad hoc per essere
addestrati abbiamo affiancato due o tre esemplari presi dai canili. Volevamo
vedere come si comportavano. Si sono dimostrati all’altezza del compito. Così
per l’ultimo corso abbiamo utilizzato solo trovatelli», Sono stati esaminati circa duemila animali nei
principali rifugi italiani e selezionati quattordici. Cani diventati capaci di
fiutare lo stupefacente dopo una buona fase di ammaestramento che a dirla tutta
non è neanche tanto lunga. Ogni animale ha il suo conduttore, con il quale
stringe un vero rapporto collaborativo. Più o meno vanno via sei mesi di
addestramento. Un impegno serio che va visto certamente meglio di altre
sorti, quelle di chi passa le giornate chiuso in gabbia nei rifugi.
Questa può essere una
buona idea che può prendere piede in altre amministrazioni e può essere da
invito a tutti coloro che non possono più tenere il cane per affidarlo a questi
centri, anziché abbandonarli.
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