IL RICORDO DI KAHLIL GIBRAN

Immagine
Ordina le poesie di Kahlil Gibran Clicca qui Kahlil Gibran è stato un poeta libanese naturalizzato statunitense, nato a New York l’11 aprile 1931. Visto inizialmente come uno scrittore visionario perché le sue parole erano quelle di un profeta, capaci di forgiare le menti e imprimersi indelebili nelle coscienze.  Dall’indole solitaria e riflessiva, il poeta ha parlato del costante fluire dell’acqua, del ciclo della vita e del movimento degli astri tramutando il simbolismo naturale in una realtà effettiva dalla quale trarre preziosi insegnamenti. Le sue opere furono distribuite ben oltre il suo paese d'origine e i suoi scritti divennero famosi anche perché considerati da molti come "perle di saggezza", nonché punti di riferimento mistici. Il suo libro più celebre è stato “Il profeta” pubblicato nel 1923. Un volume peculiare, unico nel suo genere, composto di ventisei saggi scritti sotto forma di poesia. Gibran, in molti dei suoi componimenti, descrive la realtà e il mondo

REALIZZARE UN VELENO

VELENI DA REALIZZARE in modo naturale

Se pensiamo a molti anni fa, quando i limiti delle medicina erano certamente più marcati, travestire un omicidio da morte naturale non individuabile, non era poi così difficile. Simulare una morte comune era abbastanza agevole soprattutto a chi era in grado di manipolare un minimo di nozioni di chimica e biologia. Oltretutto a quell'epoca la mortalità era molto più frequente. 

Oggi i passi da gigante compiuti dalla medicina rendono tutto più difficile, ma non impossibile, a mani esperte. Pensiamo un attimo agli ultimi fatti di cronaca, uno tra i quali l’avvelenamento dell’ex spia russa Sergej Skripal e della figlia, quasi morti dopo aver respirato il gas nervino VX, una sostanza nociva tanto mortale che viene catalogata come un’arma di distruzione di massa. Quello delle spie e dei servizi segreti è un mondo affascinante, dove sempre, negli anni, si è fatto un uso smisurato di veleni mortali. Gli avvelenamenti di spie, dissidenti e nemici politici rimangono tra i più spietati. E che dire dell’ex spia russa Aleksandr Litvinenko, ucciso nell'anno 2006 per mezzo di un pizzico di polonio radioattivo nel tè. Le immagini dell’agonizzante ex spia le ricorderanno tutti perché fecero il giro del mondo, in tutti i tg, quotidiani, giornali e social. Un metodo infallibile e discreto per risolvere i problemi di stato, e non solo. Infatti sono sempre stati gli stati di varie parti del mondo quelli che hanno investito denaro per la realizzazione di adeguati ed appositi laboratori per studiare nuovi veleni insapori e inodori, che non potessero essere rilevati con l’esecuzione di un’autopsia. Il modo per somministrarli era poi affidato alla genialità degli uomini dello spionaggio.
Non dobbiamo però pensare, che il metodo dell’avvelenamento sia una prerogativa dei tempi tutto sommati più moderni, era già utilizzata nell'antica Roma, tanto è vero che tra le norme del diritto era prevista e condannata la pratica dell’avvelenamento, rispetto alla morte provocata per mezzo della spada. Pensiamo ai noti avvelenamenti di alcuni imperatori tra i quali Claudio.
Per molto tempo infatti, l’arsenico veniva mescolato con il sapone e poi cosparso sulle camicie che una volta indossate dalle vittime trasportavano per via cutanee l’arsenico fino a condurlo alla morte. La prolungata esposizione per mezzo dell’indumento, stando a contatto duraturo con la pelle, provocava eritemi e ulcerazioni che facevano assorbire il veleno rapidamente. Questa spolverata di arsenico non lasciava spazio ad equivoci. Solo nell'anno 1836 fu scoperto un test ad hoc per rilevare le tracce di arsenico e dare quindi un nome corretto alla morte da avvelenamento.
Riporto qui di seguito alcuni tra i veleni più conosciuti e pericolosi:
VX, o gas nervino, è una sostanza  nervina che presenta la consistenza dell’olio motore. È stato scoperto mentre si ricercano nuovi insetticidi all'inizio degli anni ’50, ma è risultato troppo tossico per l’impiego nell'agricoltura. Provoca la morte per asfissia e bastano solo  3 milionesimi di grammo per kg;
Tossina botulinica prodotta da batteri anaerobici, è il veleno più potente del mondo. Un solo miliardesimo di grammo per via endovenosa può portare alla morte una persona di corporatura media. Provoca paralisi muscolare, e infatti uccide bloccando i muscoli respiratori. E’ sufficiente  un miliardesimo di grammo per kg;
Il Cianuro o cianuro di potassio  è un sale derivato dall’ acido cianidrico, indubbiamente potente che a temperatura e pressione standard si presenta come un solido cristallino bianco. E’ già tossico con una dose di un milligrammo di cianuro per litro di sangue, mentre con una dose di 2,6 mg, il veleno è mortale. Provoca una perdita di coscienza brutale e la morte può sopravvenire rapidamente per arresto cardiaco. Nella maggior parte dei casi, la vittima di un avvelenamento da cianuro emana un odore caratteristico di mandorla amara.
L’arsenico è un veleno potentissimo ed è sicuramente il più conosciuto di tutti. La sostanza comunemente usata come veleno è l'arsenico bianco, ovvero il triossido arsenico conosciuta anche come polvere degli eredi. La dose tossica per l'uomo è di 10-50 mg e la dose letale è, per assunzione monodose, di 60-120 mg. L’ arsenico porta alla morte per shock dell’apparato gastroenterico.
La cicuta pianta perenne con foglie molto grandi, che cresce  nei luoghi abbandonati e rocciosi, nelle stradine poco frequentate, fino a 1800 metri di altitudine. La cicuta era sicuramente uno dei più diffusi veleni dell’antichità. Il grande filosofo Socrate, morì assumendo una bevanda a base di cicuta.
L’aconite viene coltivata anche come pianta ornamentale nei nostri giardini. Il suo principio è l'aconitina, che si può ridurre facilmente in una polvere di color bianco giallo. Il sapore è molto pungente e aspro molto solubile nell'alcool. È uno dei veleni più potenti che si conoscano. La dose letale per l'uomo è di 5mg/kg di massa corporea e la morte avviene in poche ore dopo crampi violenti e perdita completa della coscienza. Non ci sono antidoti.
La Belladonna una pianta completamente velenosa che cresce sui muri e nei vecchi ruderi. La parte più tossica, sono i frutti che costituiscono un veleno altamente letale dalla forma molto simile alle ciliegie. La dose letale per un adulto è  di  100mg. La belladonna agisce specialmente sul cervello e i sintomi dell'avvelenamento insorgono molto rapidamente. Di solito la morte avviene per paralisi generalmente in 24-36 ore.;
La ricina è ottenuta dalla fibra solida dei chicchi del ricino ovvero il Ricinus communis, un’euforbiacea originaria delle regioni dell’Asia e dell’Africa, che si trova, inselvatichita, anche in Italia. Sono i suoi semi, dalla superficie liscia e lucente, ad essere velenosi. Questa se inspirata può provocare pure la morte per asfissia. Se invece viene ingerita, causa sintomi che vanno dai crampi allo stomaco al vomito o anche alla dissenteria;
Maitotossina è una tossina marina composta da una specie tossica di plancton marino e provoca la morte per insufficienza cardiaca. Qui bastano solo 0,2 milionesimi di grammo per kg;
L'acqua distillata è uno dei migliori veleni casalinghi in assoluto, una bella bevuta di quella, o un'iniezione in vena, e si provoca crisi osmotica spaventosa, con conseguenze spesso mortali;
Paracetamolo, ovvero tachipirina, bastano dai 15 ai 25 g di sostanza che corrisponde a 15 pastiglie di tachipirina per far venire un'epatite fulminante in un adulto;

Ora esistono anche tantissimi altri tipi di veleni come il fungo velenoso stirato, il muschio id, l’occhio di sangue verde, la polvere di lich, il residuo di foglia sassone, il sangue di radice, il Whinni blue e tanti altri, ma le verità è che tutto è veleno, e che nulla esiste senza contenere veleno. Solo la dose contenuta ed utilizzata fa si che il veleno non faccia effetto oppure diventi mortale.
Infatti molti veleni un tempo ritenuti incontrastabili sono poi stati sconfitti da un antidoto ed attualmente ce ne sono molti disponibili, che rendono inefficaci i veleni se vengono somministrati tempestivamente. I nuovi antidoti funzionano anche in meno di tre minuti.

Commenti

  1. io ho creato un veleno con dentifricio e cianuro

    RispondiElimina
  2. simoa sicuri che3 l acqua distillata sia letale

    RispondiElimina
  3. ma che l'acqua distillata sia velenosa per l'uomo, nella misura in cui lei lo ha espresso, è "teoria" che si trova solo qui e anzi in altri siti ho trovato informazioni opposte.

    RispondiElimina
  4. ma il cianuro dove si puo trovare

    RispondiElimina
  5. Ma un veleno per contatto? Qualcosa che ti avveleni lentamente toccandolo con le dita o con le mani, senza dare la morte ma che faccia star male, esiste? Come si prepara?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perché una sostanza tossica possa esercitare la sua azione sull'organismo, bisogna che sia assorbita, cioè che venga a mescolarsi colla massa del sangue che la distribuisce ai vari organi. Questo assorbimento può farsi dalla mucosa gastroenterica (l'ingestione è senza dubbio il modo più frequente di somministrazione dei veleni) o dalla mucosa delle vie respiratorie, dotata anch'essa d'un grande potere assorbente, od anche, sebbene in minor grado, dalle mucose rivestite di epitelio cilindrico (utero, vagina, uretra, ecc.). Per la pelle, essendo l'epidermide intatta, è pochissimo atta all'assorbimento.

      Elimina
  6. Veleno per contatto è interessante, perchè con le mani ci tocchiamo gli occhi, il naso, la bocca, ci prendiamo i cibi. Nessuna sostanza facilmente reperibile può far questo? Magari dopo una esposizione plurima.

    RispondiElimina

Posta un commento