Se
pensiamo a molti anni fa, quando i limiti delle medicina erano certamente più marcati, travestire un omicidio da morte naturale non individuabile, non
era poi così difficile. Simulare una morte comune era abbastanza agevole
soprattutto a chi era in grado di manipolare un minimo di nozioni di chimica e biologia. Oltretutto a quell'epoca la mortalità era molto più frequente.
Oggi i
passi da gigante compiuti dalla medicina rendono tutto più difficile, ma non
impossibile, a mani esperte. Pensiamo un attimo agli ultimi fatti di cronaca,
uno tra i quali l’avvelenamento dell’ex spia russa Sergej Skripal e della
figlia, quasi morti dopo aver respirato il gas nervino VX, una sostanza nociva tanto mortale che viene catalogata come un’arma di distruzione di massa. Quello
delle spie e dei servizi segreti è un mondo affascinante, dove sempre, negli anni, si è fatto un uso smisurato di veleni mortali. Gli avvelenamenti di spie,
dissidenti e nemici politici rimangono tra i più spietati. E che dire dell’ex
spia russa Aleksandr Litvinenko, ucciso nell'anno 2006 per mezzo di un pizzico di
polonio radioattivo nel tè. Le immagini dell’agonizzante ex spia le ricorderanno
tutti perché fecero il giro del mondo, in tutti i tg, quotidiani, giornali e social. Un metodo infallibile e discreto per risolvere i
problemi di stato, e non solo.
Infatti sono sempre stati gli stati di varie parti del mondo
quelli che hanno investito denaro per la realizzazione di adeguati ed appositi
laboratori per studiare nuovi veleni insapori e inodori, che non potessero
essere rilevati con l’esecuzione di un’autopsia. Il modo per somministrarli era
poi affidato alla genialità degli uomini dello spionaggio.
Non dobbiamo
però pensare, che il metodo dell’avvelenamento sia una prerogativa dei tempi
tutto sommati più moderni, era già utilizzata nell'antica Roma, tanto è vero
che tra le norme del diritto era prevista e condannata la pratica dell’avvelenamento, rispetto alla morte provocata per mezzo della spada. Pensiamo ai noti
avvelenamenti di alcuni imperatori tra i quali Claudio.
Per
molto tempo infatti, l’arsenico veniva mescolato con il sapone e poi cosparso
sulle camicie che una volta indossate dalle vittime trasportavano per via cutanee l’arsenico fino a condurlo alla morte. La prolungata esposizione per mezzo dell’indumento, stando a
contatto duraturo con la pelle, provocava eritemi e ulcerazioni che facevano assorbire
il veleno rapidamente. Questa spolverata di arsenico non lasciava spazio ad equivoci. Solo
nell'anno 1836 fu scoperto un test ad hoc per rilevare le tracce di arsenico e dare quindi un nome corretto alla morte da avvelenamento.
Riporto
qui di seguito alcuni tra i veleni più conosciuti e pericolosi:
VX,
o gas nervino, è una sostanza nervina
che presenta la consistenza dell’olio motore. È stato scoperto mentre si
ricercano nuovi insetticidi all'inizio degli anni ’50, ma è risultato troppo
tossico per l’impiego nell'agricoltura. Provoca la morte per asfissia e bastano
solo 3 milionesimi di grammo per kg;
Tossina
botulinica prodotta da batteri anaerobici, è il veleno più potente del mondo.
Un solo miliardesimo di grammo per via endovenosa può portare alla morte una
persona di corporatura media. Provoca paralisi muscolare, e infatti uccide bloccando
i muscoli respiratori. E’ sufficiente un
miliardesimo di grammo per kg;
Il Cianuro
o cianuro di potassio è un sale derivato dall’
acido cianidrico, indubbiamente potente che a temperatura e pressione standard
si presenta come un solido cristallino bianco. E’ già tossico con una dose di
un milligrammo di cianuro per litro di sangue, mentre con una dose di 2,6 mg,
il veleno è mortale. Provoca una perdita di coscienza brutale e la morte può
sopravvenire rapidamente per arresto cardiaco. Nella maggior parte dei casi, la
vittima di un avvelenamento da cianuro emana un odore
caratteristico di mandorla amara.
L’arsenico è un
veleno potentissimo ed è sicuramente il più conosciuto di tutti. La sostanza
comunemente usata come veleno è l'arsenico bianco, ovvero il triossido
arsenico conosciuta anche come polvere degli eredi. La dose tossica per
l'uomo è di 10-50 mg e la dose letale è, per assunzione
monodose, di 60-120 mg. L’ arsenico porta alla morte per shock
dell’apparato gastroenterico.
La cicuta
pianta perenne con foglie molto grandi, che cresce nei luoghi abbandonati e rocciosi, nelle stradine
poco frequentate, fino a 1800 metri di altitudine. La cicuta era sicuramente uno
dei più diffusi veleni dell’antichità. Il grande filosofo Socrate, morì assumendo
una bevanda a base di cicuta.
L’aconite viene
coltivata anche come pianta ornamentale nei nostri giardini. Il suo principio è l'aconitina, che
si può ridurre facilmente in una polvere di color bianco giallo. Il sapore è
molto pungente e aspro molto solubile nell'alcool. È uno dei veleni più potenti
che si conoscano. La dose letale per l'uomo è di 5mg/kg di
massa corporea e la morte avviene in poche ore dopo crampi violenti e perdita
completa della coscienza. Non ci sono antidoti.
La Belladonna
una pianta completamente velenosa che cresce sui muri e nei vecchi
ruderi. La parte più tossica, sono i frutti che costituiscono un
veleno altamente letale dalla forma molto simile alle ciliegie. La
dose letale per un adulto è di 100mg. La belladonna agisce
specialmente sul cervello e i sintomi dell'avvelenamento insorgono
molto rapidamente. Di solito la morte avviene per paralisi generalmente in
24-36 ore.;
La
ricina è ottenuta dalla fibra solida dei chicchi del ricino ovvero il Ricinus
communis, un’euforbiacea originaria delle regioni dell’Asia e dell’Africa, che
si trova, inselvatichita, anche in Italia. Sono i suoi semi, dalla superficie
liscia e lucente, ad essere velenosi. Questa se inspirata può provocare pure la
morte per asfissia. Se invece viene ingerita, causa sintomi che vanno dai crampi
allo stomaco al vomito o anche alla dissenteria;
Maitotossina
è una tossina marina composta da una specie tossica di plancton marino e provoca
la morte per insufficienza cardiaca. Qui bastano solo 0,2 milionesimi di grammo
per kg;
L'acqua
distillata è uno dei migliori veleni casalinghi in assoluto, una bella bevuta di quella, o un'iniezione in
vena, e si provoca crisi osmotica spaventosa, con conseguenze spesso mortali;
Paracetamolo,
ovvero tachipirina, bastano dai 15 ai 25 g di sostanza che corrisponde a 15
pastiglie di tachipirina per far venire un'epatite fulminante in un adulto;
Ora
esistono anche tantissimi altri tipi di veleni come il fungo velenoso stirato,
il muschio id, l’occhio di sangue verde, la polvere di lich, il residuo di
foglia sassone, il sangue di radice, il Whinni blue e tanti altri, ma le verità
è che tutto è veleno, e che nulla esiste senza contenere veleno. Solo la dose contenuta
ed utilizzata fa si che il veleno non faccia effetto oppure diventi mortale.
Infatti
molti veleni un tempo ritenuti incontrastabili sono poi stati sconfitti da un
antidoto ed attualmente ce ne sono molti disponibili, che rendono inefficaci i veleni se vengono somministrati tempestivamente. I nuovi antidoti funzionano anche in
meno di tre minuti.
Bello
RispondiEliminaio ho creato un veleno con dentifricio e cianuro
RispondiEliminacome sai che funziona?
EliminaNon penso che se ti lsvi i denti con il cianuro ne esci molto arzillo
EliminaSe volete posso provarlo io
Eliminacuriosa
Eliminasimoa sicuri che3 l acqua distillata sia letale
RispondiEliminaVorrei sapere di più
RispondiEliminama che l'acqua distillata sia velenosa per l'uomo, nella misura in cui lei lo ha espresso, è "teoria" che si trova solo qui e anzi in altri siti ho trovato informazioni opposte.
RispondiEliminama il cianuro dove si puo trovare
RispondiEliminaseguo
EliminaMa un veleno per contatto? Qualcosa che ti avveleni lentamente toccandolo con le dita o con le mani, senza dare la morte ma che faccia star male, esiste? Come si prepara?
RispondiEliminaPerché una sostanza tossica possa esercitare la sua azione sull'organismo, bisogna che sia assorbita, cioè che venga a mescolarsi colla massa del sangue che la distribuisce ai vari organi. Questo assorbimento può farsi dalla mucosa gastroenterica (l'ingestione è senza dubbio il modo più frequente di somministrazione dei veleni) o dalla mucosa delle vie respiratorie, dotata anch'essa d'un grande potere assorbente, od anche, sebbene in minor grado, dalle mucose rivestite di epitelio cilindrico (utero, vagina, uretra, ecc.). Per la pelle, essendo l'epidermide intatta, è pochissimo atta all'assorbimento.
EliminaVeleno per contatto è interessante, perchè con le mani ci tocchiamo gli occhi, il naso, la bocca, ci prendiamo i cibi. Nessuna sostanza facilmente reperibile può far questo? Magari dopo una esposizione plurima.
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