A volte si può scegliere di dire la verità
mentre altre volte no. Solitamente si mente spontaneamente, con poca consapevolezza
con un minimo di sforzo e senza pensarci troppo su. Si inizia a mentire fin da
bambini se pur esiste il luogo comune che i bambini dicano sempre la verità. La
cosa più assurda è che si mente spesso alle persone che si amano. Le motivazioni
possono essere tantissime, impossibile riassumerle tutte.
Con le persone più care quelle che più si
amano, a volte si mente per quella privacy che si vuole mantenere a tutti i
costi per avere un senso di libertà ed autonomia, altrimenti impagabile. Accade
maggiormente se qualcuno vicino ci fa delle domande troppo personali, soprattutto
se sono informazioni legata a qualche marachella o comunque qualcosa di
sbagliato compiuto. Dire una bugia quindi viene spesso usato anche per
mantenere un senso di indipendenza.
In certi casi si dicono bugie per evitare una
probabile o un possibile rifiuto. A chi piace soffrire? Siamo tutti predisposte a
cercare di evitare il dolore e le punizioni e spesso si
ricorre alla menzogna per evitare tutto questo, come fanno già i bambini che imparano
a dire bugie molto presto nella vita proprio, per evitare anche uno sgrido dal
genitore. Un partner può invece mentire per paura di allontanare il proprio
compagno e perderlo. Si può mentire
per avere approvazione e provare quel necessario bisogno di essere poi
soddisfatti. La bugia viene usata per dare un'immagine di noi migliore, positiva,
è una caratteristica molto accentuata nella personalità narcisistica che ha
bisogno di creare un'immagine di se stesso grandiosa.
A volte capita di dire una bugia nella
coppia perché spesso si è in conflitto su di un problema e lo si fa per evitare
ulteriori problemi che porterebbero solo danno alla relazione. Quindi,
piuttosto che discutere e litigare si dice una piccola bugia per evitare guai.
Dire
le bugie è un'abitudine
utilizzata per influenzare, controllare e manipolare i pensieri, sentimenti e comportamenti degli altri. Solitamente si mente alle persone che più
amano. John Le Carré nel suo ultimo libro, scrive una curiosa autobiografia per
frammenti e indizi. Un omaggio alla menzogna che nutre tutti i suoi romanzi. Il
libro è intitolato “Tiro al piccione”.
E'
un libro che racconta una curiosa autobiografia il cui sottotitolo è:
“Storie della mia vita”. E infatti si direbbe che molte siano le verità e le
identità che l’autore declina in queste pagine. L'autore ci conduce dentro la
sua esperienza raccontando ai lettori che un romanziere è comunque pur sempre e
prima di tutto un bugiardo: perché conosce solo l'immaginazione. Ogni verità
sembra rovesciarsi per rivelare l’inatteso.
In realtà la bugia fa parte dell'esistenza di
tutti. Tutti, chi per un motivo che per un altro mente. A volte si mente per paura, come si fa
con il partner per non essere allontanato e per evitare punizioni o possibili
rifiuti, si mente, così come fanno i bambini che per evitare
punizioni anche emotive dicono bugie ai genitori. Non per cattiveria ma per
paura. Altre volte si mente per il bisogno di sentirsi approvati e l'inganno
diventa un mezzo per dare una immagine positiva di se stessi. Altre volte lo si
fa, solo per evitare il conflitto, poiché non si ha voglia di aprire
apertamente un confronto con calma e rispetto.
L’argomento è tanto vasto quanto interessante,
infatti ha attirato l’attenzione di chi ha voluto studiare ed analizzare il
fenomeno al fine di smascherare il bugiardo patologico. I risultati dicono che
si sono dei segnali che ci permettono di capire se la persona che ci sta di
fronte sta mentendo. Chi mente tende a distanziarsi, anche attraverso il
linguaggio, dall'oggetto del discorso; rafforza le sue affermazioni con frasi
fatte “in tutta onesta”; prima di rispondere spesso ripete la domanda; non ti
guarda negli occhi; sorride troppo; si indirizzano fisicamente verso la via di
uscita; sbattono le palpebre con maggior frequenza, abbassano il loro tono di
voce o cercano in tutti i modi di creare una barriera tra sé e i propri
interlocutori. Presi singolarmente questi segnali non valgono come prova della
malafede di chi vi sta parlando. Ma se in una discussione tipica dove la menzogna
è probabile se individuate più di uno di questi indizi allora state attenti
avete difronte un bugiardo.
Però
va detto che in alcune situazioni non è tanto sbagliato mentire. Lo sappiamo,
fin da piccoli ci viene detto che non si dicono le bugie, ma in certe
situazioni, nelle situazioni nelle quali c'è un abuso
di potere, di controllo, abusi emotivi ripetuti, dire le bugie può essere l'unica
possibilità per salvaguardare se stessi. In certi casi però mentire è l’unica via di
uscita logica e percorribile per salvaguardare se stessi da situazioni
indistricabili. Pensiamo un attimo al partner troppo geloso, oppure al genitore
che controlla tutto.
Però di fondo mentire è sempre sbagliato, ma
chi non ha mia detto una bugia!
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