LA VIOLENZA È CONGENITA NELL’ESSERE UMANO

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Siamo nell'epoca che amiamo definire civile, convinti che la nostra società sia meno disumana rispetto al passato. Tuttavia, gli stati moderni, pur popolati da uomini "civilizzati", non sembrano essere meno violenti delle antiche popolazioni. Le continue guerre ne sono una incontrovertibile testimonianza. Uno studio del 2011 sosteneva che l'umanità si stesse avviando verso una progressiva stabilità e pace, ma gli eventi odierni sembrano smentire questa affermazione. La violenza e la prepotenza appaiono sempre più diffuse, giustificando comportamenti che altrimenti considereremmo inaccettabili. "La cattiveria è un dono dell'uomo che nessun animale possiede" scriveva Mark Twain, e questa riflessione ci porta a chiederci quale sia l'origine della cattiveria, che si manifesta in molteplici forme, fino a sfociare nella più bestiale crudeltà. Ogni individuo ha una storia unica e complessa, rendendo impossibile classificare universalmente i casi di cattive

LA VEGETARIANA DI HAN KANG

han kang
 

La coreana Han Kang autrice di “La vegetariana” racconta, la storia di Yeong-hye, una donna “ordinaria”, che un giorno annuncia di non voler più mangiare carne,di In-hye, la sua sorella maggiore consumata dal senso di responsabilità, e del marito di lei, che si innamora della cognata. 

Tre persone stanche che cercano nella loro morte una delle possibilità di riscatto. In Corea, dove mangiano soprattutto verdura e riso, un titolo così, è stato scelto perché dire di essere vegetariano è una cosa che fa scalpore, perché suona come un attacco all’armonia sociale, come la volontà di essere diversi da ciò che la società si aspetta da te.
Nel romanzo, Yeong-hye rifiuta la carne perché non accetta la violenza verso di se e non vuole quindi mangiare qualcosa di vivo perchè ritenuto violento, quindi non vuole assomigliare all'uomo.
In-hye,la sorella, non si è mai ribellata di niente prima, però, dopo quello successo alla sorella, vuole identificarsi con lei. Suo marito non sopporta questo mondo. Tre persone che non sono disposte ad accettare le regole.
Seppure nel romanzo si rappresenta l'ossessione per il corpo, non è un racconto legato al problema dell'anoressia, anche perché in Corea il problema non è così allarmante. Forse è più vicina alla narrazione della storia di un popolo.

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