Se saprai starmi vicino
e potremmo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongono,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia …
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.
In questa poesia viene trattato l’amore sentimentale, carnale,
giornaliero, completo in tutto il suo splendore. Si parla di condivisione e non
privazione. Un coesistere armonico, che eleva lo spirito, rendendolo felice ed
eternamente giovane. L’amore arriverà travolgendo tutto, emozionando tutto in
tutta la sua tenerezza che ripagherà della lunga attesa. Questa poesia appartiene in realtà a Rosita Vicari la quale dopo aver scoperto (anni fa) che
il web attribuiva la sua poesia al Neruda, ha risposto cordialmente per niente
dispiaciuta. La poesia sarebbe stata pubblicata nel 1991 con il libro
"INCONTRI E FRAMMENTI D'AMORE PER PERDERSI E RITROVARSI".
Rosita Vicari
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