DE BREVITATE VITAE DI LUCIO ANNEO SENECA

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Lucio Anneo Seneca ha spesso fatto riflessioni sul tempo che inesorabilmente passa e sull’uso che ne facciamo, attribuendo il valore all’esistenza. Ritenuto uno degli intellettuali più lucidi dell’antichità. Nella sua opera “De brevitate vitae” Seneca affronta un paradosso apparentemente moderno: l’uomo sembra non avere mai abbastanza tempo, eppure spreca gran parte della sua vita in quello che è superfluo, inutile e illusorio. Ed io in questa considerazione mi ci ritrovo pienamente. Lucio Annéo Seneca nasce il 21 maggio dell’anno 4 a.c. a Cordoba, capitale della Spagna Betica, una delle più antiche colonie romane fuori del territorio italico. Si era trasferito a Roma negli anni del principato di Augusto: appassionato all'insegnamento dei retori, divenne assiduo frequentatore delle sale di declamazione. Sposò in giovane età una donna di nome Elvia da cui ebbe tre figli. Lucio Anneo Seneca: il desiderio del futuro, il disgusto del presente per poi provare rimpianto per il passato Se...

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libro zitelle di Kate Bolick
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Il 15 settembre del 2016 è uscito un nuovo libro dal titolo Zitelle, scritto da Kate Bolick, una scrittrice 44enne del Massachussetts, che parla del bello di vivere da single. A distanza di pochi giorni è già un successo. Nel libro si dice che vivere in coppia è sbagliato, tanto si è soli comunque. 

Per le donne di una volta il matrimonio aveva certamente il suo fascino, era una rassicurazione ed un rifugio, perché vivere in coppia aveva i suoi vantaggi, ma anche essere single né ha.  Secondo la scrittrice le donne sono nate per essere single. E anche quando, all’apparenza, una donna si presenta come una donna sposata, probabilmente resta zitella in incognito. In effetti sono certamente in calo le promesse di matrimonio e al contrario, inseguono una forte impennata, le pratiche di divorzio. C’è anche da dire che le donne americane e non solo, della fascia d’età interessate, sono quelle che hanno promosso con il loro ascolto, le saghe di Bridget Jones, un vero emblema della zitellitudine. Evidentemente essere single ha molti vantaggi. Ma è proprio così? Secondo i dati statistici un terzo degli italiani, attualmente vive da solo, quando può. Per molti è una necessità, per altri una filosofia di vita, sempre più comune. Le single per scelta, e orgogliose di esserlo, aumentano a vista d’occhio. Nella quotidianità le donne hanno più certezze e convinzioni ed hanno soprattutto un potere socioeconomico maggiore che in passato, e preferiscono la libertà al lavoro incessante di donna madre e moglie legato a matrimonio e bimbi. Oramai è un boom di “solitari” in modo particolare nelle grandi città. Il mondo di oggi è senza dubbio un universo molto variegato ed in questo status va detto che rientrano anche le separate, le divorziate e le vedove non riconiugate. 
Aumentano però le donne per cui la “condizione di zitella” deriva da una decisione consapevole ed è frutto di un percorso emotivo importante, che porta a superare pregiudizi e tabù. Perché è vero che i tempi di Orgoglio e pregiudizio sono lontani, ma lo stereotipo che vede le donne in un certo modo è duro a morire. A differenza di quanto succedeva qualche anno fa, non si tratta di edoniste o individualiste ma di persone impegnate nella comunità, attive nel volontariato e in politica, che hanno voglia di fare e costruire, e non di stare a casa. Per questo le più giovani rappresentano una spinta preziosa per il futuro sempre più single. Dimostrazione è il fato che molte donne famose e celebri sono single. Alcune lo sono da diverso tempo, altre hanno appena vissuto la fine del loro rapporto. Insomma per concludere sembra, almeno sembra, che alle zitelle questa condizione non dispiace proprio! E tu che ne pensi?

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