SE TU MI DIMENTICHI DI PABLO NERUDA

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https://amzn.to/4fqTRI6 Questa splendida poesia di Pablo Neruda esplora i temi dell’amore e della perdita con una grande profondità. Qui Neruda cattura la fragile bellezza dell’amore, mettendo in luce la delicatezza del legame tra due persone. La poesia si apre intimamente con: “Voglio che sappia una cosa” coinvolgendo il lettore Descrive come ogni cosa intorno a lui lo conduca al pensiero della persona amata. La luna, il ramo rosso d’autunno, e la legna vicino al fuoco diventano simboli della sua connessione profonda con lei. Neruda prosegue con una potente immagine di trasformazione e adattamento: “leverò in alto le braccia e le mie radici usciranno a cercare altra terra.” Questo passaggio mostra la capacità di rinascere e trovare nuovi orizzonti anche dopo una separazione, tuttavia, la poesia culmina con una promessa di amore eterno e incondizionato se l’amata sente che il suo destino è con lui. Questa è una poesia che esplora la complessità dell’amore e ci offre una riflessione sin

THE LETTERS, MADRE TERESA DI CALCUTTA


madre teresa

Al secolo conosciuta come Madre Teresa di Calcutta, nasce a Skopje nell’ex Jugolsavia come Anjeze Gonxha Bojaxhiu, il 26 agosto 1910 e viene educata con principi fortemente cattolici dai genitori albanesi. Fondatrice della Congregazione delle Missionarie della carità prende sempre, nonostante gli anni che passano, il cuore e la mente di chi ne parla.

Una donna piccola, esile, che sosteneva di essere la “matita di dio”, in realtà è stata una donna molto grande che aveva la forza di un gigante, quando si trattava di assistere sulle strade dell’India chi era rifiutato da tutti, solitamente i più poveri e malati. Un’icona del cattolicesimo che sarà proclamata successivamente santa, dalla Chiesa di Roma.
Le sue lettere, pubblicate nel 2007, mostrano che per quasi mezzo secolo l’instancabile suora sperimentò un percorso difficile, doloroso e fatto di tanti dubbi. Una crisi tanto reale di una donna vestita con il tradizionale abito indiano, che ha incarnato i valori e lo spirito più autentici della fede cristiana, dedicando tutta la sua esistenza ai più sfortunati. 

LA DEDIZIONE AI POVERI 
Diventò direttrice di un collegio cattolico a Entally, nei pressi di Calcutta, ma con lungimiranza guardava alle baraccopoli vicine, piene di bimbi nudi e sporchi, lebbrosi, stazionanti sui marciapiedi. Poi una notte, in viaggio verso Darjeeling per gli esercizi spirituali, ebbe la “chiamata nella chiamata”. Nel 1948 la firma di Pio XII, la autorizzava a vivere fuori dal convento, e lei rimpiazzò il nero abito lauretano con un sari di cotone bianco bordato d’azzurro, la semplice veste delle donne indiane.
Armata di acqua e sapone andava in giro a lavare bambini, vecchi piagati e donne sofferenti chiedendo nel contempo l’elemosina per comprare cibo e medicine. Dopo pochi giorni Teresa aprì una scuola improvvisata sotto un albero, scrivendo lettere e numeri per terra con un bastoncino. La sua prova più impegnativa, però, furono le strade.

IL NOBEL A STOCCOLMA 
Nel 1990 l’Albania comunista la premiò, ma continuò a vietarle di aprire uno dei suoi centri. Lei, per perorare la sua causa, non esitò a stringere le mani insanguinate di Nexhmije Hoxha, vedova del marito dittatore. Con la perseveranza tornò l’anno dopo nel paese, per inaugurare un ospizio e un orfanotrofio. Nel 1979, a consacrare la sua statura internazionale era già arrivata l’epocale consegna del Nobel: tra frac e abiti di gala, lei si era presentata come al solito, con sandali e sari di cotone bianco azzurro, sfidando le temperature polari di Oslo. Un assegno da 1 milione di dollari legato al premio, a cui si aggiungevano i 7 mila del banchetto,  in suo onore, che aveva subito fatto annullare, tutti i soldi furono impiegati per aiutare il prossimo. 

madre teresa

THE LETTERS IL FILM
Il film cerca di parlare di una delle più grandi donne umanitarie dei tempi moderni, raccontando quanto il suo impegno altruista ha cambiato il cuore di tutti.  Madre Teresa vive e ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo. Il film viene raccontato attraverso le lettere personali che lei ha scritto negli ultimi quaranta anni della sua vita e ha rivelato l'essenza di una donna travagliata e vulnerabile, che è cresciuta provando un sentimento di isolamento e un stato di abbandono da parte di Dio. La storia viene raccontata dal punto di vista di un prete incaricato di indagare gli atti e gli avvenimenti successivi alla sua morte. Racconta il lavoro e lo zelo religioso di Madre Teresa.
Le Lettere sono diventate il punto di forza del lavoro necessario per produrre il film. Il fulcro, tutte quelle lettere precedenti e confidenziali, al suo consulente spirituale, il prete gesuita belga Celeste van Exem, su una corrispondenza di quasi 50 anni. Nelle sue lettere, alcune delle quali sono state pubblicate nel libro 2007 Madre Teresa: Vieni la mia luce, Teresa ha rivelato una profonda sofferenza spirituale e la vacuità sperimentata da altri santi, spesso definiti come una notte oscura dell'anima. 

BREVE BIOGRAFIA

Nel 1928, sente di essere attratta verso la vita religiosa e viene accolta a Dublino dalle Suore di Nostra Signora di Loreto, la cui Regola si ispira al tipo di spiritualità indicato negli "Esercizi spirituali" di Sant’Ignazio di Loyola. Attirata irresistibilmente dalle missioni viene mandata in India a Darjeeling, città situata ai piedi dell'Himalaia, dove, il 24 maggio 1929, ha inizio il suo noviziato. Il 25 maggio 1931, pronuncia i voti religiosi e assume da quel momento il nome di Suor Teresa, in onore di Santa Teresa di Lisieux. Per terminare i suoi studi, viene mandata, nel 1935, presso l'Istituto di Calcutta, capitale sovrappopolata ed insalubre del Bengala.

Nel 1947 la Sante Sede autorizza la suora a vivere fuori della clausura ed il 16 agosto 1947, a trentasette anni, Suor Teresa indossa per la prima volta il "sari" bianco, di un cotonato grezzo, ornato con un bordino azzurro, i colori della Vergine Maria. A decorrere dal 1949, sempre più numerose sono le giovani che vanno a condividere la vita di Madre Teresa. Nell'autunno del 1950, Papa Pio XII la autorizza ufficialmente alla nuova istituzione, denominata "Congregazione delle Missionarie della Carità". Successivamente Madre Teresa crea il "Centro di speranza e di vita" per accogliervi i bambini abbandonati di cui una buona, parte con poche speranza di vita.

Madre Teresa: "Il lavoro che realizziamo è, per noi, soltanto un mezzo per concretizzare il nostro amore di Cristo. Siamo dedite al servizio dei più poveri dei poveri, vale a dire di Cristo, di cui i poveri sono l'immagine dolorosa”. 

Nel corso degli anni 60, l'opera di Madre Teresa si estende a quasi tutte le diocesi dell'India. Nel marzo del 1968, Paolo VI chiede a Madre Teresa di aprire una casa a Roma. Dopo aver visitato i sobborghi della città ed aver constatato che la miseria materiale e morale esiste anche nei paesi "sviluppati", essa accetta. Nel 1979 le viene assegnato il riconoscimento più prestigioso: il Premio Nobel per la Pace. Tra le motivazioni è indicato il suo impegno per i più poveri, tra i poveri, e il suo rispetto per il valore e la dignità di ogni singola persona. Dopo numerosi ricoveri e degenze in ospedale, Madre Teresa si è spenta a Calcutta, il 5 settembre 1997, suscitando commozione in tutto il mondo che tutt’oggi è rimasto intatto e vivo.
Il 20 dicembre 2002 papa Giovanni Paolo II, firmò un decreto per iniziare il processo di beatificazione più rapido nella storia delle "cause" dei santi. Nella settimana che celebrava i suoni 25 anni di pontificato, il 19 ottobre 2003, papa Giovanni Paolo II  ha presieduto la beatificazione di madre Teresa, davanti a un'emozionata folla di trecentomila fedeli. La sua canonizzazione è avvenuta il 4 settembre 2016 sotto il pontificato di Papa Francesco.
E’ straordinario pensare che una donna così minuta e con tanti dubbi di fede dentro di sé, sia riuscita a portare avanti un progetto di umanità così grande ed esemplare! L'essere umano quando vuole sa essere STRAORDINARIO!.

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