DE BREVITATE VITAE DI LUCIO ANNEO SENECA

Immagine
Lucio Anneo Seneca ha spesso fatto riflessioni sul tempo che inesorabilmente passa e sull’uso che ne facciamo, attribuendo il valore all’esistenza. Ritenuto uno degli intellettuali più lucidi dell’antichità. Nella sua opera “De brevitate vitae” Seneca affronta un paradosso apparentemente moderno: l’uomo sembra non avere mai abbastanza tempo, eppure spreca gran parte della sua vita in quello che è superfluo, inutile e illusorio. Ed io in questa considerazione mi ci ritrovo pienamente. Lucio Annéo Seneca nasce il 21 maggio dell’anno 4 a.c. a Cordoba, capitale della Spagna Betica, una delle più antiche colonie romane fuori del territorio italico. Si era trasferito a Roma negli anni del principato di Augusto: appassionato all'insegnamento dei retori, divenne assiduo frequentatore delle sale di declamazione. Sposò in giovane età una donna di nome Elvia da cui ebbe tre figli. Lucio Anneo Seneca: il desiderio del futuro, il disgusto del presente per poi provare rimpianto per il passato Se...

REGALARE UN CANE AL FIGLIO

pastore tedesco ottimo regola per adolescenti


Finalmente un cane in famiglia. Insieme ai mille impegni e cento problemi, ha portato di certo una ventata di freschezza e vitalità. Sono cambiati gli interessi, gli impegni, le amicizie, è cambiato perfino l’umore e gli atteggiamenti degli adolescenti, il tutto con una vena di positività.  

L’adolescenza, con le sue tempeste ormonali e i tentativi di farsi conoscere e di affermare la propria personalità, l’era dei grandi cambiamenti, è certamente una fase problematica dai non pochi ostacoli. In certi casi, diventano inevitabili gli scontri tra loro e i genitori, con le rispettive rivalità, per non parlare delle rivalità che gli adolescenti hanno con gli altri amici, gli insegnati, le istituzioni e tutto il mondo. Secondo il mio parere, un cane, se voluto, è veramente un grande aiuto perché oltre ad essere il migliore amico da tanto altro. Gli esperti, che ne sanno parecchio sull’argomento, affermano, con decisione, che ci sono degli inequivocabili ed innumerevoli benefici.

L’adolescente che si occupa del cane si abitua con lui alle prime regole, ed allo stesso tempo si gratifica della responsabilità. Rispettare i pasti, le passeggiate, le coccole, i giochi gli permette di confrontarsi nella vita con se stessi e con le regole. Scompare un po' quello stato di scontentezza ed inappagamento, perché un cane con il suo scodinzolare festoso ad ogni arrivo in casa, ti fa sentire inevitabilmente importante e soprattutto ben voluto ed accettato per quello che si è, senza essere costretti ad apparire di più. Certe volte, ma solo certe volte, gli adolescenti si sentono capiti profondamente dal loro cane, che percepisce veramente il loro umore e così, loro non dicono più, “NON MI CAPISCE NESSUNO”. La condivisione di vita con un animale in famiglia aiuta anche i grandi ad affrontare insieme argomenti più difficili come la sessualità, la riproduzione, la malattia e la morte. La separazione dovuta alla morte dell’animale, pur rimanendo un evento doloroso nell'esperienza del bambino, rappresenta un importante banco di prova per gli inevitabili distacchi e separazioni che la vita gli presenterà. Quindi, quando arriverà il momento, non diciamo bugie del tipo che il nostro cane è fuggito. 

Nella scelta è sconsigliabile prendere il cucciolo quando il bambino è nato da poco, anche se può sembrare più impegnativo in quel momento. Se il bambino ha già otto o nove anni va anche bene poiché il bimbo, se bene educato, è già in grado di trattare correttamente il cane. Bisogna però sempre ricordare che le loro interazioni vanno sorvegliate soprattutto all’inizio. Animale e bambino, specie fino a quando quest’ultimo è ancora in tenera età, non vanno mai lasciati da soli. Bisogna inoltre controllare bene le reazioni del cane, poiché il meccanismo della mente del nostro amico potrebbe portarlo a reazioni pericolose, magari in reazione a certi atteggiamenti aggressivi, anche se del tutto involontari, da parte del piccolo amico umano. Un aspetto che può spaventare i genitori più inesperti è la paura che l’animale possa trasmettere ai bambini malattie o infezioni. Per fortuna non è così’ anzi è stato dimostrato che i bambini che vivono a stretto contatto con gli animali sviluppano prima le difese da possibili allergie, avranno un sistema immunitario più forte crescendo quindi più sani e protetti. La scelta di accompagnare la crescita dei propri figli con la presenza di un animale può rappresentare un valore aggiunto all’educazione dei bambini arricchendo la loro vita di utili esperienze e responsabilità 

Tantissime ricerche e studi scientifici in campo psicologico avvalorano l’ipotesi che un cane favorisce nei bambini l’integrazione, la responsabilizzazione e la socializzazione perché un animale in casa è in grado di offrire ai bambini tanto affetto e calore. Gli animali aiutano il bambino nella socializzazione perché essi comunicano attraverso i sentimenti, sono diretti nel comportamento, non giudicano e non impongono niente. Danno tanto amore incondizionato se sappiamo porci verso di loro in modo positivo ed equilibrato. I bambini dagli animali in genere imparano il rispetto, la diversità, la tolleranza, diventato responsabili, perché il prendersi cura del suo cane o gatto, passeggiando, giocando, portandolo dal veterinario, nutrendolo gli insegna a creare buone relazioni. La condivisione di vita con un animale in famiglia aiuta anche i grandi ad affrontare insieme argomenti più difficili come la sessualità, la riproduzione, la malattia e la morte.

Un cane sente quando il loro padrone è nervoso, vuole giocare quando percepisce la loro allegria, fanno le coccole quando lo vedono in solitudine. L’amico a quattro zampe lo avvicina alla famiglia ed alla casa. Un cane può essere un filo di unione che unisce di più genitori e figli.

Commenti