CONTRADDIRE IL TONO E NON LE PAROLE NELLA CONVERSAZIONE

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Negli ultimi tempi, mi è capitato spesso di riflettere su come comunichiamo. O forse è più corretto dire: su come non comunichiamo davvero. Mi osservo, guardo come interagisco con gli altri, rivedo mentalmente alcune conversazioni che ho avuto, e noto un modello ricorrente: il dialogo, troppo spesso, si trasforma in discussione. Non tanto per divergenza di idee, quanto per qualcosa di più sottile, quasi invisibile a occhio nudo: il tono. Secondo me noi siamo essenzialmente incoerenti ma ci aspettiamo da noi e dagli altri coerenza e affidabilità. Dentro di noi siamo divisi tra ciò che vogliamo e ciò che poi riusciamo a fare e la forbice del volere/potere è sempre più ampia. Parliamo di bene verso gli altri ma spesso viene fuori tutto il nostro peggio e l’assurdo che spesso contraddiciamo quello che ci viene detto, solo per il tono e non per il contenuto. Spesso non siamo sinceri noi ma il peccato è sempre dell’altro.  Ho iniziato a chiedermi: quante volte, nella mia vita, ho contrad...

NON E' PIU' COME UNA VOLTA


cambiate

Amare, tradire e perdonare

La pazienza è buona consigliera e con il tempo si aggiusta tutto, così ho sempre sentito dire. Eppure nelle relazioni personali, il tempo spesso la fa da protagonista ma in modo negativo. Nella coppia, con il passare del tempo il sentimento subisce una metamorfosi inspiegabile, che fa perdere la passione, la voglia incontrollabile di vedersi, la volontà di impegnarsi a costruire le cose insieme, tutto quello insomma che all'inizio ha unito quella coppia. 

Ebbene dopo del tempo ci si può ritrovare da soli al buio a pensare “non è più come una volta”. Forse quella coppia sta vivendo la fine del loro amore. Ci si sente abbandonati, feriti, delusi falliti, traditi. Quell'amore che una volta era la vita, la gioia, la luce, il respiro è diventato solo un vago un ricordo che ricorre di tanto in tanto e ci fa capire quanto è stato bello e quanto sarà impossibile riviverlo. Peggio ancora quando il motivo principale di tutto ciò è il tradimento. L’essere poi lasciati ci mette davanti a vecchi ricordi, vecchie ferite, tanti perché, alla ricerca di impossibili risposte. Quando si viene traditi ci si ritrova davanti ad un grande dubbio: perdonare o prenderne atto e dare una svolta. Entrambi le decisioni possono essere dignitose e dipendono da una decisione interna e profonda. Si può perdonare, che non vuol dire dimenticare, ma è la scelta di voler rinnovare una vecchia promessa ricostruita su un legame nuovo. E’ difficile amare una persona che ci ha traditi e nella quale noi riponevamo la nostra fiducia. Si rifonda un nuovo accordo di fiducia basandosi su un rapporto nuovo che non sarà più lo stesso.
In altri casi si decide di prendere atto e svoltare, forse non perché non si è capaci di perdonare, ma perché si vede nel rapporto stesso con l’amore, l’impossibilità assoluta di accettarsi con quella persona, dopo il tradimento, perché si è coscienti che non sarà più come era una volta, come era quell’amore che si era deciso di viere insieme. Tutto il futuro diventa diverso. Già vi sono i problemi con le banche, con i colleghi, con i condomini i familiari, con gli insuccessi. Si fatica a capirlo da soli a volte lo fanno notare gli altri ma non sembra reale o a volte sembra di avere le mani legate. Con molta fatica si riesce a valutare quanto sia stato radicale il cambiamento, quel cambiamento che ha mutato le cose portando una vera rivoluzione motivazionale ed emozionale. Capire quello che è realmente successo è indispensabile seppure non è sufficiente a trarne un vero beneficio e ancora meglio evitare di pagarne le conseguenze.
A rendere poi ancora difficile il tutto, vi è il nostro io che spesso impedisce di prendere una decisione serena e ponderata. La nostra testa a volte ha un modo subdolo per giustificare le nostre azioni, tanto che non avvertiamo più di trovarci in una cosa che è ben diversa da quella che si voleva. aver sbagliato. Gli psicologi la chiamano dissonanza cognitiva, ovvero mentire a se stessi.
A volte non è semplice affrontare la realtà trovare la giusta soluzione,  tanto che si finisce con l’accontentarsi o con la statica posizione di chi sta lì immerso in un rapporto logorato, che solo alcune volte può tornare ad essere sano e guarire del tutto. E’ già difficile in quelle relazioni che erano inizialmente sane e lo è ancora più difficile in quelle che sono state ammaccate.

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