8 ORE DI CIBO E DIGIUNO INTERMITTENTE

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Acquisto Amazon consigliato   https://amzn.to/4afbdEV Mangiare per otto ore al giorno e poi digiuno intermittente praticato per più giorni alla settimana può diventare uno stile di vita che aiuta a stare meglio e a perdere peso. Dalla lunga ricerca eseguita ho capito che molti scienziati, dietologi e nutrizionisti sposano questa tesi.  Il digiuno intermittente è una definizione che comprende vari piani alimentari che alternano un periodo di digiuno ed un altro di alimentazione in un periodo ben definito. È al vaglio della ricerca scientifica per valutare se possa produrre una riduzione del peso corporeo paragonabile alla restrizione calorica a lungo termine. Una ricerca del 2018 sul digiuno intermittente in persone obese ha mostrato che ridurre l'introito calorico da uno a sei giorni a settimana, per almeno 12 settimane, è efficace nel ridurre il peso corporeo, in media di 7 chilogrammi. I risultati non erano diversi da una semplice restrizione calorica e gli studi clinici erano st

NON E' PIU' COME UNA VOLTA


cambiate

Amare, tradire e perdonare

La pazienza è buona consigliera e con il tempo si aggiusta tutto, così ho sempre sentito dire. Eppure nelle relazioni personali, il tempo spesso la fa da protagonista ma in modo negativo. Nella coppia, con il passare del tempo il sentimento subisce una metamorfosi inspiegabile, che fa perdere la passione, la voglia incontrollabile di vedersi, la volontà di impegnarsi a costruire le cose insieme, tutto quello insomma che all'inizio ha unito quella coppia. 

Ebbene dopo del tempo ci si può ritrovare da soli al buio a pensare “non è più come una volta”. Forse quella coppia sta vivendo la fine del loro amore. Ci si sente abbandonati, feriti, delusi falliti, traditi. Quell'amore che una volta era la vita, la gioia, la luce, il respiro è diventato solo un vago un ricordo che ricorre di tanto in tanto e ci fa capire quanto è stato bello e quanto sarà impossibile riviverlo. Peggio ancora quando il motivo principale di tutto ciò è il tradimento. L’essere poi lasciati ci mette davanti a vecchi ricordi, vecchie ferite, tanti perché, alla ricerca di impossibili risposte. Quando si viene traditi ci si ritrova davanti ad un grande dubbio: perdonare o prenderne atto e dare una svolta. Entrambi le decisioni possono essere dignitose e dipendono da una decisione interna e profonda. Si può perdonare, che non vuol dire dimenticare, ma è la scelta di voler rinnovare una vecchia promessa ricostruita su un legame nuovo. E’ difficile amare una persona che ci ha traditi e nella quale noi riponevamo la nostra fiducia. Si rifonda un nuovo accordo di fiducia basandosi su un rapporto nuovo che non sarà più lo stesso.
In altri casi si decide di prendere atto e svoltare, forse non perché non si è capaci di perdonare, ma perché si vede nel rapporto stesso con l’amore, l’impossibilità assoluta di accettarsi con quella persona, dopo il tradimento, perché si è coscienti che non sarà più come era una volta, come era quell’amore che si era deciso di viere insieme. Tutto il futuro diventa diverso. Già vi sono i problemi con le banche, con i colleghi, con i condomini i familiari, con gli insuccessi. Si fatica a capirlo da soli a volte lo fanno notare gli altri ma non sembra reale o a volte sembra di avere le mani legate. Con molta fatica si riesce a valutare quanto sia stato radicale il cambiamento, quel cambiamento che ha mutato le cose portando una vera rivoluzione motivazionale ed emozionale. Capire quello che è realmente successo è indispensabile seppure non è sufficiente a trarne un vero beneficio e ancora meglio evitare di pagarne le conseguenze.
A rendere poi ancora difficile il tutto, vi è il nostro io che spesso impedisce di prendere una decisione serena e ponderata. La nostra testa a volte ha un modo subdolo per giustificare le nostre azioni, tanto che non avvertiamo più di trovarci in una cosa che è ben diversa da quella che si voleva. aver sbagliato. Gli psicologi la chiamano dissonanza cognitiva, ovvero mentire a se stessi.
A volte non è semplice affrontare la realtà trovare la giusta soluzione,  tanto che si finisce con l’accontentarsi o con la statica posizione di chi sta lì immerso in un rapporto logorato, che solo alcune volte può tornare ad essere sano e guarire del tutto. E’ già difficile in quelle relazioni che erano inizialmente sane e lo è ancora più difficile in quelle che sono state ammaccate.

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