CONTRADDIRE IL TONO E NON LE PAROLE NELLA CONVERSAZIONE

Immagine
Negli ultimi tempi, mi è capitato spesso di riflettere su come comunichiamo. O forse è più corretto dire: su come non comunichiamo davvero. Mi osservo, guardo come interagisco con gli altri, rivedo mentalmente alcune conversazioni che ho avuto, e noto un modello ricorrente: il dialogo, troppo spesso, si trasforma in discussione. Non tanto per divergenza di idee, quanto per qualcosa di più sottile, quasi invisibile a occhio nudo: il tono. Secondo me noi siamo essenzialmente incoerenti ma ci aspettiamo da noi e dagli altri coerenza e affidabilità. Dentro di noi siamo divisi tra ciò che vogliamo e ciò che poi riusciamo a fare e la forbice del volere/potere è sempre più ampia. Parliamo di bene verso gli altri ma spesso viene fuori tutto il nostro peggio e l’assurdo che spesso contraddiciamo quello che ci viene detto, solo per il tono e non per il contenuto. Spesso non siamo sinceri noi ma il peccato è sempre dell’altro.  Ho iniziato a chiedermi: quante volte, nella mia vita, ho contrad...

NON METTETEMI ACCANTO DI ALDA MERINI


alda merini

NON METTETEMI ACCANTO

Non mettetemi accanto a chi si lamenta senza mai alzare lo sguardo,
a chi non sa dire grazie,
a chi non sa più accorgersi di un tramonto.
Chiudo gli occhi.
Mi scosto di un passo.
Sono altro, sono altrove.
(Alda Merini)

Una poetessa straordinaria, una donna fra le donne, a volte è difficile da comprendere a fondo, perché il suo mondo, è quello della fantasia della sensibilità e dei sogni in cui si colgono cose, che chi vive il frenetico quotidiano, non riesce a intuire. Certamente versi molto suggestivi, di chi vuole allontanarsi da chi si lamenta senza mai alzare lo sguardo, facendo riferimento a persone che si lamentano senza averne una reale ragione. Probabilmente si fa riferimento a coloro che vedono sempre il bicchiere mezzo vuoto, senza proferire mai un grazie per tutto quello che di buono e bello hanno. Non va dimenticato che nella vita nulla è dovuto.

Commenti