Il 28 marzo c’è stato il
voto definitivo sulla legittima difesa e la riforma della legittima difesa
prevede pene più severe per i reati di furto, rapina e violazione
di domicilio. La difesa privata sarà sempre legittima in caso di “grave
turbamento”, quando avviene in casa o sul posto di lavoro. Nonostante
l’approvazione, le forze di opposizione e l’Associazione nazionale dei
magistrati parlano di un ritorno al far west che legittima la vendetta
privata.
Il testo sulla legittima difesa è stato approvato con 201 voti
favorevoli 38 contrari 6 astenuti in data 28 marzo 2019. Quindi è legge. Secondo
i rappresentanti politici italiani questo è stato un bel giorno, non per un
singolo partito oppure una coalizione ma, per tutto il popolo italiano. Secondo
il testo della nuova legge la difesa è sempre legittima in uno stato di “profondo
turbamento”, la proporzionalità tra offesa e difesa sussiste quindi sempre se l’aggressione
viene commessa in casa oppure sul luogo di lavoro. Quini con l’inserimento dell’avverbio
sempre, viene un po' a perdere peso il concetto di proporzionalità necessaria tra
offesa e difesa ed allo stesso modo il principio di discrezionalità del magistrato
inquirente. Quindi non esiste più il controverso concetto di eccesso colposo di
legittima difesa per chi è costretto a difendersi in casa. Finalmente dopo
tanti anni di chiacchiere varie e cittadini onesti malcapitati, ingiustamente
perseguiti e finiti sotto processo è stato sancito dal Parlamento italiano il
giusto e sacro diritto alla legittima difesa per chi viene aggredito in casa
sua, nel suo negozio, sul posto di lavoro nel suo garage e via dicendo. Questo
non vuol dire che lo stato italiano si metterà a distribuire armi a tutti come
in un’idea del lontano far west dove tutti sparano e si fanno giustizia da se,
ma vuol dire che ora, più di prima, lo Stato è dalla parte dei cittadini per
bene che, aggrediti, devono pur difendersi e difendere i loro cari.
Secondo una
frangia di penalisti esperti sull'argomento questa è solo una legge inutile e
pericolosa perché può indurre la gente comune a pensare che quando si è in casa
si può legittimamente agire in condizioni di impunità. Sul caso l’associazione
nazionale magistrati avanza dubbi di incostituzionalità e prevede pericolosi
automatismi, in quanto restringe gli spazi valutativi dei magistrati stessi. Un
passo avanti che non vuol dire come sostengo alcuni che lo stato vuol dire ai
cittadini armatevi e difendetevi da soli. Non è stata modificata infatti la legge
sulla detenzione e porto di armi, si da il privilegio a poter difender se
stesso e gli altri quando si viene aggrediti. Si è sostanzialmente superato
quel indecifrabile, a volte, problema sulla proporzionalità tra offesa e difesa.
Con questa norma si è andato a sancire in legge che la proporzionalità tra
offesa e difesa c’è sempre quando si viene aggrediti in casa o sul posto di
lavoro. Perché è vero che già vi era una legge vigente sulla legittima difesa,
ma accadeva spesso che chi si difendeva legittimamente finiva sotto processo o
addirittura in carcere. Purtroppo questo è quello che ci ha mostrato la realtà di
tutti i processi degli ultimi anni sull'argomento. I processi ci hanno mostrato
spesso che sul banco degli imputati sono finiti le vittime. E’ molto più
corretto tutelare chi viene aggredito in casa propria. Io sposo questa teoria.
COSA ERA SUCCESSO POCHI MESI PRIMA
Già di recente le cose erano un pò cambiate. Dopo i tanti
furti ho messo la porta di ferro. Accade di solito così in tutte le cose e
chissà se con questa legge il parlamento Italiano ha fatto centro. Dopo tanti
episodi cronaca che hanno visto le vittime di aggressione diventare accusati
come carnefici, la Camera aveva varato, non molti mesi fa, "finalmente la riforma sulla legittima
difesa” votata da una buona maggioranza. Hanno votato contro 116 deputati
di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Movimento 5 stelle e Sinistra
ecologia e libertà. Il nuovo testo allarga l’ambito della
legittima difesa individuandola come la giustificata reazione a un’aggressione
che avviene in casa, in negozio o in ufficio, se l’accesso avviene "con la
violenza, la minaccia o l’inganno" e soprattutto se avviene "in ore
notturne". Proprio il passaggio che riguarda le ore notturne non
piace a tanti italiani, a tanti talk show, al segretario Matteo Renzi e al
Presidente del Senato Grasso. La riforma non tocca il codice penale là
dove prevede la necessità che vi sia "proporzione tra la difesa e l’offesa"
e che ci sia "attualità del pericolo". Per intenderci la risposta
deve essere proporzionale all'offesa, quindi se il rapinatore è disarmato
non possiamo sparare ne tanto meno se è già in fuga e quindi non vi è più
pericolo. Quindi ancora oggi chi si difende in casa propria, potrà ancora
trovarsi indagato per una gamma d’ipotesi di reato: dall'eccesso di
difesa fino all'omicidio colposo e volontario. Bisogna stare quindi
molto attenti soprattutto se si posseggono armi. La nuova norma, però, punta a escludere
la colpa di chi spara se la reazione è stata conseguenza di un "grave
turbamento psichico" causato dall'aggressione. Nel caso in cui sia
dichiarata la non punibilità di chi ha reagito a una minaccia, infine, è
previsto che spese processuali e parcelle legali siano a carico dello Stato. In
realtà una buona svolta si sarebbe avuta se anche in Italia, come in altri
paesi che poi vedremo più avanti, si fosse adottata una legge
che evitasse a chi si sia difeso da un’aggressione di subire un processo.
La nuova riforma che amplia la
legittima difesa è stata approvata il 4 maggio 2017 alla Camera con 225
Sì, lasciando molti dubbi e non poche polemiche.
TESTO LEGISLATIVO
Dispositivo dell’art. 52 Codice Penale
Non è punibile chi ha commesso il fatto
per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od
altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la
difesa sia proporzionata all'offesa.
Nei casi previsti dall'articolo 614, primo
e secondo comma, sussiste il rapporto di proporzione di cui al primo comma del
presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi
indicati usa un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di
difendere:
- la propria o la altrui incolumità;
- i beni propri o altrui, quando non vi è
desistenza e vi è pericolo d'aggressione.
La disposizione di cui al secondo comma si
applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all'interno di ogni altro
luogo ove venga esercitata un'attività commerciale, professionale o
imprenditoriale.
Il contenuto della proposta di legge.
La proposta approvata dalla Camera consta
di due articoli che intervengono sulle disposizioni del codice penale
relative alla legittima difesa domiciliare e sulle spese di giustizia a carico
di chi è dichiarato non punibile per avere commesso il fatto per legittima
difesa o stato di necessità.
Il primo articolo interviene sugli artt.
52 e 59 del codice penale.
La modifica all'art. 52
considera legittima difesa, nei casi di violazione di domicilio:
- la reazione a un'aggressione commessa in
tempo di notte;
- la reazione a seguito dell'introduzione
nel domicilio con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con
inganno.
Tale modifica è integrata da un ulteriore
intervento sull'art. 59 del codice penale, relativo alle circostanze del
reato, non conosciute o erroneamente supposte.
COSA AVVIENE IN EUROPA
Francia: non risponde
penalmente e non va al processo chi difronte ad un attacco ingiustificato
contro di sé o un’altra persona, compie, nello stesso momento, un atto di
legittima difesa per sé stesso o un’altra persona, salvo che vi sia
sproporzione tra i mezzi impiegati per la difesa e la gravità dell’attacco. Si
presume in buona sostanza che chi abbia agito per respingere, di notte,
l’ingresso con effrazione, violenza o inganno in un luogo abitato e per
difendersi dagli autori di furto o saccheggio eseguiti con violenza, si trovi
in un palese stato di legittima difesa.
Germania: non viene mai
punito chi eccede i limiti della difesa per turbamento, paura o panico. Il
codice tedesco prevede che l’aggressione sia presente e attuale, cioè che dev'essere imminente,
oppure che avvenga precisamente nel momento dell’atto di difesa. Nella legge
non vi è un riferimento relativo alla proporzionalità tra offesa e difesa.
Spagna: non è penalmente responsabile chi agisce
in difesa della persona o di diritti propri o altrui, laddove l’aggressione
è ingiusta e vi è un pericolo grave e imminente di perdita o distruzione. Nel
caso di abitazione basta che vi sia l’indebita introduzione a configurare
l’aggressione ingiusta e quindi la ragionevole necessità dell’aggredito di
respingere l’aggressione patita ingiustamente.
DIFFERENZA INTRODOTTA
Il provvedimento sulla legittima spinto al
concreto per i tanti fatti di cronaca è stato frutto di alcuni emendamenti che
hanno messo apparentemente d'accordo i politici in carica che hanno cercato di
tutelare l'aggredito più che l'aggressore. L'emendamento del relatore di
maggioranza David Ermini, all'articolo 52 della proposta di legge, allarga il
concetto di legittima difesa anche alla reazione a un'aggressione commessa
in tempo di notte ovvero la reazione a seguito dell'introduzione nei luoghi
con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno. Si da
maggiore consenso a difendersi dagli aggressori che si introducono nelle aree
private nelle ore notturne.
PARERI CONTROVERSI
Angelino Alfano, intervistato
dal Corriere della Sera, ha definito la legge "un successo
politico", che "fornisce una risposta alla domanda di sicurezza che
viene dall'opinione pubblica. Invita tutti a non colpevolizzare la legge
insabbiare la legge chiarendo che il testo non vuol fare intendere che ci si
può difendere solo di notte.
Il pensiero più comune ascoltato sta nella
speranza che il Senato sistemi le cose ed anche il presidente Pietro Grasso
ammette: "Diciamo meno male che c'è il Senato, se dobbiamo
intervenire su questo tema”.
I pareri dicono una cosa, il testo scritto
un’altra. Perché noi italiani non siamo in grado, mai, di fare una norma
univoca che non lascia spazio a dubbi e perplessità?
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