DE BREVITATE VITAE DI LUCIO ANNEO SENECA

Immagine
Lucio Anneo Seneca ha spesso fatto riflessioni sul tempo che inesorabilmente passa e sull’uso che ne facciamo, attribuendo il valore all’esistenza. Ritenuto uno degli intellettuali più lucidi dell’antichità. Nella sua opera “De brevitate vitae” Seneca affronta un paradosso apparentemente moderno: l’uomo sembra non avere mai abbastanza tempo, eppure spreca gran parte della sua vita in quello che è superfluo, inutile e illusorio. Ed io in questa considerazione mi ci ritrovo pienamente. Lucio Annéo Seneca nasce il 21 maggio dell’anno 4 a.c. a Cordoba, capitale della Spagna Betica, una delle più antiche colonie romane fuori del territorio italico. Si era trasferito a Roma negli anni del principato di Augusto: appassionato all'insegnamento dei retori, divenne assiduo frequentatore delle sale di declamazione. Sposò in giovane età una donna di nome Elvia da cui ebbe tre figli. Lucio Anneo Seneca: il desiderio del futuro, il disgusto del presente per poi provare rimpianto per il passato Se...

ANTONIA STORACE. LA SCHIENA E’ FEMMINA

schiena femmina

La schiena di una donna

è roba per intenditori.

Ad amarne la bocca,

gli occhi, i fianchi sodi…

si fa presto.

È un fatto da poco.

La schiena no,

la schiena è un’altra cosa.

È un privilegio di fiducia.

È la sensualità

che dà le spalle al mondo

e guarda avanti.

La schiena è femmina,

e quando si volta…

lo fa perché non teme inganni.

È spavalda, audace, baldanzosa.

Ha un binario unico

che le corre al centro.

Un solco lungo il quale colano,

dall’alto verso il basso,

le pugnalate

che non ha saputo evitare,

le carezze liquide

di certe mani belle.

La schiena non trattiene,

la forza di gravità

glielo impedisce.

La schiena sa

come lasciar andare.

È un battitore libero,

il punto più selvaggio

di una donna.

Risalirla con la bocca,

tenerla ferma con le mani…

accerchiarla in un abbraccio,

è un colpo di fortuna.

Ma certa gente non lo sa,

e per questo la trascura.

La schiena di una donna

è la sua forza,

il suo più antico cedimento.

Si inarca quando ama,

sta dritta quando deve…

lì i baci sono più belli,

i graffi fanno più male.

Per capire una donna…

Basta leggerne la schiena.

Curva o tesa, morbida o nervosa.

Se si lascia prendere,

vuol dire che si fida.

Se si gira di scatto…

è perché non torna indietro…


Antonia Storace, scrittrice ed autrice del libro “DONNE AL QUADRATO”. Non sono in grado di dire molto ma mi piace quello che leggo, quello che una donna scrive su altre donne, attraverso la sua penna. Una donna che ha certamente da dire parecchio e sa pure come farlo. Secondo me basta fermarsi un attimo a leggere con attenzione per comprendere tutto quello che c’è oltre le parole scritte e i significati velati.

Commenti