Ho sempre pensato che la natura umana non sia poi
tanto buona, meglio decisamente quella degli animali che sono aggressivi solo
per necessità. Non so se si possono migliorare le cose soprattutto se penso all'aggressività crescente che si manifesta sui social network che è in continuo aumento, seppure, forse, non è tutta colpa della profonda natura umana. L’odio, l’aggressione e tutti gli altri fenomeni sociali negativi erano già fuori controllo un tempo, ora con lo sviluppo della rete è diventato tutto più
complicato.
Perché?
Tutti si cercano, si odiano, si umiliano e si insultano online. Le statistiche
affermano che quasi la metà delle persone sono vittime di atteggiamenti
vessatori e molestatori in rete, vittime di cyber bullismo. I motivi e gli
atteggiamenti sono tanti ed uno dei maggiori argomenti che scatena
l’aggressività è risultato essere il tema della politica e delle scelte di vita
in genere. Una buona parte di persone viene insultata da individui
conosciuti mentre molti altri da ignoti che sono favoriti nel mostrare la loro
indole vessatoria e violenta dall'anonimato del web. In questi casi alcuni
reagiscono rendendo pan per focaccia, altri ignorano lasciando scivolare il
tutto alle spalle. Purtroppo non vi sono sempre contraccolpi per chi aggredisce
e questa assenza di ripercussioni senz'altro incoraggia all'aggressività che rimane impunita.
Frasi minacciose o offensive scritte da utenti anonimi sono continue e non
classificabili, alcuni orgogliosamente inneggiano addirittura a figure storiche passate alla
storia, solo per le atrocità commesse. Questo tipo di scontro nella rete e quindi in pubblico non avviene solo tra i comuni mortali, rintanati nelle loro
pagine web, ma anche tra uomini e donne noti, anche di potere che si insultano e
minacciano pubblicamente con ogni sistema e questo certo vale come esempio negativo per
tutti gli altri. Internet è ormai diventata un luogo particolarmente esplosivo
dove ci si offende anche per dare più risalto al proprio selfie piuttosto che
ad un altro. Le aggressioni sui social network hanno raggiunto una tale
cattiveria che è diventato veramente incontrollabile.
Chissà cosa sta di fatto
facendo emergere tutta questa aggressività e chissà cosa significa? L’odio è
tangibile e in crescita e in questo penso che i social hanno contribuito molto
liberando quella che è la grettezza umana. Eppure fondamentalmente doveva accadere
il contrario nel tempo. Oggi abbiamo molta più conoscenza, le capacità
dell’individuo sono cresciute, le opportunità pure e tendenzialmente la
collaborazione dell’uno con l’altro ha permesso di compiere passi importanti.
L’uomo infondo è portato a coesistere, per lavorare insieme, instaurare relazioni sociali
diversificate e trovare, globalmente, soluzioni ai problemi di tutti. Infondo
il male viene sempre a galla, basta solo che il primo compie un atto malvagio e
c’è sempre qualcuno che risponde a tono e poi il tutto si espande a macchia
d’olio. In effetti ho sempre pensato che se metto una mela marcia in una
cassetta colma di mele buone non saranno mai queste ultime a sanare quella marcia, ma
sarà esattamente il contrario. Purtroppo l’uomo condiziona i suoi comportamenti
in conseguenza di ciò che percepisce di ciò che incontra e agisce facendosi
plasmare da chi lo circonda ogni giorno, scegliendo nel peggio, tra gli amici,
conoscenti, colleghi, familiari, istituzioni, modelli ed altro. Non sceglie mai
un punto di riferimento giusto, è più facile seguire e giustificarsi con quello
sbagliato. Ognuno di noi subisce involontariamente l'influenza degli atteggiamenti delle
persone, dei luoghi e dei modi di fare che consideriamo più vicini a noi
stessi e se c’è da scegliere, si va sempre nella direzione non corretta, dove la
realtà virtuale diventa più vera di quella reale se è più condivisa.
Non c’è
più una verità concreta, ma la verità è diventata quella sposata dalla
maggioranza, più votata in rete, anche laddove è palesemente improbabile o addirittura
impossibile. Invece sono solitamente d’accordo con la minoranza, cioè quella
parte di persone che decidono di pensare in modo autonomo ed essere
dell’opinione di valutare senza seguire a ruota tutto ciò che dicono gli
altri. Non può essere giusto qualcosa solo perché è più riconosciuto dagli
altri. Quindi mi chiedo che cosa è cambiato nel moderno sistema di vita
dell’essere umano, quale evoluzione sta andando per il verso sbagliato? Io non
amo molto i social ma guardo con attenzione gli altri e noto che molti hanno più amici e
conoscenze virtuali che reali, ci si informa più cercando in rete che
attraverso esperienze sociali fisiche e ascoltiamo più un post con un grande
share che il tangibile racconto raccolto in una conversazione tra persone. Ho conosciuto un nonno che è stato prigioniero di guerra per tredici mesi negli
anni ’40 ed ho ascoltato i suoi racconti di vita vissuta con attenzione cogliendo le sfumature di quella vita vissuta realmente, ma la mia impressione
è che le persone danno ceca attendibilità a ciò che è scritto su di un post,
letto da un monitor piuttosto che a tutto il resto. Oggi siamo tutti più
disuniti dalla relazione umana e dalle modalità di interazione sociale. In
particolare con i social media, stanno crescendo di pari passo le divisioni individuali, celate sotto
un quasi garantito anonimato. L’anonimato sulle piattaforme online rimuove quella parte fondamentale dell’equazione della socialità umana, favorendo la
strada a manifestazioni di aggressione individuale o collettiva sempre più
grave. Contrastare qualcuno è diventato troppo semplice perché non richiede più
un confronto faccia a faccia e l’assenza di ripercussioni incoraggia il
fenomeno.
Una parte di umanità si schiera sempre e fortunatamente per la
soluzione dei problemi ed ha capacità di osservare il funzionamento dell’uomo,
sforzandosi di immaginare come migliorarlo perché forse è guidato da
quell'istinto di umanità devoto alla crescita e alla salvaguardia della
specie. Infondo dobbiamo pur essere dotati della capacità necessaria per
educare l’odio e promuovere la coesione. L’unione da sempre fa la forza.
Affrontare il problema in gruppo con una risposta ragionata collegiale è meglio
di farlo con un gesto istintivo ed isolato. Darsi da fare
all'unisono guidando il lavoro dei social del mondo contemporaneo per
opporsi alle prepotenze e agli abusi. Usare la rete e i social per costruire e
migliorare non per aggredire.
Solo da pochi mesi ho iniziato a scrivere sul mio blog i miei personali punti di vista, le mie idee, i miei sogni e sto cercando sempre di farlo con pacatezza ed equilibrio. Si e' vero, urlare, strillare e cercare di umiliare l'antagonista verbale e' di gran moda, ne sono una testimonianza non solo i social networks, ma anche e sopratutto la televisione dove i talk shows sono strapieni di pseudo opinionisti sbraitanti.
RispondiEliminaPersonalmente non posso che essere convinto, come ho letto, anche, su questo articolo che per costruire e migliorare bisogna opporsi alle prepotenze e agli abusi conservando l'equilibrio, la calma ed il rispetto degli altri.