Le nostre identità digitali alimentano un mercato tanto importante e vitale, quanto invisibile. Servono ai grandi del potere economico, per fare spot mirati, guidare le masse, controllare i pensieri, manipolare le ricerche. Basta vagare un po’ per la rete e qualcuno di offre un piccolo dono in cambio di un semplice like, un parere virtuale, una piccola intervista o un voto di preferenza. Penso che capiti a tutti. Non è un fatto straordinario. Qualcuno ha detto: “l’informazione è potere” ed è proprio vero. Mai quanto lo è vero oggi. Siamo oramai ai limiti impossibili della cyber-sorveglianza sviluppata da un mercato pluri-miliardario di dati, che quotidianamente, cediamo in cambio di piccoli doni ingannevoli. Questo mercato ha dato origine ad una nuova forma di potere politico-economico: il potere degli algoritmi. Ci offrono regali, premi, partecipazioni a concorsi ghiotti, in cambio di iscrizioni a pubblicità, siti, carte fedeltà. Ovunque vai è sempre la stessa musica. Ma a...