"La fiducia può essere paragonata ad un
secchio di vernice bianca. Se ci versi
una sola goccia di nero, dopo potrai aggiungerci tutto il bianco che
vuoi, ma il bianco di prima non tornerà mai più"
La fiducia è un sentimento umano importantissimo, prezioso e fragile, che si può rompere molto facilmente, e con altrettanta facilità si può anche perdere, ma poi è tanto, ma tanto difficile riconquistare.
Di chi mi posso fidare?
Scoprire l'importanza della fiducia è dare il giusto peso a una dimensione
della condizione umana che la razionalità civile moderna ha sottovalutato. La
fiducia è tutto, nel lavoro, nella famiglia in amore e in tutte le relazioni
umane. È questo uno degli aspetti determinanti in grado di farci sentire in una
relazione, qualunque essa sia, gratificati e solidi. Il tempo è il vero
nutrimento della fiducia, perché, quando la manteniamo viva con costanza e
coerenza, ne nascono relazioni importanti sempre più gratificanti e valide.
Noi persone semplici abbiamo sempre bisogno di qualcuno in
cui riporre la nostra fiducia. Per quante fregatura prendiamo e quante
delusioni tolleriamo, comunque in tutto il percorso della nostra la vita,
dobbiamo necessariamente avere fiducia e credere in qualcuno. Riflettiamo un
attimo su quante cose della nostra vita dipendono dalla nostra capacità di
avere fiducia negli altri. Se pensiamo un attimo alle grandi cose della vita,
tutti da piccoli cresciamo avendo fiducia nei nostri genitori. Da adolescenti
stringiamo grandi legami e riponiamo la nostra fiducia in qualche amico. Poi
cresciamo ancora un po’ e costruiamo una storia d’amore credendo nella fiducia
nell’altro. E così continuiamo il nostro cammino costruendo piccole e grandi
cose riponendo, nonostante tutto, la fiducia in qualcuno e in noi stessi.
Non è possibile fare altrimenti.
Penso che non c’è un
altro modo, quando entriamo in relazione con qualcuno, che possa essere la
relazione più personale e intima come può essere sociale e pubblica, dobbiamo
avere fiducia, dobbiamo fare credito gratuito a chi ci sta difronte.
Gli umani devono avere fiducia, perché credere nell'altro è il
modo migliore di vivere un rapporto, non è possibile alcun percorso senza gli
altri. E’ vero che sembra vada tutto male e come c’è crisi nell’economia, c’è
pure crisi nei rapporti, negli esseri umani, nella fede cristiana, pero!
E’
come se tutti deludono tutti e tutto. Avere vera fiducia è diventato un atto
difficile e sovente contraddetto. Esiste una grande difficoltà a credere
nell’altro, siamo poco predisposti per questo, dentro di noi non vogliamo
credere in qualcuno fino in fondo. Le
relazioni attuali ci danno segnali in tal senso. Oggi ci sono meno società
lavorative, meno comproprietà, meno matrimoni e vengono predilette le
convivenze, le attività individuali ecc. L’alleanza sincera e sicura stretta all'interno di un rapporto è difficile, non siamo più capaci di porre noi
stessi nelle mani di altri e forse non siamo capaci neanche a prendere la vita
di altri nelle nostre. Cerchiamo di auto-convincerci che chi ci sta difronte, non
possa necessariamente deluderci perché, in effetti, soprattutto quando
investiamo risorse nelle relazioni con gli altri e abbassiamo le barriere
difensive, scaturisce la fiducia nella consapevolezza che l'altra persona tenga
veramente a noi. Tutto è diventato precario, anche il lavoro, la salute, la
fede religiosa, la casa. Intanto forse la ricerca della fiducia è una
cosa che ci accomuna tutti e quindi possiamo aiutarci, e la consonanza tra noi
e gli altri può essere ritrovata.
In generale oramai solo il 20% delle persone
hanno fiducia negli altri e lo sostiene l’Istat in modo ufficiale. In
particolare afferma che la dinamica della relazioni sociali per risulta non
ottimale eppure stabile. Non si evidenziano variazioni rispetto al
finanziamento alle associazioni, all'attività di volontariato e alla
partecipazione sociale e neanche mutamenti sulla quota di popolazione che
dichiara di avere parenti, amici o vicini su cui riporre la propria fiducia.
Tuttavia
continua ad essere molto bassa la fiducia negli altri (solo una persona su
cinque ritiene che la maggior parte della gente sia degna di fiducia) e
diminuiscono le persone soddisfatte per le relazioni familiari (che nell'ultimo
anno passano dal 34,6% al 33,2%) e per quelle amicali (dal 24,8% al 23,6%).
Ora, diventa difficile dire che delle
persone ci si deve fidare, oppure no. Più realisticamente, la fiducia
dovrebbe essere valutata caso per caso. Di alcune persone è bene non
fidarsi, e sarebbe autolesionistico fare il contrario mentre di altre, che lo
meritano, sarebbe bene fidarsi e non farlo sarebbe un atto altrettanto sbagliato.
Non farlo vorrebbe dire privarsi della possibilità di godere di una relazione
davvero intima e appagante. La non fiducia senza distinzioni a tutto il genere
umano rischia di produrre solitudine ed esclusione. Certo la fiducia non può
essere imposta, ma può essere cercata, ma dove possiamo
trovare nuova linfa per la nostra cara, estinta, fiducia?
Commenti
Posta un commento