PROCRASTINATORE SERIALE
Sono quelli che posticipano senza fissare una data di scadenza. Decidere o fingere di decidere di dover far qualcosa senza dire quando. Ad esempio fissare che fra un po' inizierò a studiare per preparare l’esame. Oppure ancora pensare di dover andare in palestra, oppure di fissare una vacanza, trovare un nuovo lavoro, andare a trovare i propri genitori. Tutte cose che vorremmo fare, proprio perché non richiedono una data di scadenza, non fanno affidamento su coadiuvanti all'azione come, ad esempio, il panico, che nel bene o nel male, almeno ci spinge ad agire. Il problema sta nel fatto che proprio tutte queste attività, presenti nella nostra mente, ma non nella realtà, sono proprio quelle che farebbero la differenza rispetto alla qualità della nostra vita.
PROCRASTINATORE RECUPERABILE
Sono coloro che seppure differiscono quando possono, per lo meno lo fanno fissando una data di scadenza. Ad esempio si può posticipare la preparazione di un esame oppure, quando dobbiamo consegnare un progetto, o i compiti della scuola da presentare il giorno dopo, o preparare il materiale per una presentazione in una riunione di lavoro. Definita la data di scadenza solitamente pianificano il carico di lavoro. Poi questo carico lo spostano pure, contando sul tempo a disposizione fino ad arrivare a provare ansia, stress, panico, proprio perché si sentono talmente sotto pressione. Come nei giorni prima dell’esame, quando si è rimandato fino all'ultimo secondo, e ormai non è più possibile rimandare.
CAUSE DEL RINVIARE
- Pigrizia;
- Disinteresse;
- Perfezionismo della persona che non si sente in grado di affrontare un compito o un problema se non riesce a farlo in maniera perfetta. Non si sente mai abbastanza pronta o sufficientemente sicura delle proprie capacità, conoscenze o competenze;
- Paura dell’insuccesso che in molti spinge le persone a rimandare all'infinito le cose che vorrebbero fare, per paura di fallire. Questa paura può a volte essere talmente forte da bloccare qualsiasi tipo di iniziativa basando tale comportamento sulla convinzione che si otterrà sicuramente un fallimento e per questo non tenta neanche;
- Paura del successo di chi ha talmente paura del successo che può essere una persona consapevole di non meritarselo e quindi vive una sorta di senso di colpa, oppure che può avere il timore che gli altri poi si aspettino sempre delle prestazioni di successo da lui e quindi vive queste aspettative con forte ansia e stress;
- Paura delle conseguenze;
- Paura della responsabilità;
- Ribellione;
- Rabbia in quanto spesso si tratta di una risposta alle pressioni e aspettative altrui vissute come intollerabili. Se non riconosciuta può diventare un problema serio, che potrebbe invadere diversi ambiti della vita.
PROCRASTINATORE PIGRO
La persona pigra di per sé non è un procrastinatore, è solamente in pace con se stesso non facendo una determinata cosa. Nel momento in cui il non fare questa determinata cosa inizia a darti fastidio, e inizia a sentire quella sensazione d’ansia e di dover fare, ma non lo faccio, diventa il procrastinatore pigro. Il pigro trova tutte le scuse per evitare di fare una determinata cosa fino all'inverosimile. Questo procrastinatore pigro afferma, come scusa, di lavorare molto bene sotto pressione e per questo lascia tutto all'ultimo secondo. Ogni scusa è valida per poter iniziare il più tardi possibile, come controllare Facebook, perdersi in YouTube, guardare una serie televisiva, ecc. ecc. È quello che quando suona la sveglia schiaccia il tasto per la ripetizione molte volte. Il problema fondamentale è che il procrastinatore pigro trova molta comodità nella propria zona di comfort e fa molta fatica ad uscire da essa. Questo significa che diventa estremamente resistente al cambiamento e, a lungo andare, vive il cambiamento con ansia. Questo può portare addirittura a stati depressivi.
PROCRASTINATORE INSICURO
Si tratta di quella persona che piuttosto che agire rimane fermo, perché ha paura del giudizio degli altri, ha paura di fallire e anche di avere successo. Questa è una tipologia molto interessante e dietro al meccanismo mentale di questa tipologia c’è una teoria che si chiama Teoria dell’auto verifica. Secondo questa teoria, le caratteristiche che identificano in se stessi, determinano il modo in cui vogliono che gli altri li percepiscano. Questo crea grandissimi conflitti interiori quando si trovano a dover agire in situazioni che porteranno, per definizione, ad un cambiamento, perché movimento significa proprio cambiamento. Un altro esempio potrebbe essere quello di una persona che si identifica come una madre a tempo pieno che si prende cura dei bambini e della famiglia e procrastina tutto sul prendersi cura di sé stessa, prendere del tempo per se stessa proprio perché gli altri possano percepirla come lei si identifica. Questo è un meccanismo molto radicato e molto profondo del perché vi sono questo tipo di procrastinatori.
PROCRASTINATORE PERFEZIONISTA
Chi si identifica in questa categoria, solitamente, ha grandi ambizioni e altissime aspettative su sé stesso. Il procrastinatore perfezionista tende a complicarsi la vita pensando a tutti i dettagli possibili e immaginabili, con il risultato di sentirsi schiacciato e bloccato di fronte ad un progetto o un compito importante per la propria vita e/o carriera. Tendenzialmente queste persone si fermano a metà dei progetti proprio perché sono schiacciate dalla mole di dettagli che vengono fuori e si sentono di dover prendersi carico di ogni minima cosa e di dover performare al massimo e al meglio e al primo colpo. Quindi, non si danno nemmeno il permesso di andare a rivedere determinate cose, pensando che se non riesco a farlo benissimo al primo colpo, tanto vale non farlo proprio. La strada che conduce il perfezionista alla procrastinazione è un percorso in discesa. Il punto di partenza è la tendenza a standard elevati. Se ad essi si accompagnano però garanzie di successo insufficienti, dal momento che ottenere meno della perfezione non è un’opzione considerata, il perfezionista sperimenta un senso di forte disagio a cui reagisce col tentativo di nascondere a se stesso le proprie imperfezioni. In un attimo si ritrova ad affrontare attività giudicate meno pericolose perché non coinvolte nella determinazione del proprio valore e il compito tanto temuto viene rimandato. Per cui la procrastinazione è un fenomeno psicologico che chiama in gioco un complesso di specifiche emozioni, come ad esempio l’ansia, e credenze varie legate alla bassa tolleranza della frustrazione, alle proprie capacità e al valore personale.
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