WALKING AROUND DI PABLO NERUDA

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In questa poesia puoi scoprire la triste esistenza degli esseri umani descritta nei versi di Walking Around, la poesia denuncia scritta da Pablo Neruda contro la carcerazione sociale di cui sono prigionieri tutti gli esseri umani del mondo contemporaneo. Walking Around (Andando in giro) è una poesia che propone una dura critica dell’autore verso il modo di vivere dell’uomo nella società che lo circonda.  Il poeta si sente di denunciare il sistema sociale esistente che crea, inevitabilmente l’alienazione negli uomini. Questo “Girovagare” per la città ecco che inizia a prendere forma motivato dalle forti influenze che il poeta inizia a vivere a Buenos Aires, dov’era arrivato come console cileno. Walking Around è stata scritta da Pablo Neruda a Buenos Aires tra l’ottobre e il dicembre del 1933, può essere associata al surrealismo, e fa parte di Residencia en la tierra (1933 – 1935 -1947), una raccolta di poesie nota per trasmettere i sentimenti di Pablo Neruda sulle situazioni sociali del

HO CONOSCIUTO IN TE LE MERAVIGLIE DI ALDA MERINI

 ho conosciuto in te

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Per tutti coloro che compiono i primi passi verso questa poetessa posso dire che Alda Merini è stata, oltre una poetessa famosa, una delle donne più brillanti del secolo appena trascorso. Con le sue origini milanesi ha avuto una vita non molto facile, anzi piuttosto articolata, caratterizzata da tante opere importanti e quattro figlie. Spesso ricoverata in ospedale per disturbi bipolari che l’hanno accompagnata in tutta la sua non semplice vita.  La poetessa dei navigli milanesi è morta nell'anno 2009 lottando fino alla fine per far riconoscere del proprio lavoro.  Questa è una delle poesie che più mi sono piaciute.

 

HO CONOSCIUTO IN TE LE MERAVIGLIE
Ho conosciuto in te le meraviglie
meraviglie d’amore sì scoperte
che parevano a me delle conchiglie
ove odoravo il mare e le deserte
spiagge corrive e lì dentro l’amore mi son persa come alla bufera
sempre tenendo fermo questo cuore
che (ben sapevo) amava una chimera.


Alda Merini in questi versi scopre nell'altro le meraviglie dell’amore scoperte sull'onda di una bellissima immagine ovvero quella delle conchiglie che si spalancano come finestre, si dilatano come canali tra lei e il mondo. Un mezzo per odorare il mare e le deserte spiagge corrive. Penso faccia comprendere che l’amore porta con sé meraviglie, parola e concetto di una grande potenza. Un concetto così alto da dover essere ribadito in apertura del secondo verso il preludio alla metafora nella quale ci porta l’autrice nel terzo verso, quella delle conchiglie. La conchiglia, che in tutta l’iconografia classica è simbolo femminile per eccellenza, è qui mezzo, strumento. A molti l’immagine di una conchiglia richiamerà immediatamente il suono del mare, invece per la Merini è un rimando al senso dell’olfatto, quell’‘odore’ così noto eppure così sempre evocativo. Nella ricerca instancabile, infinita e indefinita dell’amore, sentimento tanto straordinario quanto turbolento e annichilente, l’autrice guarda stavolta l’amore con occhi nuovi, per certi versi innocenti, con una sensibilità diversa, conferendogli un valore spirituale, svelando la forza di questa occasione unica e incomparabile per ammirare quello che oggettivamente e banalmente non scorgeremmo mai. Alda Merini fa una dichiarazione di consapevolezza, un’amara e razionale presa di coscienza di un sentimento che “ben sapevo” insegue un mito, un sogno, un abbaglio, qualcosa di irraggiungibile che per natura è come una chimera, incerta. 

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