LA VIOLENZA È CONGENITA NELL’ESSERE UMANO

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Siamo nell'epoca che amiamo definire civile, convinti che la nostra società sia meno disumana rispetto al passato. Tuttavia, gli stati moderni, pur popolati da uomini "civilizzati", non sembrano essere meno violenti delle antiche popolazioni. Le continue guerre ne sono una incontrovertibile testimonianza. Uno studio del 2011 sosteneva che l'umanità si stesse avviando verso una progressiva stabilità e pace, ma gli eventi odierni sembrano smentire questa affermazione. La violenza e la prepotenza appaiono sempre più diffuse, giustificando comportamenti che altrimenti considereremmo inaccettabili. "La cattiveria è un dono dell'uomo che nessun animale possiede" scriveva Mark Twain, e questa riflessione ci porta a chiederci quale sia l'origine della cattiveria, che si manifesta in molteplici forme, fino a sfociare nella più bestiale crudeltà. Ogni individuo ha una storia unica e complessa, rendendo impossibile classificare universalmente i casi di cattive

NON CONOSCIAMO MAI LA NOSTRA ALTEZZA DI EMILY DICKINSON

emily

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Emily Dickinson è considerata al momento una delle più importanti poetesse americane del XIX secolo grazie all'enorme potenza evocativa dei suoi versi ed è tuttora una voce modernissima della poesia in assoluto. Vissuta nel più totale isolamento, sempre chiusa tra le mura della sua stanza ad Amherst, Emily Dickinson ha saputo creare una poesia piena di vita, di natura, di amore, di mistero. Nei suoi versi la continua oscillazione tra estasi assoluta e smisurato dolore, tra desiderio e privazione, tra attesa e abbandono commuovendo il lettore, che immediatamente si identifica nell'autrice.


Non conosciamo mai la nostra altezza
Non conosciamo mai la nostra altezza
finché non siamo chiamati ad alzarci.
E se siamo fedeli al nostro compito
arriva al cielo la nostra statura.
L’eroismo che allora recitiamo
sarebbe quotidiano, se noi stessi
non c’incurvassimo di cubiti
per la paura di essere dei re.

Poetessa statunitense. Nacque a Amherst, Massachusetts, nel 1830. Trascorse la sua vita nell'isolamento della casa paterna. Uniche uscite furono un viaggio a Washington nel 1855 e brevi soggiorni a Filadelfia, Boston e Cambridge. Compì studi irregolari rivelando un temperamento precocemente ribelle. Morì a Amherst nel 1886, vivendo gli ultimi anni, apparentemente statici, tra gravi lutti e una continua tensione fra ansia, creativa e angoscia dell'incapacità di esprimersi. Oggi la Dickinson è considerata tra i maggiori lirici moderni. La prima edizione completa delle poesie della Dickinson uscì nell'anno 1955.

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