Ordina le poesie di Anna Achmatova
Penso che non vi sono dubbi sul fatto che in ogni uomo vi sia un confine che non può si oltrepassare. Almeno questo è quello che penso io.
Anna Andreevna Achmatova pseudonimo di Anna Andreevna
Gorenko è stata una poetessa russa che non amava questo appellativo,
perciò preferiva farsi definire un poeta. Nasce il 23 giugno 1889 a Bol’šòj
Fontàn, un elegante suburbio di Odessa, terza di cinque figli, di un ingegnere
meccanico di marina.
C’è nell'intimità degli uomini un confine
C’è
nell'intimità degli uomini un confine
che
né l’amore, né la passione possono osare:
le
labbra si fondono nel terribile silenzio
e
il cuore si spezza per amore.
Anche
l’amicizia qui è impotente, e gli anni
pieni
di felicità alta infiammata,
quando
l’anima è libera e distratta
dal
lento languore della voluttà.
Pazzo
è colui che vi si appresta,
raggiungerlo
è morire d’angoscia
Ora
puoi capire perché non batte
il
mio cuore sotto la tua mano.
La sua prima
poesia è datata 1900, la prima pubblicata sulla rivista parigina “Sirus”, edita
da Gumilëv nel 1907. La prima raccolta di versi, “Sera” esce
nell'anno 1912. Nel 1914 pubblica il secondo libro, “Rosario” e
con esso ottiene una vastissima popolarità. L’Achmàtova era vista come
ex-moglie di poeta contro rivoluzionario. Inoltre negli anni fra il 1917 ed il
1921 non si era espressa in alcun modo riguardo all'adesione alla Rivoluzione,
pur scegliendo di non emigrare. Mentre la Rivoluzione avrebbe dovuto portare
aria di rinnovamento nell'arte, un rinnovamento socialista, la produzione
poetica achmatoviana rimane sostanzialmente la stessa. Anna si ritrova sola, in
una Russia che non la condanna ufficialmente, ma comunque palesemente a lei
ostile. Anna Achmàtova, già sofferente di cuore muore di una crisi cardiaca a Domodedovo
(Mosca), il 5 maggio 1966.
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