AMORE NON CORRISPOSTO, È INUTILE RINCORRERE

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  Ci sono momenti nella vita in cui ci ritroviamo a rincorrere qualcuno, a inseguire un amore che, in realtà, esiste solo nella nostra testa. A tutti sarà capitato di inseguire, per tanto tempo, persone che non mi ricambiavano davvero. C i si ritrova più volte a rincorrere l’idea di un amore che, in fondo, non esiste da nessuna parte. Anche ii ho investito tempo, energie, pensieri e sentimenti in relazioni che non avevano futuro, solo per scoprire, alla fine, che la felicità non si trova nell’illusione di essere ricambiati, ma nella consapevolezza di meritare un qualcosa di autentico e sincero. A volte, cerchiamo la felicità nei posti sbagliati, nelle persone sbagliate, forse per colmare un vuoto dentro di noi o riscattare ferite mai guarite. Ricordo una volta, in particolare, in cui ero convinto che quella persona fosse la mia anima gemella. Mi aggrappavo a ogni piccolo gesto, a ogni parola gentile, interpretandoli come segni del destino. Ma la realtà era diversa: dall’altra par...

C’È NELL'INTIMITÀ DEGLI UOMINI UN CONFINE DI ANNA ACHMÀTOVA

achmatova

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Penso che non vi sono dubbi sul fatto che in ogni uomo vi sia un confine che non può si oltrepassare. Almeno questo è quello che penso io.

Anna Andreevna Achmatova pseudonimo di Anna Andreevna Gorenko è stata una poetessa russa che non amava questo appellativo, perciò preferiva farsi definire un poeta. Nasce il 23 giugno 1889 a Bol’šòj Fontàn, un elegante suburbio di Odessa, terza di cinque figli, di un ingegnere meccanico di marina.

C’è nell'intimità degli uomini un confine


C’è nell'intimità degli uomini un confine
che né l’amore, né la passione possono osare:
le labbra si fondono nel terribile silenzio
e il cuore si spezza per amore.
Anche l’amicizia qui è impotente, e gli anni
pieni di felicità alta infiammata,
quando l’anima è libera e distratta
dal lento languore della voluttà.
Pazzo è colui che vi si appresta,
raggiungerlo è morire d’angoscia
Ora puoi capire perché non batte
il mio cuore sotto la tua mano.

La sua prima poesia è datata 1900, la prima pubblicata sulla rivista parigina “Sirus”, edita da Gumilëv nel 1907. La prima raccolta di versi, “Sera” esce nell'anno 1912. Nel 1914 pubblica il secondo libro, “Rosario” e con esso ottiene una vastissima popolarità. L’Achmàtova era vista come ex-moglie di poeta contro rivoluzionario. Inoltre negli anni fra il 1917 ed il 1921 non si era espressa in alcun modo riguardo all'adesione alla Rivoluzione, pur scegliendo di non emigrare. Mentre la Rivoluzione avrebbe dovuto portare aria di rinnovamento nell'arte, un rinnovamento socialista, la produzione poetica achmatoviana rimane sostanzialmente la stessa. Anna si ritrova sola, in una Russia che non la condanna ufficialmente, ma comunque palesemente a lei ostile. Anna Achmàtova, già sofferente di cuore muore di una crisi cardiaca a Domodedovo (Mosca), il 5 maggio 1966.

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