PERCHE' ESISTE IL PREGIUDIZIO DELLA NEGATIVITA'

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Libro consigliato:   https://amzn.to/3TTaWAi C’è una parte innata nell’essere umano che tende a dare sempre maggior peso e a attenzione agli eventi negativi, quelli brutti, quelli che portano informazioni oppure esperienze pessime rispetto a quelle positive. Sono questi i ricordi che tendiamo a mantenere vivi nella mente, la tendenza cognitiva negativa.  Ci si rende conto facilmente, semplicemente guardandosi attorno, che tutti i racconti vengono quasi sempre esagerati in senso negativo, in ogni ambito, ed ogni palla di neve diventa quindi una valanga. Le notizie su cui poniamo l’attenzione sono quasi sempre notizie cattive e nel raccontarle, ognuno di noi, ci mette il suo, per farla apparire ancora peggio di quello che non sia veramente. Alcuni professionisti molto validi e provenienti da diverse parti del mondo hanno costruito un team di spessore per esaminare il fenomeno. Capita anche nel mondo del lavoro che quando sembra che tutto vada a gonfie vele, improvvisamente la ruota gira,

E’ GIUSTO CAMBIARE PER AMORE?

cambiare per amore e tramonto

Ho sempre sentito dire che chi nasce tondo non può morire quadrato e questo vale un po’ per tutti gli aspetti. Quindi istintivamente mi sento di rispondere che non si cambia per amore, e non è giusto neanche farlo perché ognuno è se stesso e non dovrebbe cambiare per diventare chi non si è. Però! Nella vita ho anche sentito dire: “mai dire mai!”. Può essere giusto farlo come può essere sbagliato. Chi lo sa! 

Infondo solo gli sciocchi non cambiano mai idea e quindi forse si può e non è tanto sbagliato. A volte più che possibile diventa necessario farlo, non perché si debba fingere di essere qualcun altro, al fine di compiacere chi ci sta difronte, bensì perché infondo, in una relazione, è sempre utile trovare un punto di incontro. Limare certi tratti del proprio carattere per fare funzionare una relazione è giusto, così come è giusto allo stesso modo cercare di essere più accomodanti, più affettuosi ed attenti, rinunciare a certi spazi, vecchie abitudine, non è poi così drammatico. Secondo me ci sono persone che hanno conosciuto l’amore ed altre che non l’hanno ancora incontrato. Le prime potrebbero tentare di spiegarlo mentre le seconde, se interpellate non saprebbero probabilmente districarsi nel discorso. Eppure potrebbe anche accadere che le seconde lo avevano incontrato e non se ne erano accorte e le prime, che invece pensavano di averlo conosciuto, rendersi conto che sbagliavano, solo quando l’incontrano veramente. Ora soprattutto quando capita di iniziare nuove relazione si può avere un po’ di paura e tanti dubbi. Nascono dunque mille domande alle quali nessuno può dare una risposta.  Può accadere che dopo anni di solitudine sentimentale si incontra qualcuno che riesce a straripare nell'animo a coinvolgere tutto profondamente. Qualcuno di affettuoso, volenteroso, gentile, sincero, generoso ma ognuno ha i suoi difetti e c’è sempre un ma ed un sé. Ma con i ma con i se non si va da nessuna parte. 
Purtroppo le mancanze oppure peggio ancora gli errori, alimentano i dubbi e dove possibile si cerca di mettere dei correttivi o di dare dei suggerimenti. L’ideale sarebbe un cambiamento, ma poi infondo si può e quanto è giusto? Il cambiamento ci può essere solo se la persona lo vuole e non è certo un fattore di età, può accadere ad un sessantenne, ma anche a trentenne, cambiare dopo avere incontrato l’amore, perché qui forse non vale quel detto che recita metaforicamente dell’albero che va drizzato finché è giovane. Può accadere in conseguenza dell’amore. Le motivazioni  che mettono in moto il meccanismo del cambiamento interiore sono sempre individuali ed a tratti guidate dalla paura della perdita. Perché non si tratta di un desiderio, ma di un bisogno. Non sto parlando di solo bisogno materiale o di sesso. Al giorno d’oggi, le relazioni di solo sesso sono la norma, quelle del rapporto sessuale con il romanticismo sono state oramai messe alla porta. Si è fatta strada l’idea che il sesso corrisponde solo al piacere del corpo, mentre l’amore corrisponde all'impegno e ai problemi. Parlo di bisogno di una relazione. Per questo, in nome dell’amore che si può arrivare a provare, si può trovare la forza per rinunciare a qualcosa e svoltare con il cambiamento, seppure è molto difficile stravolgere radicalmente certe abitudine certi bisogni, certi vizi. E’ pur vero che è più giusto cambiare se si tratta di problemi di difetti di debolezza e non cambiare in ogni punto, a largo in giro, su tutto. Modificare le abitudini o trovare un punto di incontro è giusto, però con grande motivazione e il supporto di grande pazienza e comprensione di entrambi. 
Non bisogna esagerare, perché tra il compiacere l’altra parte e l’annullarsi, il passo è breve e diventa distruttivo perché, prima o poi la parte repressa verrà fuori e sarà guerra. Allora vale la pena accettare dei compromessi che fanno parte dell’incontro con l’altro, ma cambiare per annullarsi non è corretto per se stessi, per l’equilibrio nella relazione e per l’altra parte. Andare incontro al partner si, ma fare tutto per l‘altro fino ad arrivare a cambiare casa, lavoro, città, interessi, passioni, hobby, amici o la famiglia, non va bene. La disponibilità e l’impegno verso l’altro va usato per spezzare i nodi del proprio carattere e liberare nuovi orizzonti e non per appoggiarsi all'esistente, così da non essere costretti a cambiare. Se qualcuno ti accoglie nella sua vita solo per integrarla lasciando stare tutto il resto così com'era, deve lasciar riflettere bene. Altrimenti si corre il rischio di illudersi che vi è innamoramento e che tutto è possibile ma di fatto non lo è. Qualcuno deve pur iniziare ad offrire il proprio sostegno e il proprio calore di cui vi è bisogno, ma anche dall'altra parte vi deve essere un impegno per rendere possibile veramente un miglioramento. Chi ama è invaso da un fuoco interiore che brucia via tutto e far star bene, ma anche l’amore più grande non può costringere l’altro a mettersi in discussione se non ha intenzione di farlo, ritenendo di essere solo nel giusto e mai in errore. 
In una relazione devono esistere entrambe le persone, ed è giusto che entrambe esistano insieme per vivere felici e sereni, amandosi l’un l’altro per quello che sono. Se così non è, se anche solo uno dei due non vuole cambiare, è bene che l’altro se ne faccia una ragione, oppure che rinunci lasciandolo andare via.

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