8 ORE DI CIBO E DIGIUNO INTERMITTENTE

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Acquisto Amazon consigliato   https://amzn.to/4afbdEV Mangiare per otto ore al giorno e poi digiuno intermittente praticato per più giorni alla settimana può diventare uno stile di vita che aiuta a stare meglio e a perdere peso. Dalla lunga ricerca eseguita ho capito che molti scienziati, dietologi e nutrizionisti sposano questa tesi.  Il digiuno intermittente è una definizione che comprende vari piani alimentari che alternano un periodo di digiuno ed un altro di alimentazione in un periodo ben definito. È al vaglio della ricerca scientifica per valutare se possa produrre una riduzione del peso corporeo paragonabile alla restrizione calorica a lungo termine. Una ricerca del 2018 sul digiuno intermittente in persone obese ha mostrato che ridurre l'introito calorico da uno a sei giorni a settimana, per almeno 12 settimane, è efficace nel ridurre il peso corporeo, in media di 7 chilogrammi. I risultati non erano diversi da una semplice restrizione calorica e gli studi clinici erano st

IL PICCANTE FA SEMPRE MOLTO BENE

Il piccante forte

Io adoro il piccante nel cibo e non solo. Il piccante aggiunge gusto a tutto, a molti piatti e aiuta a risparmiare il discusso sale per favorire la salute degli ipertesi. Tutti i vantaggi delle le pietanze piccanti sono sotto lente in quanto, pare, portino molti altri benefici che non sono tanto noti. Benefici un po’ imprevisti ad iniziare dal cervello per finire all’eros. La spezia, che è stata importata dagli Aztechi, fin dal suo arrivo in Europa con Cristoforo Colombo, ha conquistato il gusto di chiunque. 

Oggi oltre al magnifico gusto del suo sapore viene anche associato metaforicamente alla trasgressione ed alla sfera dell’eros. Per chi lo ama, il favoloso piccante è fuoco. Quindi non è solo un insaporitore di cibi, che molti mangiano anche crudi come spuntino a se, è anche un efficace rimedio di lunga vita, come sostegno le moderne ricerche. Proprio queste ricerche promuovono con certezza una tavola piccante contro l’ipertensione, infatti a scendere nel particolare possiamo dire che un esperimento dell’Università di Chongqing eseguito su 606 adulti cinesi ha concluso che gli amanti delle pietanze piccanti corrono meno rischi di infarto e ictus, quindi, la spezia non va sottovalutata. Uno dei primi motivi di questo vantaggio è riconducibile al minor impiego di sale, che porta inevitabilmente ad avere una pressione più bassa di chi non mangia piatti speziati e tende a renderli sapidi. Questo legame tra meno e più piccante viene spiegato dal fatto che le aree cerebrali stimolate dal salato e dal piccante coincidono. Si è visto grazie alle tecniche di imaging usate nell'esperimento dai ricercatori cinesi, che hanno fotografato la testa dei volontari durante i pranzi. 
Un bel piatto condito con il piccante inganna, a suo modo, il cervello e modera l’esigenza di cibi salati. Il nostro cervello con l’utilizzo del piccante viene anche ingannato in altri modi, infatti tende a frenare l’appetito che a volte, per alcuni, non cessa mai. Uno studio condotto nell’anno 2005 e pubblicato sull’International Journal of Obesity ha dimostrato questa ulteriore connessione. Infatti è emerso che i volontari dell’esperimento, dopo aver bevuto un succo di pomodoro con peperoncino, provavano una sensazione di minor appetito e sceglievano dunque di continuare il pasto con pietanze meno caloriche. Una ricerca, apparsa sulla rivista Plos One, su circa 16 mila americani, monitorati per 18 anni, associa l’abitudine al consumo di peperoncino a una riduzione del 13 per cento della mortalità, in particolare causata da ictus e patologie cardiache. Ora è vero che il piccante fa bene ma comunque non bisogna mai esagerare anche perché seppur fondamentali in cucina sono insaporitori, e non bisogna rischiare di rendere una ricetta immangiabile esagerando con le dosi. Oltre i vari peperoncini, tra i quali secondo me primeggiano quelli calabresi, vi sono anche altre spezie.
PAPRIKA FORTE
Altri dati attribuiscono al peperoncino la proprietà specifica di prevenire la formazione delle placche che tappezzano le arterie nell’aterosclerosi. C’è anche qualche risultato sulla paprika piccante, tipica della cucina ungherese, ottenuta dalla polverizzazione dei semi di vari generi di peperone. Nel 2015, una piccola analisi su 20 persone ha concluso che una dieta hot, che include la paprika forte, abbassa del 31 per cento i trigliceridi in circolazione dopo un pasto grasso. Le molecole delle spezie piccanti bloccano due enzimi dell’apparato digerente addetti a scindere i lipidi ingeriti che, restando integri, non passano le pareti intestinali per andare nel sangue.
CURRY
Quando si parla di spezie piccanti si pensa subito al curry che è una miscela di spezie indiane che viene usata praticamente in ogni ricetta. A parte la piccantezza, il curry ha la particolarità di avere un sapore molto ricco che aiuta ad aumentare il senso di sazietà. Per questo, come con il peperoncino, bisogna stare attenti a non esagerare con le dosi di curry per evitare di rendere la pietanza troppo aromatizzata. 
ZENZERO 
Dal vago sapore agrumato, lo zenzero ha un’infinità di utilizzi in cucina, ecco perché non dovrebbe mancare mai sia fresco che in polvere. Originario dell’India e della Malesia, lo zenzero si è diffuso in tutto il mondo e può essere facilmente coltivato anche in casa. Basta interrare la radice e vedrete che soddisfazione avere il vostro zenzero crescere sul balcone.
L’EROS 
Ho sempre sentito dire che il peperoncino è un potente afrodisiaco e con lui anche gli altri cibi piccanti. Ma cosa dicono le ricerche sul lato malizioso del piccante, è davvero così? Ho letto che già in epoca passata e lontana il gesuita Josè de Acosta annotava: "Ha effetti deplorevoli, perché è di natura molto calda, volatile e penetrante, e il suo impiego ripetuto è pregiudizievole alla salute dei corpi dei giovani e ancor più alla loro anima, poiché incita alla sensualità". In realtà, se le prossime ricerche non smentiranno quanto fin'ora appurato, né il pepe né il peperoncino sollecitano per vie chimiche i sensi delle donne o stimolano la potenza sessuale degli uomini, è solo leggenda. Ma immaginare non guasta! 
PREPARARE L’OLIO AL PEPERONCINO 
Preparare l'olio al peperoncino è facilissimo e potete utilizzarlo sia come condimento che per marinare carne o pesce prima di cuocerli alla griglia. Se volete può essere provato in purezza, versandone un filo su una fetta di pane, non potrete più farne a meno! Sanificare un contenitore in vetro con la bollitura poi Infilarsi un paio di guanti e prendete i peperoncini secchi o freschi rimuovendo il picciolo per poi sbriciolarli o tagliarli a pezzi. Versare in tutto all’interno del contenitore precedentemente sanificato e poi con l’aiuto dell’imbuto versare l’olio extra vergine di oliva. Chiudere il contenitore e lasciar riposare per almeno 6 giorni prima di poter iniziare a utilizzare l'olio a vostro piacimento! L'olio al peperoncino si , al riparo da fonti di calore e dalla luce del sole.

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