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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

COME CHIUDERE UNA DISCUSSIONE INTELLIGENTEMENTE

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Le discussioni sono una componente inevitabile della vita quotidiana. Famiglia, amici, conoscenti, colleghi di lavoro. Io purtroppo, ho trascorso molti anni accanto a una persona dal carattere spinoso, anzi diciamola tutta, accanto ad una vipera. Con questa vipera ogni confronto si trasformava in una lotta per stabilire chi avesse ragione.  È superfluo precisare quale fosse la sua opinione in merito. Tuttavia, la capacità di gestire certe situazioni con intelligenza ed empatia può fare la differenza tra un conflitto sterile e un dialogo costruttivo, poiché non tutti sono avversari implacabili o vipere. Scrivo questo post dopo anni di esperienza provata sulla mia pelle ed approfondite ricerche nel campo della psicologia, disciplina che offre strumenti preziosi per affrontare le divergenze in modo più equilibrato. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Cognitive Science ha individuato una frase semplice ed efficace, spesso adottata dalle persone più intelligenti, per conclud...

E’ GIUSTO CAMBIARE PER AMORE?

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Ho sempre sentito dire che chi nasce tondo non può morire quadrato e questo vale un po’ per tutti gli aspetti. Quindi istintivamente mi sento di rispondere che non si cambia per amore, e non è giusto neanche farlo perché ognuno è se stesso e non dovrebbe cambiare per diventare chi non si è. Però! Nella vita ho anche sentito dire: “mai dire mai!”. Può essere giusto farlo come può essere sbagliato. Chi lo sa! Infondo solo gli sciocchi non cambiano mai idea e quindi forse si può e non è tanto sbagliato. A volte più che possibile diventa necessario farlo, non perché si debba fingere di essere qualcun altro, al fine di compiacere chi ci sta difronte, bensì perché infondo, in una relazione, è sempre utile trovare un punto di incontro. Limare certi tratti del proprio carattere per fare funzionare una relazione è giusto, così come è giusto allo stesso modo cercare di essere più accomodanti, più affettuosi ed attenti, rinunciare a certi spazi, vecchie abitudine, non è poi così drammatico...

IL KINTSUGI SE HAI IL MORALE A PEZZI

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Ho scoperto che il kintsugi è una tecnica cinese che si mette in atto ogni volta che qualcosa si rompe, sia che si tratti di un oggetto, ma anche se si parla di un’emozione. Quello che si è rotto si ripara mettendo polvere d’oro tra le sue crepe. Sembra che possano farlo tutti, cogliendo nei momenti bui la spinta ad evolvere e ritrovare il sorriso, senza rimpiangere oltremodo ciò che non è più sano .  Il kintsugi insegna ad accettare le ferite, le rotture e le imperfezioni, e inoltre insegna a dare loro valore, a vedere tutto questo come qualcosa di più prezioso come fossero oro. A chi non è capitato di essere dispiaciuto per qualcosa che si rotto, o per una relazione che è andata in frantumi, in mille pezzi. Dalle ricerche eseguite ho scoperto dell'esistenza di questa ulteriore tecnica che proviene dalla tradizione cinese, messa in atto quando va in pezzi qualcosa. Se un oggetto di ceramica si rompe lo si aggiusta passando tra le sue crepe una polvere dorata. Così fa...

FA CHE PER TE IO SIA L’ESTATE DI EMILY DICKINSON

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Ordina le poesie di Emily Dickinson Clicca qui Una delle più celebri e conosciute di Emily Dickinson. Queste frasi parlano dell’amore e dell’affetto per una persona cara, che non conosce stagioni, ma sboccia e canta anche quando la natura sembra confinata nella tomba dell'inverno. Emily Dickinson è tra le voci più note e citate della lirica moderna. Nei suoi versi la continua oscillazione tra estasi assoluta e smisurato dolore, tra desiderio e privazione, tra attesa e abbandono commuove il lettore, che immediatamente si identifica nell'autrice . Fa che per te io sia l’estate Quando saran fuggiti i giorni estivi! La tua musica quando il fanello tacerà e il pettirosso A fiorire per te saprò sfuggire alla tomba Riseminando il mio splendore! E tu coglimi, anemone, tuo fiore per l’eterno!                         di Emily Dickinson TESTO ORIGINALE Summer for thee, grant I may be When Summer days are flown...

IL PICCANTE FA SEMPRE MOLTO BENE

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Io adoro il piccante nel cibo e non solo. Il piccante aggiunge gusto a tutto, a molti piatti e aiuta a risparmiare il discusso sale per favorire la salute degli ipertesi. Tutti i vantaggi delle le pietanze piccanti sono sotto lente in quanto, pare, portino molti altri benefici che non sono tanto noti. Benefici un po’ imprevisti ad iniziare dal cervello per finire all’eros. La spezia, che è stata importata dagli Aztechi, fin dal suo arrivo in Europa con Cristoforo Colombo, ha conquistato il gusto di chiunque.  Oggi oltre al magnifico gusto del suo sapore viene anche associato metaforicamente alla trasgressione ed alla sfera dell’eros. Per chi lo ama, il favoloso piccante è fuoco. Quindi non è solo un insaporitore di cibi, che molti mangiano anche crudi come spuntino a se, è anche un efficace rimedio di lunga vita, come sostegno le moderne ricerche. Proprio queste ricerche promuovono con certezza una tavola piccante contro l’ipertensione, infatti a scendere nel particolare poss...

IL VIRUS PIU’ CONTAGIOSO E’ LA GIOIA DI VIVERE

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Mi sono sempre piaciute pochissime cose e ancora meno persone. Ciò nonostante e dopo tutti i brutti momenti che si possono attraversare, poi si apre sempre una finestra di positività, perché un motivo di vita ci deve pur essere. Questo ora sembra il tempo della penitenza, del sacrificio, della pazienza e della rinuncia.  Chi lo avrebbe mai immaginato solo qualche mese fa dove tutti erano impegnati nelle divertenti futilità quotidiane che sarebbe arrivato il coprifuoco del coronavirus. Il coronavirus proviene da una vasta famiglia di virus che causano varie malattie spaziando vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale e la sindrome respiratoria acuta grave, più precisamente denominato come COVID19. In questo momento è il virus più diffuso potente pericoloso e contagioso mai visto primo. Dicono che l'unica cura possibile, per il momento, è l'isolamento. Sono d’accordo con tutto tranne che con l’ultimo punto. E si, sarà pure i...

CHI ERA CHARLES AZNAVOUR

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Ordina il meglio di Charles Aznavour Charles Aznavour il cantautore francese più famoso al mondo è nato il 22 maggio 1924 a Parigi da genitori immigrati armeni. Il suo vero nome Shahnour Vaghinagh Aznavourian. Nella sua lunghissima carriera ha collezionato molti affiancamenti ad altri noti cantanti internazionali ed ha registrato dischi cantando in sei lingue differenti esibendosi in tutto il globo. Ma, un'altra cosa mi ricorderò sempre di lui. La maggior parte delle oltre 1.000 canzoni scritte e cantate da Aznavour parlano d'amore. Io personalmente non amo i film e la musica francese, quindi se l’ho ascoltato anche io, certamente aveva qualcosa di veramente speciale. Ha recitato in oltre 60 pellicole esordendo nel 1960 in Tirate sul pianista. Quello che mi ha colpito di lui è stata una delle ultime interviste, dove evidentemente avanti con l’età, ha confermato di voler morire cantando. Uno spirito di uomo unico che non si ferma mai . Proprio nella sua ultima intervista, ...

RABBIA CHE CI CONSUMA DENTRO

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La rabbia è un’emozione antica, ma quasi mai utile, anzi è legata al filo doppio con lo stress, che ci ruba troppe energie. Per vincerla c’è davvero bisogno di affrontare il conflitto che l’ha generata. In tutto questo i social non aiutano anzi danneggiano. Nella sfera dei famosi sette peccati capitali, indicata come Ira, si comprende quanto è forte e pericolosa e può letteralmente far scoppiare il cuore. E’ quell'emozione primitiva, considerata fondamentale da tutte le teorie psicologiche, poiché per essa è possibile identificare una specifica origine funzionale, delle manifestazioni espressive e delle modificazioni fisiologiche costanti. E’ presente sia nei bambini molto piccoli che negli adulti, sia nell'uomo che nelle altre specie animali, diverse dell'uomo. Tutti la possiedono. Se volessi dare un colore alla rabbia sarebbe il rosso vivo, rosso color sangue, vivo dello stesso colore che fa rodere il fegato. È quell'emozione primaria che è istinto puro, che parte d...