Fin
dall'antichità il silenzio era considerato terapeutico, un vero stato di pace in grado di guarire dal dolore emotivo e dalla tristezza. Stare in silenzio ed
ascoltare non vuole dire non aver nulla da dire bensì volgersi verso il sapere,
verso le radici interne, verso la propria natura. Pochi sono capaci di stare in
silenzio. Per questo penso si dica che il silenzio è d’oro. Tutti trascorrono
la maggior parte del loro tempo immersi tra suoni, rumori e tante parole
inutili.
Un continuo chiacchierare, vociare, un brusio costante che accompagna
le giornate intere, un vero inquinamento acustico, e raramente capita di stare in
silenzio. A me capita spesso di fare le cose migliori ed avere le idee più azzeccate
quando sono nel profondo silenzio. Eppure l’esperienza ci insegna che il
silenzio, inteso come assenza di rumori, astensione dalla parola, ed anche come
distacco dai pensieri, dai giudizi e dai commenti, è la via corretta da
percorrere, per una vita sana piena di energia creativa. Immaginate un
paesaggio di altri tempi, dove si placa il rumore della vita quotidiana, si
dissolvono tutte le preoccupazioni della vita, gli affanni, le paure, in quel
paesaggio si può affermare con prepotenza il silenzio, soprattutto
quello interiore. Diventa così possibile
attingere le forze da energie dimenticate che danno il giusto spirito alla
razionalità del moderno mondo. Un paesaggio certamente soffocato, dimenticato,
perduto. Le ultime ricerche, affermano che il silenzio avrebbe un impatto positivo
sulla salute, in particolare su quella del cervello in quanto allevia stress e
tensione ma soprattutto stimola la rigenerazione neuronale. La scienza lo
certifica con la ricerca, ma io lo sapevo già prima e probabilmente lo hanno
sempre saputo tutti o quasi. Nell'antichità per i Romani il silenzio era
considerato così sacro da essere impersonato da una divinità, ovvero la Dea Tacita,
che veniva rappresentata con l’indice della mano destra posato sulle labbra
chiuse, il classico gesto di chi invita al silenzio. Tacita Muta o Dea Tacita veniva
onorata durante le Parentalia festività fissata il 18 febbraio o il 21 febbraio, una divinità
necessaria all'istituzione del suo nuovo Stato instaurato da Numa Pompilio.
Tacita Muta o Dea Tacita, nella mitologia romana è la dea
degli Inferi, luogo deputato per definizione al silenzio e di cui la dea
diventa la personificazione. Il culto di questa divinità si fa risalire a Numa
Pompilio che lo impose per consolidare il proprio potere. Con il nome di
Parentalie, le festività in onore della dea furono fissate al 21 febbraio di
ogni anno. Durante tali festività era consentito agli schiavi e alle donne in
particolare di poter parlare e di potersi lagnare pubblicamente, e
senza incorrere in sanzioni, nei confronti del pater familias.
Anche
nei luoghi più sacri importanti e rispettati oggi si incontrano cartelli di
questo genere, seppure molti fingono di non intenderlo. La dea proteggeva i
segreti e gli amori clandestini, guariva dalle malattie cardiache, dal dolore e
dalla tristezza. Ritengo che il silenzio, nell'arte del parlare, occupa un posto
di grande importanza, a tal punto che si può veramente parlare di potere del
silenzio. Non a caso molte volte si diceche il silenzio vale più di mille parole, e, a pensarci bene, le persone
da cui restiamo maggiormente affascinate, spesso sono proprio quelle che
esercitano al meglio il potere del silenzio, quelle che parlano poco e dicono
cose giuste con i giusti tempi, mentre al contrario irritano quelle che parlano
sempre. Per lo meno a me capita così! Inoltre parlando, non si fa altro che ripetere
agli altri ciò che si pensa e già si conosce, mentre ascoltando si impara
quello che non si sa. Il silenzio interiore, rappresentava per le antiche
tradizioni un mezzo spirituale imprescindibile per incontrare se stessi. Si può
incontrare quella parte interiore in cui è presente la consapevolezza
dell’energia primordiale che ci genera incessantemente. Un tempo il silenzio era
la via dell’illuminazione per tutte le tradizioni, anche quelle più drastiche
come la meditazione isolata, la clausura, il voto di silenzio dei mistici
cristiani. Ma oggi che fine ha fatto il silenzio. Io, ogni tanto, quando posso
cerco di trovare un po’ di silenzio rigenerativo, anche se qualcuno mi accusa
di essere troppo taciturno. Penso che bastano pochi minuti per potersi estraniare
dal caos, dai suoni del mondo e dalle urla dei folli. Lì in silenzio ad
aspettare che accada qualcosa, anche se di solito non accade nulla. Questo modo
di fare è particolarmente azzeccato soprattutto quando c’è un problema che rende inquieti, quando si è
in preda ai dubbi e dispiacere e quando volenti o nolenti bisogna prendere una
difficile decisione. Una tecnica efficace, quando c’è un problema, un disagio
importante, pensieri ridondanti, è quella di cercare da qualche parte di stare ad occhi chiusi in un sereno silenzio ed ascoltare il proprio corpo. Se si ascolta
il proprio corpo a occhi chiusi si percepirà un’area più silenziosa rispetto al
resto del corpo. E’ vero pure che le relazioni sociali ci impongo di rapportarci
con gli altri e quindi quel silenzio diventa solo una pausa nell'eterno rumore, ma non fa male. Il potere del silenzio, come ho
già detto, non appartiene a tutti e molte volte capita di dover parlare al
cospetto di un pubblico, o di altre persone per le situazioni più svariate, e
si rischia di annegare in un fiume di parole, pur di non restare in silenzio, e
far la figura di rimanere senza argomenti. Comunque rimango dell’avviso che il
silenzio sia importante e molto più efficace di tante parole. Concludo con un
esempio. Spesso inizio a seguire i discorsi di politici che si barcamenano tra
mille argomenti senza dire nulla di concreto, tanto da spingermi a cessare l’ascolto
mio malgrado seppure vi fosse un iniziale interesse all'ascolto. Una volta, una sola
volta, ho ascoltato parlare Papa Francesco di persona, che è riuscito a catturare la mia
attenzione e quella di tante altre persone, esercitando anche il potere del
silenzio, ossia usando, poche parole, poche frasi e quelle pause di pochi
secondi per capire. Così facendo ha sottolineato la parola appena pronunciata. Secondo me nel silenzio si attivano le risorse
interne profonde che creano quell'energia creativa che permette di posarsi sulla
propria trama, il giusto preludio peruna vera rivelazione.
la mia attenzione e quella di tante
RispondiEliminai film https://streamingita.video rievocano con gioia alcuni momenti della vita.
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