Chi di noi, comuni mortali, può dire di aver vissuto tutta la propria vita senza aver dovuto
affrontare una serie di problemi, alcuni dei quali pure molto importanti. Sono
i momenti in cui si vede tutto nero ci si senti caricati a molla e si cerca
solo di trovare le giuste risposte e le corrette soluzioni ai problemi che ci circondano. Una buona parte delle persone teme che la solitudine oppure la
monotonia e il silenzio, possano portare nella vita solo ulteriore sconforto,
invece, io penso che quelli possono essere momenti divini che spesso possono
essere di aiuto nel trovare le soluzioni ai grandi problemi.
Viviamo immersi nel rumore e nel
caos, tutti presi da mille cose e abbiamo perso l’abitudine di stare
fermi a riflettere ad ascoltare gli altri e perfino quella sottile voce della nostra cosienza che parla dentro di
noi. Siamo allora ossessionati dal pensiero di stare in compagnia, in gruppo
con tante persone, tutti falsamente identificati come amici, quando gli amici
veri sono ben pochi e ci illudiamo di reprimere la solitudine lottando in ogni modo e facciamo di tutto per fuggire dal
silenzio. A molt persone nate, cresciute e vissute nel totale caso, la quiete e l’assenza di rumore fa
paura. Forse vi è la paura di dover ascoltare quello che non si vuole conoscere. A volte c’è bisogno di cambiamento e cerchiamo di cambiare i pensieri,
le convinzioni, le idee, le opinioni. Sono i momenti in cui scattano
innumerevoli domande dalle più banali alle più complesse e tutte prive di risposte
certe. Nel corso della vita il nostro corpo nasce, cresce e invecchia, così
come cambiano le cose, gli alberi, le città e tutto il resto e a tutto questo non si trova un senso. Per questo preferiamo la certezza di rumori
forti e noti, anche se irritanti e invadenti come il rumore del traffico, della
musica del vicino, la sirena dell’ambulanza, tanto che se di tanto in tanto
capita di immergerci nella natura ed entrare in contatto con altri suoni che
sono meno familiari, proviamo sgomento. Subentra forse la paura che qualche
voce ci dica qualcosa e che quello che ci può raccontare ci può fare paura.
Una cosa non
cambia, il senso del Sé, la nostra coscienza di essere sempre la stessa
persona, nonostante tutto cambia attorno a noi e dentro di noi, e quella brutta senzazione di rimanere
con te tante domande ma senza risposte. Così, sia da neonati, che da
bambini, da adolescenti, da adulti, da anziani e da vecchi, noi sappiamo di
essere sempre la stessa persona, anche se siamo completamente diversi negli
anni, sia nel corpo che nei pensieri, nelle esperienze, nelle emozioni, nel
modo di approcciarsi alla vita, nelle nostre conoscenze, ed altro ancora. Tutto
questo lo può provocare anche una sola domanda. Una domanda è come una
chiave che apre la porta della nostra mente, facendo una domanda siamo portati
automaticamente a riflettere sulle possibili risposte risolutrici. Forse questa
grande paura di ascoltare dentro di noi la risposta ci fa fuggire dal silenzio.
Ma perché si fugge dal silenzio? Scappiamo dalla pace e dal silenzio,
preferendo il caos e la frenesia, per non sentire ciò che ci agita nel
profondo, perchè noi nel nostro profondo quel qualcosa lo conosciamo. Preferiamo non pensarci, rimandiamo perché infondo sappiamo ma non
abbiamo il coraggio di affrontare il dolore di petto. Ma è proprio in quel
silenzio che arrivano le risposte e le soluzioni, a tutte le domande,
specialmente nei momenti in cui pensiamo che sia tutto perduto. Quella paura di
guardare in faccia la realtà ci recinge fermi e bloccati nelle situazioni di
disagio, perché temiamo la supplica interiore di stravolgere la nostra vita, seguendo
ciò che si muove nella nostra anima. Perché noi nel vero lo sappiamo che cosa
si muove. Piuttosto mentiamo a noi stessi e rimaniamo incastrati nelle bugie,
che a loro modo ci fanno sentire protetti e al sicuro dall'incerto.
Eppure
basterebbe solo volersi ascoltare e prendere il volo, per uscire da qualsiasi
situazione che ci fa stare male. Serve un po’ di coraggio perché le risposte,
quelle giuste, sono sempre dentro di noi. E’ vero che la vita ci riserva sempre
brutti momenti, ma quando ci sentiamo senza scampo, bisogna rimboccarsi le
maniche e cercare dentro al proprio cuore. Può anche andar bene
confrontarsi con gli altri e chiedere un consiglio disinteressato ma alla fine
la responsabilità di una risoluzione è interamente nostra e quindi la dobbiamo
partorire noi. Non bisogna mai dubitare di se stessi, ma affidarsi a quella
saggezza interiore che è capace di guidarci fuori da tutte le situazioni anche
quelle più buie. Le proprie paure, le proprie ansie vanno affrontate anziché
respinte. In questi casi il silenzio è il nostro migliore
alleato.
Il mio parere è che quando vi è una difficoltà e vuoi
veramente risolvere una situazione difficile, diventa necessario fermarsi,
farsi le giuste domande, credere in se stessi e tirar fuori la risoluzione migliore che è lì, da qualche parte dentro di noi.
Non conoscevo questo sito, l’ho trovato per caso scrivendo su google: “Come trovare le risposte della vita”.
RispondiEliminaSono una persona abbastanza solitaria, ma equilibrato a cui piace la buona compagnia. Ed ho la vita un po’ disordinata ma devo dire che questo articolo mi ha appagato tutti i gusti sull’argomento.
Che dire… chi cerca trova! E cercando in noi stessi troviamo pozzi d’acqua
Grazie per il commento e contento di poter essere stato utile. Dinuovo grazie.
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