8 ORE DI CIBO E DIGIUNO INTERMITTENTE

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Acquisto Amazon consigliato   https://amzn.to/4afbdEV Mangiare per otto ore al giorno e poi digiuno intermittente praticato per più giorni alla settimana può diventare uno stile di vita che aiuta a stare meglio e a perdere peso. Dalla lunga ricerca eseguita ho capito che molti scienziati, dietologi e nutrizionisti sposano questa tesi.  Il digiuno intermittente è una definizione che comprende vari piani alimentari che alternano un periodo di digiuno ed un altro di alimentazione in un periodo ben definito. È al vaglio della ricerca scientifica per valutare se possa produrre una riduzione del peso corporeo paragonabile alla restrizione calorica a lungo termine. Una ricerca del 2018 sul digiuno intermittente in persone obese ha mostrato che ridurre l'introito calorico da uno a sei giorni a settimana, per almeno 12 settimane, è efficace nel ridurre il peso corporeo, in media di 7 chilogrammi. I risultati non erano diversi da una semplice restrizione calorica e gli studi clinici erano st

L’INFEDELTÀ . I MOTIVI DEL TRADIMENTO

infedeltà ed i suoi motivi

Chissà perché il tradimento continua a dilagare, tra tutti i tipi di coppia, nuove o vecchie, nonostante oggi è attestata una certa libertà di potersi mandare a quel paese divorziando, separandosi o semplicemente lasciandosi. Chissà perché! Cambiano le relazioni, cambiano i tempi, cambia la società, cambia la libertà, cambiano le promiscuità, eppure l’infedeltà continua e mietere vittime e a far soffrire le persone. 

Gli psicologi si intromettono professionalmente in questo genere di situazioni e nel contempo indagano ed analizzano i meccanismi e le implicazioni di questo comportamento nella società moderna, tanto quella della società di un tempo non importa più. Allora di nuovo la bella domanda, perché si continua a tradire? Di contro ci vorrebbe una bella risposta. Come afferma sovente il noto Vittorio Sgarbi questa è un epoca dove ha molto valore l’individualismo anche a discapito dei valori di coppia e della famiglia. Viviamo in un’epoca in cui ci sentiamo giustificati a soddisfare solo i propri interessi, autorizzati a rincorrere i nostri desideri puntando, esclusivamente alla soddisfazione individuale. Una cultura individualista che afferma “io prima di tutti gli altri”.  Si può tradire per amore, per esigenza materiale, per monotonia, per disprezzo, per ripicca, per vendetta e per tanti altri motivi. Solitamente le relazioni più o meno stabili sono basate sui sentimenti e sulle emozioni. Mentre, molti, per essere felici, purtroppo oggi pensano molto a se stessi e danno troppo poco all'altro e allora può capitare di sentirsi soli, emotivamente disconnessi dal compagno, rifiutati, abbandonati, traditi a loro volta, ed allora è lì che scatta la molla che scatena l’infedeltà. Spesso domande importanti e fondamentali rimangono prive di una degna risposta nella coppia ed allora inizia a manifestarsi il distacco dell’uno verso l’altro e si innesca una spirale negativa in cui insicurezza, inadeguatezza e rabbia occupano tutto lo spazio che prima era riempito dal sentimento. A quel punto si inizia a guardarsi intorno per trovare qualcuno disponibile a una nuova relazione emotiva. 
A volte anche altre perdite importanti, come quelle di una persona cara, o del posto di lavoro possono indurre a ricercare di riempire gli spazi persi. Altre volte capita più semplicemente che un’infedeltà possa nascere solo da un desiderio di novità o dal bisogno di scoprire se si è ancora attraenti, oppure se si è in grado ancora di provare nuovi e forti emozioni, alcuni dicono che tradiscono non solo direttamente per il piacere del sesso, ma di più per il desiderio di sentirsi visibili, desiderati, al centro dell’attenzione, importanti e speciali, come una volta. Infatti anche nei rapporti più aperti, dove si pratica attività come lo scambio, dove sono concesse le violazioni con promettenti eccitazione e brivido della trasgressione, perfino in quei casi, accadono episodi imprevisti. E allora? I più esperti sostengono che vi sono anche casi in cui le persone pensano nel loro io che la relazione seria con il partner e quindi la dipendenza emotiva da lui, questo attaccamento solido, sia solo un segno di immaturità e di debolezza, una vera prigione che taglia le ali dell’indipendenza e della libertà e quindi involontariamente si viene spinti a cercare altrove libertà. Solitamente l’essere umano è più spinto a sviluppare una relazione stabile, quindi connessione e dipendenza intima sono la situazione di base e rappresenta per tutti un approdo su cui si può sempre contare, danno un senso di sicurezza e certezza. Però è altrettanto vero che anche l’individualità prima o poi viene fuori dal guscio. Paradossalmente per questo concetto, proprio quando abbiamo raggiunto una certa stabilità, possiamo essere spinti ad andare oltre se stessi ed e aprirsi agli altri in tranquillità, senza troppe remore. 
Alcuni non sopportano il controllo, quella quasi sottomissione intesa come dominio assoluto dell’uno sull'altro. Questa ossessione di possesso assoluto fa perdere nell'altro la ricerca reciproca che si basa sull'intesa sessuale, sulla condivisione dei pensieri, dei sogni. E’ più giusto riconoscere nell'altro un certa individualità rispettando la privacy e l’autonomia. In certi casi accade per questo che in coppie dove è già attivo un tradimento, la persona che riscopre se stesso e che ha tradito, può cambiare il modo di vedere le cose e trovare addirittura la forza necessaria per migliorare il rapporto di coppia originaria, oppure cercare di creare una nuova relazione di sana pianta. L’infedeltà soprattutto dal punto di vista di chi la patisce, fa provare la terribile sensazione di vuoto derivante dall'abbandono e fa dirottare inesorabilmente le speranze e i progetti della coppia. E’ terribile prendere coscienza che infondo se siamo stati traditi vuol dire che non siamo così speciali. Alcune delle coppie che hanno vissuto il trauma del tradimento riescono a superare la crisi mentre altre no, dipende da tanti fattori che si muovono sul filo della fiducia. Nella vita di coppia si impara molto su se stessi e sull'altro e si esplorano dimensioni emozionali profonde che da soli non si possono sperimentare. Per ridurre al minimo il rischio infedeltà bisognerebbe vivere di più con gli stessi interessi, provando a sintonizzarsi emotivamente sulla stessa danza. Bisogna vivere alla stessa perché ora perché se uno vive un tempo e l’altro uno differente ci si perde. 
Forse basterebbe guardarsi negli occhi, accompagnarsi per mano, riflettendo sul fatto che anche l’altro può essere a sua volta vulnerabile e in difficoltà e noi possiamo dargli tutto il nostro aiuto. Eppure a dirlo sembra così semplice! A volte penso che si tradisce solo per il bisogno di sentirsi amati. Chissà!

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