8 ORE DI CIBO E DIGIUNO INTERMITTENTE

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Acquisto Amazon consigliato   https://amzn.to/4afbdEV Mangiare per otto ore al giorno e poi digiuno intermittente praticato per più giorni alla settimana può diventare uno stile di vita che aiuta a stare meglio e a perdere peso. Dalla lunga ricerca eseguita ho capito che molti scienziati, dietologi e nutrizionisti sposano questa tesi.  Il digiuno intermittente è una definizione che comprende vari piani alimentari che alternano un periodo di digiuno ed un altro di alimentazione in un periodo ben definito. È al vaglio della ricerca scientifica per valutare se possa produrre una riduzione del peso corporeo paragonabile alla restrizione calorica a lungo termine. Una ricerca del 2018 sul digiuno intermittente in persone obese ha mostrato che ridurre l'introito calorico da uno a sei giorni a settimana, per almeno 12 settimane, è efficace nel ridurre il peso corporeo, in media di 7 chilogrammi. I risultati non erano diversi da una semplice restrizione calorica e gli studi clinici erano st

I SEGRETI DELLA DONNA PER FARE CARRIERA


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Tutti e tutte dicono che nel lavoro, le donne arrivano fino a un certo punto della loro carriera, poi lasciano passare avanti gli uomini, si fanno sfuggire la mano, ma è vero? E perché? Forse sono troppo rinunciatarie e perfezioniste, non tutte con le dovute ambizioni e determinazioni e quindi si crea quella disfattista tendenza a rinunciare, a mollare! 


Tutto questo però, secondo alcuni esperti, si può correggere, c’è il sistema per porvi rimedio. In Italia le donne sono occupate al 49%, mentre la media europea di fatti è a circa il 60%, per quanto riguarda l’occupazione degli uomini non ho trovato dati ufficiali. Chissà perché! Secondo gli economisti le differenze tra maschi e femmine fanno perdere una ricchezza di circa 5,3 miliardi di dollari del Pil mondiale. Sembra che tutti vogliano che siano le donne ad essere più in carriera degli uomini e poi le donne sostengono, dall’altra parte, che siano loro quelle sacrificate o sottomesse. Io penso che sono le donne quelle  più avide di potere. Per tale motivo circa 9.600 società e istituzioni pubbliche britanniche hanno dovuto rivelare, sulla spinta di una legge approvata nel 2017, se al loro interno esiste un “gender pay gap”, la diversa retribuzione dei lavoratori sulla base del genere. L’importante risultato di questo esame è stato riportato dal quotidiano del Regno Unito The Guardian. La paga oraria delle inglesi donne è in media del 9,8 per cento inferiore a quella dei maschi. 
er superare la disparità, sempre più Paesi ricorrono a leggi. In Inghilterra si obbligano le aziende a pubblicare, ogni 12 mesi, i dati su stipendi e bonus. L’Islanda, la nazione più dura, ha affidato alla polizia tributaria i controlli. La Germania nel 2017 ha approvato una norma che impone alle aziende con più di 200 dipendenti di rivelare quanto sono pagati uomini e donne per le stesse prestazioni lavorative. Ma allora ci chiediamo se e perché questo dato è vero e quali sono le ragioni in genere per le quali le donne faticano più degli uomini a fare carriera? Secondo alcuni esperti analisti americani le donne fanno fatica, ma non tutte, essenzialmente per alcuni motivi comuni. Nel best seller HowWomen Rise vengono spiegati i motivi e le abitudini infide delle donne che si mostrano fino a un certo punto della carriera il loro essere, epoi danno il loro apporto per giungere a posizioni ambite, poi nel tempo si rivelano fortemente arriviste e disposte a demolire chiunque. Un libro veloce, che mostra con chiarezza il comportamento nel mondo del lavoro da parte delle donne.


Le donne sono normalmente portate ad attribuire i meriti dell’eventuale successo al gruppo lavoro, come se fossero imbarazzate dell’affermazione delle proprie capacità e questo non le aiuta a fare Carriera. Anche durante il primo colloquio di lavoro, le donne faticano un po’ a mostrare tutte le competenze.
Le donne hanno abilità importanti nelle relazioni che poi non sfruttano. Molte hanno una percezione negativa del fare networking, ovvero di quella legittima e proficua costruzione di relazioni che è invece un grande attivatore di opportunità. Nelle relazioni puntano maggiormente a preoccuparsi che gli altri pensino bene di loro, anziché puntare al successo.
Di fondo si sentono spesso fuori luogo e cerano inizialmente di lavorare a testa bassa per imparare e poi decidere di venire fuori una volta che sono padrone della materia. Non cercano di imporre quello che di buono hanno o fanno, ma preferiscono rimanere lì ad aspettare che chi è deputato a giudicarle le noti e le premi.
Da donna molte vivono il modello di quelle composte che se fano carriera significa quasi che stanno rubando lo spazio a qualcun altro che forse merita più di loro.
Lottano continuamente per la perfezione assoluta che se da un lato può portare ad importanti risultati dall’altro può rallentare il successo e permettere di fare il vero salto di qualità. Si intrappola pericolosamente in una situazione di stress dove è ricercato maniacalmente il meglio ponendo troppa attenzione ai dettagli più piccoli. 
Questi sono in sintesi alcuni dei punti che secondo il libro portano di norma le donne ad ottenere meno successo degli uomini che appaiono più spregiudicati. Le donne rimuginano sul passato, sulle punzecchiature subite, sugli errori fatti. E non utilizzano le energie per guardare avanti e concentrarsi sull’obiettivo finale. Spesso le donne si fanno travolgere troppo da tutte le loro emozioni che sono tendenzialmente l’ansia, il risentimento, la frustrazione, la paura, tutta roba che non scalfigge l’uomo. Probabilmente sarà così ma come in tutte le cose ci sono poi tante eccezioni. La lettura può essere certamente di aiuto per comprendere al meglio l’argomento.

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