Quanto fa bene camminare e come raggiungere il
miglior risultato. La terapia dei passi e delle lunghe passeggiate porta molti benefici.
Meglio le camminate lunghe o corte, da soli o in compagnia. Camminare fa comunque sempre bene al
corpo, alla mente ma anche all’umore. Indubbiamente camminare tutti i giorni porta tanti vantaggi.
Quanto è giusto camminare per ottenere i migliori risultati. Secondo
l'Organizzazione Mondiale della Sanità servirebbe camminare per almeno 7 o
8 Km al giorno, il che comporta anche
del tempo da dedicare. Camminare è tra le attività fisiche più salutari ed efficaci in
assoluto, per dare una misura standard, che vada bene a tutte le età ed in tutte
le occasioni, diciamo che basterebbe farlo per almeno 30 minuti al giorno. In
America, che è un paese sempre avanti, le cosiddette “Long Walking” stanno, per così
dire, prendendo sempre più strada. Il primo vantaggio riscontrato è che permettono
di scoprire davvero posti nuovi nelle città e non solo, posti che in realtà poi sono
vecchi, ma mai notati o visitati. Il secondo vantaggio immediato è che
permettono di allontanare lo stress che ci portiamo dietro dandoci un grande
aiuto per meditare su ciò che è importante, tralasciando per un po’ quelli che
sono i propri pensieri ed i propri problemi quotidiani, insomma si dimostrano
delle sfide piccole ma determinanti. Sono belle sensazioni, come lo è correre,
andare in bici o altro, solo che le camminate vanno bene un po’ per tutti. Chi
ha già provato qualcosa del genere si sarà già imbattuto in pareri palesemente
contrari mascherati da espressioni camuffate. Ti guardano stupefatti, sopresi, meravigliati,
quasi ammaliati, ti dicono bravo, ma in realtà con lo sguardo pensano con tutta
probabilità che sei pazzo e non ha proprio nulla da fare. Il loro sguardo oscilla
fra l’ammirazione per la prova fisica, e la preoccupazione per la salute
mentale. Le camminate solitarie oppure in compagnia, stanno arruolando seguaci,
tanto che si stanno formando gruppi eterogenei per età, sesso, appartenenza sociale ed
altro.
Alcuni studi eseguiti su gruppi eterogenei di centinaia di persone, hanno
dimostrato che sono molteplici i benefici che si ottengono oltre quelli per la
salute fisica. I ricercatori che hanno camuffato gli esperimenti come presunti e destinati ad altre analisi hanno rilevato certamente un incremento dell’umore positivo
mentre si camminava, evidenziando il positivo cambiamento dell’umore legato al
semplice atto di fare una spensierata passeggiata. Il risultato è che con soli 12
minuti di camminata si migliora il tono dell’umore, si ottiene più fiducia in se
stessi. Di conseguenza è stato scoperto che vi è anche un aumento della
creatività in media del 60% rispetto a quando si sta seduti. Questo effetto
però purtroppo dura solo fino a 16 minuti dopo aver smesso l'esercizio. In particolare per
gli anziani si è osservato dopo un anno di periodo di camminata costante che vi è un
aumento della connettività funzionale tra corteccia frontale, posteriore e
temporale con un beneficio anche dal punto di vista del rallentamento delle
funzioni cerebrali connesse con l’invecchiamento.
Alcuni temerari si
organizzano per vere e proprie camminate lunghe, molto lunghe. Ci sono persone
che vanno avanti per ore ed ore, alcuni superano le 10 ore di camminata a passo
lesto, comprese le soste per bere, mangiare ed altro. Un esempio di persone
devote a questa attività è Loredana Delucchi che ha tracciato record negli Stati Uniti di cui hanno parlato molti giornali. Tra le sue imprese più note,
quella compiuta da Easton in Pennsylvania lungo il Delaware Canal, una sfida
organizzata dai FreeWalkers. Loredana Delucchi aveva concluso l’ultima di sei
tappe di un viaggio di 1.400 chilometri, da New York al Canada lungo la East
Coast Greenway, suddiviso sulle ferie di cinque estati di fila. In effetti in
America è una grande scoperta. La circumnavigazione a piedi dell’isola di
Manhattan, 51 chilometri, ogni anno il primo sabato di maggio, ha visto accrescere
ogni anno i partecipanti, oltre mille e cinquecento oramai sono i partecipanti
fissi. Questo percorso tutto intorno ai margini di Manhattan ha permesso di far
incrementare il numero dei membri del club FreeWalkers, fondato nel 2010.
Indubbiamente
è un’attività che trova più ispirazione con l'arrivo della bella stagione dove
cresce la voglia di uscire all'aria aperta a fare una passeggiata. Se poi è una
lunga passeggiata, anche il nostro corpo ne trae giovamento per tutti i motivi
che abbiamo detto. Ma anche la camminata semplice, quella che facciamo ogni
tanto per distrarci, a passo non troppo veloce, può essere intesa come attività salutare. Va
però precisato che questo ultimo tipo camminata non può farci pensare di
tenerci allenati, fa solo bene alla salute in genere. La camminata breve è un
movimento che facciamo più o meno sempre, e il nostro corpo si predispone a
spendere meno energia possibile, quindi non si bruciano molte calorie. Per
avere un primo vero impatto reale sullo stato di forma la camminata dovrebbe
prima di tutto prolungarsi per più di un'ora. Inoltre per considerare la
camminata attività sportiva, dobbiamo accelerare il passo e solo quando avremo
la sensazione di stare per correre avremo raggiunto la velocità giusta per
considerarlo allenamento.
Un gruppo di ricerca
dell'Università Statale di Milano ha studiato un possibile collegamento
fra esercizio fisico e cervello, cercando di capire se, ed in che
modo, può influenzare la neurogenesi, ovvero la nascita e la formazione di
nuovi neuroni. Hanno scoperto che quando non si muovono le gambe per un periodo
di tempo protratto, anche il numero di cellule staminali neurali, da cui si
formano i neuroni, risulta inferiore. I ricercatori si stanno impegnando per raggiungere
nuovi risultati partendo dalla considerazione che alcune malattie neurologiche,
come la sclerosi multipla o lesioni spinali, sono accompagnate
dall'impossibilità di deambulare o di compiere qualsiasi movimento con gli arti
inferiori, quindi cercano di capire se l'assenza del movimento, oltre ad essere
una conseguenza della patologia, possa anche comportare effetti negativi sul
cervello. Tutti questi passi fatti in avanti dai ricercatori hanno permesso di dimostrare come l’attività fisica riveste un fattore di importanza per
mantenersi in salute, ed hanno dimostrato che il legame fra cervello e muscoli
si manifesta in entrambe le direzioni di marcia. In pratica il cervello dice ai
muscoli, di alzarsi e camminare ed allo stesso tempo i muscoli danno un
riscontro al cervello, e quando non lo fanno, la salute del sistema nervoso
potrebbe risentirne.
Camminare ha moltissimi benefici e va bene per tutti, che sia per allenamento o solo contro lo stress, che sia un perditempo o diventi
una passione, penso che sia giusto farlo se si può, quindi buona camminate gente, e tanta
meditazione.
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