SE TU MI DIMENTICHI DI PABLO NERUDA

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https://amzn.to/4fqTRI6 Questa splendida poesia di Pablo Neruda esplora i temi dell’amore e della perdita con una grande profondità. Qui Neruda cattura la fragile bellezza dell’amore, mettendo in luce la delicatezza del legame tra due persone. La poesia si apre intimamente con: “Voglio che sappia una cosa” coinvolgendo il lettore Descrive come ogni cosa intorno a lui lo conduca al pensiero della persona amata. La luna, il ramo rosso d’autunno, e la legna vicino al fuoco diventano simboli della sua connessione profonda con lei. Neruda prosegue con una potente immagine di trasformazione e adattamento: “leverò in alto le braccia e le mie radici usciranno a cercare altra terra.” Questo passaggio mostra la capacità di rinascere e trovare nuovi orizzonti anche dopo una separazione, tuttavia, la poesia culmina con una promessa di amore eterno e incondizionato se l’amata sente che il suo destino è con lui. Questa è una poesia che esplora la complessità dell’amore e ci offre una riflessione sin

ANDREA CAMILLERI IL PADRE DI MONTALBANO

camilleri andrea

Andrea Camilleri è nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925 ma poi ha vissuto molti anni della sua vita a Roma. Figlio unico di un ispettore delle capitanerie di porto per la costa meridionale della Sicilia di nome Giuseppe e di sua madre Carmelina Fragapane, è stato autore teatrale e televisivo, ma anche regista, oltre ad essere sicuramente stato un grande autore siciliano. Più di tutto penso un grande uomo.

Negli anni dal 1945 al 1950 ha pubblicato racconti e poesie, vincendo anche il Premio St Vincent. Ha frequentato il liceo classico Empedocle di Agrigento ma non ha mai sostenuto l'esame di maturità perché nel maggio 1943, a causa dell'imminente sbarco in Sicilia delle forze alleate, si decise che sarebbe valso il solo scrutinio. Legato in un matrimonio fortunato e duraturo di più settant’anni con la Moglie Rosetta, che a suo dire, è stata la spina dorsale della sua esistenza e dalla quale ha avuto tre figlie che tutt'oggi gli stanno vicino e lo coccolano. Camilleri non nega che se il suo matrimonio è stato così lungo lo deve alla comprensione  ed alla pazienza di Rosetta.  Non vi è dubbio che se si vogliono tirare le somme sulla straordinaria carriera dello scrittore siciliano, l’imponente personaggio del commissario Montalbano, è il motivo per il quale è riconosciuto in tutto il mondo. Uno scrittore ed autore di tantissimi libri tradotti in molte lingue ed una indiscussa notorietà che in pochi vantano. Nella sua rispettabile vita ha ricevuto l’offerta di candidarsi nel PCI ed è stato anche segnalato all'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per la nomina a senatore a vita, dai vescovi siciliani, ma non si è mai dedicato attivamente alla politica, poiché da lui ritenuta una cosa seria, dove bisogna dedicarcisi a tempo pieno e lui sapeva che in questo modo non avrebbe avuto  più modo di dedicarsi alla scrittura. 
Per come dichiarato in una sua intervista Camilleri decide di scrivere in siciliano per una promessa fatta al padre nell’anno 1967. Il padre stava morendo e lui aveva trascorso un mese intero in clinica, al suo capezzale. Si dissero tante cose per chiarirsi, nonostante la situazione. Il padre gli chiese di raccontargli una storia, e lui glene raccontò una che avevo in mente da tempo, il suo primo romanzo, "Il corso delle cose". Il racconto avvenne in siciliano, come si usava parlare tra padre e figlio ed il padre gli chiese di scriverlo così come lo aveva raccontato, in siciliano. Una peculiarità di alcuni romanzi di Camilleri. In effetti come sue prime opere letterarie Camilleri scrisse poesie che rispettavano scrupolosamente le regole di composizione e usavano il linguaggio letterario italiano. Le sue poesie furono premiate in concorsi poetici importanti e furono riconosciute come notevoli, tanto che Giiuseppe Ungaretti le fece stampare in una sua antologia. In seguito Salvatore Quasimodo insistette per avere delle sue poesie da pubblicare. Più tardi, avendo deciso di voler rappresentare opere teatrali sue con parole sue, si rese conto di non riuscire a esprimersi in italiano in opere di grande respiro, e così smise di scrivere sia in versi sia in prosa. Lavorando per il teatro Camilleri s'imbatté nelle opere in dialetto di Carlo Goldoni e di lì in avanti la bellezza dell'uso letterario del siciliano, che gli fece tornare la voglia di scrivere. Certamente un grande uomo che ha dedicato molto tempo alla scrittura ed ha raccolto i suoi meritati frutti. Il 6 settembre 1950 nasce il Commissario Salvo Montalbano interpretato poi televisivamente dall'attore Luca Zingaretti. La prima puntata della fortunata serie televisiva, dal titolo "Il ladro di Merendine", va in onda nell'anno 1999 e durerà per molti anni ancora, per un totale di 12 stagioni andate in onda su Rai Uno. Per gli appassionati e curiosi è possibile alloggiare in una delle quattro camera da letto di quello che è il B&B in cui è stata trasformata la casa televisiva di Montalbano, a Punta Secca, frazione di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa. 
Un narratore dalla indiscussa abilità e di una prodigiosa memoria. Tante donne nella sua famiglia, oltre la moglie e la figlia, poi è arrivata Matilda la prima pronipote, figlia di Alessandra che è figlia di Andreina, la primogenita. Proprio a Matilda, che oggi ha quattro anni, è dedicato il libro Ora dimmi di te, che non è un romanzo, bensì una sorta di autobiografia, scritta sotto forma di lettera alla bambina. Camilleri racconta la sua infanzia in Sicilia, l’Italia sotto il fascismo, gli anni del ’68, la narrazione, il teatro, la televisione e la nascita del monumentale Montalbano. 
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Non ho letto il libro "Ora dimmi di te", ma il titolo mi fa venire in mente della grande fortuna che ha Matilda alla quale la vita regalerà la fortuna di tante opere che le racconteranno la vita di Andrea Camilleri, oramai giunto alla sua veneranda età. Grazie ai tanti libri, romanzi, interviste, puntate e tutto il resto è come se Andrea Camilleri avrà il compito di raccontarle la propria vita durante tutta l'esistenza di Matilda che avrà l'arduo compito di vivere anche lei la sua alla grande. Starà lì ad ascoltare il racconto del nonnino Andrea. Arriverà poi un giorno in cui Matilda rincontrerà Andrea Camilleri ed in cambio lei gli racconterà la propria di vita. 
Nell’anno 2018 Camilleri aveva fatto il suo ritorno in scena come attore, al Teatro Greco di Siracusa e il pubblico di Rai1 con le sue Conversazioni con Tiresia, l’indovino cieco del grande mito greco. Presente tra il pubblico anche il noto attore Luca Zingaretti. “Chiamatemi Tiresia, sono qui per raccontarvi una storia più che secolare che ha avuto una tale quantità di trasformazioni da indurmi a voler mettere un punto fermo a questa interminabile deriva. Voglio sgombrare una volta per tutte il campo da menzogne, illazioni, fantasie e congetture, ristabilendo i termini esatti della verità”. Lo scrittore ha scelto di tratteggiare questa figura anche perché negli ultimi anni è diventato lui stesso cieco. Così in quella occasione disse: «Ho trascorso questa mia vita ad inventarmi storie e personaggi. L’invenzione più' felice è stata quella di un commissario conosciuto ormai nel mondo intero. Da quando Zeus, o chi ne fa le veci, ha deciso di togliermi di nuovo la vista, questa volta a novant'anni, ho sentito l’urgenza di riuscire a capire cosa sia l’eternità e solo venendo qui posso intuirla, solo su queste pietre eterne”. Il successo al teatro e per i più fedelissimi lontani dalla Sicilia su Rai1, è stato immenso. Parole che hanno tracciato un segno.  
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