Ci sono momenti in cui gli adulti di una
famiglia decidono di adottare un cane e si pongono da responsabili frequentemente una domande, ovvero se tenerlo in famiglia è giusto e se cani e bambini
possono andare d’accordo. Una risposta universale non esiste, ma vanno invece
presi in considerazione più fattori per una completa e responsabile decisione.
Tipo di casa, razza desiderata, numero dei bambini presenti e la loro età, la
loro abitudine a vivere con animali ecc.. Per un bambino in genere crescere con
un cane è una grande opportunità, ma probabilmente la presenza dei genitori è
sempre necessaria, specie nei primi tempi, per evitare incomprensioni
problematiche o traumatiche. Quasi sempre il legame che s’instaura tra un bambino e il proprio
cane è molto forte, ed è un’esperienza stimolante.
Però, i grandi devono capire
che il cane soprattutto agli inizi non può fungere da baby sitter, altrimenti si
incorre nel pericolo esistente di più o meno gravi morsicature ad opera dei
cani nei confronti dei bambini. Un aspetto che può spaventare i genitori più
inesperti è la paura che l’animale possa trasmettere ai bambini malattie o
infezioni. Per fortuna non è così’ anzi è stato dimostrato che i bambini che
vivono a stretto contatto con gli animali sviluppano prima le difese da
possibili allergie, avranno un sistema immunitario più forte crescendo
quindi più sani e protetti. La scelta di accompagnare la crescita dei
propri figli con la presenza di un animale può rappresentare un valore aggiunto
all’educazione dei bambini arricchendo la loro vita di utili esperienze e
responsabilità. Però ricordiamo che è una scelta che fa l’adulto e che è
una decisione importante, che va fatta valutando bene prima, se la famiglia
è in grado di accogliere un quattro zampe che non è un giocattolo ma un essere
vivente con dei propri sentimenti. Spetterà agli adulti indicare la giusta
strada per relazionarsi con l’animale in modo corretto fissando così una
partenza giusta che darà vita ad un amore senza fine. Ritengo che le famiglie che
scelgono di accompagnare la crescita con la presenza di un animale danno un valore
aggiunto all'educazione ed alla crescita, costruendo un progetto educativo che
aiuta tutti, ma soprattutto i più piccoli ad essere domani delle persone migliori.
Tantissime ricerche e studi scientifici in
campo psicologico avvalorano l’ipotesi che un cane o un gatto favoriscano nei
bambini l’integrazione, la responsabilizzazione e la socializzazione perché un animale
in casa è in grado di offrire ai bambini tanto affetto e calore. Gli animali
aiutano il bambino nella socializzazione perché essi comunicano
attraverso i sentimenti, sono diretti nel comportamento, non giudicano e non impongono niente. Danno tanto amore incondizionato se sappiamo porci verso di
loro in modo positivo ed equilibrato. I bambini dagli animali in genere
imparano il rispetto, la diversità, la tolleranza, diventato responsabili,
perché il prendersi cura del suo cane o gatto, passeggiando, giocando,
portandolo dal veterinario, nutrendolo, gli insegna a creare buone relazioni.
Sarà in grado di rispettare regole e conseguire i propri obiettivi di vita. Avere
un cucciolo di animale in casa, che poi comunque crescerà, aumenta anche la
capacità di empatia dei bambini, riuscendo così a comprendere meglio
le emozioni e gli stati d’animo che le altre persone vivono o vivranno in
futuro. Questo proprio grazie alla capacità che gli animali hanno di
comprendere e trasmettere lo stato emotivo senza bisogno di parole, uno
sguardo o un gesto basta. Accarezzare il pelo del nostro animale rallenta il battito
cardiaco, abbassa la pressione sanguigna, rallenta le onde cerebrali indicando
un generale rilassamento positivo. Tutto questo accresce la fiducia e
l’autostima dei bambini perché l’animale restituisce loro gratitudine e
affetto.
La condivisione di vita con un animale in
famiglia aiuta anche i grandi ad affrontare insieme argomenti più difficili
come la sessualità, la riproduzione, la malattia e la morte. La
separazione dovuta alla morte dell’animale, pur rimanendo un evento
doloroso nell'esperienza del bambino, rappresenta un importante banco di prova
per gli inevitabili distacchi e separazioni che la vita gli presenterà. Quindi, quando arriverà il momento, non diciamo bugie del tipo che il nostro cane è fuggito.
Nella scelta della razza non bisogna pensare
che i cani di piccole dimensioni siano più adatti a vivere con i bambini anzi,
talvolta il cane piccolo ha più timore che gli venga fatto del male, è più
nervoso, per cui tende a evitare contatti con chi lo tratta in modo troppo
vivace, cosa che di solito è tipica dei bambini. Comunque in linea generale
quando i bambini sono molto piccoli è preferibile non lasciarli mai soli per
quello che entrambi potrebbero combinare. In primo luogo è molto probabile che
gli animali e i bambini sviluppino una sorta di promiscuità alimentare, che li
porterà entrambi a tentare di assaggiare il cibo dell’altro. E’ il caso del
gelato, il dolcetto del bambino, con l’acqua e il latte. La cosa va impedita
per ovvi motivi igienici. Bisogna poi controllare che il giovane cane
nell’esuberanza del gioco non spinga il bambino facendolo cadere o che il
bambino non faccia del male all’animale, per questo è consigliabile avere un
cane molossoide che possiede forte tempra, resistenza e notevole spirito di
sopportazione, un pò come i mariti verso le mogli. In via generale sono preferibili Boston Terrier, il Boxer,
l’Hovawart, il Terranova e il Leonberger, ma anche altre.
Nella scelta è sconsigliabile prendere il
cucciolo quando il bambino è nato da poco, anche se può sembrare più
impegnativo in quel momento. Se il bambino ha già otto o nove anni va anche bene
poiché il bimbo, se bene educato, è già in grado di trattare correttamente il
cane. Bisogna però sempre ricordare che le loro interazioni vanno sorvegliate
soprattutto all’inizio. Animale e bambino, specie fino a quando quest’ultimo è
ancora in tenera età, non vanno mai lasciati da soli. Bisogna inoltre
controllare bene le reazioni del cane, poiché il meccanismo della mente del
nostro amico potrebbe portarlo a reazioni pericolose, magari in reazione a
certi atteggiamenti aggressivi, anche se del tutto involontari, da parte del
piccolo amico umano. Generalmente i molossoidi sono tra i cani più affidabili,
ma bisogna essere certi che il cane provenga da allevatori seri e da linee di
sangue equilibrate, poiché talvolta una selezione sbagliata potrebbe portare a
disturbi del comportamento. Non va sottovalutato che, anche solo
involontariamente, durante il gioco, un cane può far male al bambino
semplicemente saltandogli addosso per fargli le feste. Alcuni cani hanno una
delicatezza eccezionale nei confronti dei bambini, ma non è sempre
così. Un altro aspetto che va considerato è che spesso il bambino non
è in grado di interagire in modo corretto con il cane. Ad esempio potrebbe tirargli
la coda o le orecchie, oppure infilargli le dita negli occhi; in questi casi il
cane può reagire dando dei segnali di avvertimento prima, fino ad arrivare a
morsicarlo. Una reazione aggressiva del cucciolo, o anche un morso o un graffio
involontario, possono produrre un effetto negativo a lungo termine sul bambino
portandolo a sviluppare paura nei confronti del cane. Altre volte può accadere
che il cane vede nel bambino un animale da difendere, tanto da arrivare a
proteggerlo da estranei o adulti in generale oppure al contrario, potrebbe
succedere che il cane scambi il bambino per una preda e manifesti quindi nei
suoi confronti un comportamento predatorio.
Possiamo dire che in genere non ci
sono animali buoni o cattivi, loro
non hanno morale o leggi come li intendiamo noi, ma agiscono per istinto,
quindi se si crea un corretto rapporto tra uomo e cane, non vi saranno problemi
imprevisti e possiamo dire che certamente far crescere un bambino con un
animale è un progetto educativo sano ed importante che aiuta i
più piccoli a diventare degli adulti migliori domani. Ma proprio per fargli crescere così è consigliabile una buona sorveglianza agli inizi.
ALCUNE REGOLE BASE:
- il
cane non va disturbato quando mangia o dorme;
- non
si tirano le orecchie e la coda, non si infilano le dita negli occhi;
- non
va cavalcato come fosse un cavallo;
- non
si toglie dalla bocca un gioco al cane;
- non
si insegue e non si strilla davanti a un cane sconosciuto;
- con
i cani sconosciuti non si abbracciano all’improvviso ma bisogna approcciarli facendosi
prima annusare;
- il
nuovo cane di casa va introdotto alla conoscenza della famiglia;
- mai
lasciare un bambino piccolo da solo con il cane;
- i
cani per strada devono avere sempre il guinzaglio per una regola di buon senso.
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