IL RICORDO DI KAHLIL GIBRAN

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Ordina le poesie di Kahlil Gibran Clicca qui Kahlil Gibran è stato un poeta libanese naturalizzato statunitense, nato a New York l’11 aprile 1931. Visto inizialmente come uno scrittore visionario perché le sue parole erano quelle di un profeta, capaci di forgiare le menti e imprimersi indelebili nelle coscienze.  Dall’indole solitaria e riflessiva, il poeta ha parlato del costante fluire dell’acqua, del ciclo della vita e del movimento degli astri tramutando il simbolismo naturale in una realtà effettiva dalla quale trarre preziosi insegnamenti. Le sue opere furono distribuite ben oltre il suo paese d'origine e i suoi scritti divennero famosi anche perché considerati da molti come "perle di saggezza", nonché punti di riferimento mistici. Il suo libro più celebre è stato “Il profeta” pubblicato nel 1923. Un volume peculiare, unico nel suo genere, composto di ventisei saggi scritti sotto forma di poesia. Gibran, in molti dei suoi componimenti, descrive la realtà e il mondo

L’ETICA SULL’ALLEVAMETNO DEI POLPI

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I primi giorni dell’anno nuovo ascoltando il telegiornale, dopo la conta dei feriti ed incidenti accaduti per i botti di fine anno, ho sentito una notizia che mi ha subito incuriosito. Si parlava del via al primo allevamento di polpi in Europa e mi sono subito chiesto perché lo dicessero al tg, perché l'apertura della prima acquacoltura di polpi in Europa facesse discutere, considerato che ce ne sono così tanti di allevamento di altro genere di animali anche di altri pesci. 

Da subito mi sono chiesto perché con le altre specie animali lo accettiamo ed invece ora molti si chiedono se sia etico allevare questi animali considerati emotivi ed intelligenti? Tutto questo mi ha incuriosito e per questo mi sono documentato, in modo da farmi una mia più opinione più corretta. Gli esperti dicono che ci sono molti studi i quali dimostrano che il polpo è un animale molto intelligente decisamente atipico. Messi a confronto, nel regno animale, le teste pensanti condividono due peculiarità, indipendentemente dalla famiglia animale di appartenenza che sono: vivere in gruppo e quindi avere la capacità di gestire una fitta rete di relazioni che favorisce la trasmissione di conoscenze e vivere a lungo sia perché un grosso cervello ha bisogno di tempo, per svilupparsi, sia perché l'intelligenza contribuisce a proteggerli dai pericoli. Il polpo è un animale solitario che non disdegna di mangiare i suoi simili, le rare volte che li incontra, e che anche quando nuota in gruppo è refrattario a stringere legami duraturi. Altra particolarità del polpo è quella di essere capace di provare dolore fisico, seppure è generalmente accertato che sono gli animali vertebrati quelli che provano dolore, ma il polpo, tuttavia, lo percepisce. 

I polpi seppure appartenenti agli invertebrati neurologicamente più complessi, mostrano comportamenti cognitivi e spontanei indicativi dell'esperienza del dolore affettivo. I test hanno dimostrato che i polpi evitavano i contesti in cui veniva provato dolore, preferendo un luogo in cui provavano sollievo dal dolore e non mostravano preferenze condizionate in assenza di dolore. Per tutto questo pare che i contrari si indignano, in quanto tale sensibilità mal si sposa con vasche e allevamenti intensivi. A scatenare tutto questo partecipazione emotiva, che ha scosso tutto il mondo scientifico con il rovesciamento da parte di quest’ultimo di una valanga di critiche, pare sia stata la scelta della multinazionale spagnola Nueva Pescanova di avviare per la prossima estate, la commercializzare di polpi allevati in cattività. Non so perché ogni volta che qualcuno decide di intraprendere una strada c’è sempre qualcuno che è contrario, fa parte della democrazia oppure dell’opposizionismo, oppure ancora del famoso detto del bastian contrario. La contestata azienda sostiene di essere pronta a vendere polpi d'allevamento nell'estate del 2022 stimando numeri importanti, ovvero circa 3.000 tonnellate l'anno, contribuendo così a ridurre la pressione sui polpi effettivamente selvatici, il cui prezzo è alle stelle a causa della pesca indiscriminata. 

Questo non provocherà un annullamento della pesca in mare, in quanto non impedirà ai pescatori di catturarne il polpo non allevato. Anzi tutto ciò potrebbe piuttosto avere l'effetto contrario su altre specie marine in quanto i polpi sono carnivori, e mangiano una quantità di pesce pari a due o tre volte il loro peso. Per nutrire i polpi d'allevamento, quindi, dovranno essere dati in pasto molti pesci. Proprio per il loro essere carnivori gli scienziati sottolineano anche problemi pratici in quanto non avendo scheletri che li proteggano, i polpi potrebbero ferirsi facilmente in cattività e potrebbero anche iniziare a mangiarsi a vicenda. Però c'è pure un altro aspetto. Oltretutto ho anche scoperto che ogni giorno vengono pescati moltissimi polpi che negli anni, sta portando lentamente alla sua rarefazione. Un dato davvero molto triste. La pesca del polpo viene praticata come se nulla fosse, disconoscendo i problemi di sopravvivenza di questa specie. Anche solo il prelievo dei giovani esemplari di Octopus vulgaris lungo le coste, durante l’estate, facili prede di turisti o subacquei senza scrupoli, incide non poco sulla sopravvivenza stessa della specie. 

Io personalmente non comprendo i motivi di tutta questa polemica in favore del polpo e quindi a discapito di tanti altri animali allevati di cui nessuno o quasi si preoccupa. Allora mi chiedo quali sono i veri motivi di tutto il contradittorio sull'argomento e chi difenderà sul serio tutti i polpi allevati? Quali sono gli interessi occulti? 

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