8 ORE DI CIBO E DIGIUNO INTERMITTENTE

Immagine
Acquisto Amazon consigliato   https://amzn.to/4afbdEV Mangiare per otto ore al giorno e poi digiuno intermittente praticato per più giorni alla settimana può diventare uno stile di vita che aiuta a stare meglio e a perdere peso. Dalla lunga ricerca eseguita ho capito che molti scienziati, dietologi e nutrizionisti sposano questa tesi.  Il digiuno intermittente è una definizione che comprende vari piani alimentari che alternano un periodo di digiuno ed un altro di alimentazione in un periodo ben definito. È al vaglio della ricerca scientifica per valutare se possa produrre una riduzione del peso corporeo paragonabile alla restrizione calorica a lungo termine. Una ricerca del 2018 sul digiuno intermittente in persone obese ha mostrato che ridurre l'introito calorico da uno a sei giorni a settimana, per almeno 12 settimane, è efficace nel ridurre il peso corporeo, in media di 7 chilogrammi. I risultati non erano diversi da una semplice restrizione calorica e gli studi clinici erano st

QUAL È L’ETÀ DELLA PRIMA VOLTA

 l'età della prima volta

L’età della prima volta è solitamente conseguenziale all'adolescenza, ed oggi gli adolescenti sull'argomento sanno tutto, lo apprendono dalla rete. Vivono il momento senza implicazioni sentimentali, lo usano come esperimento, per superare le paure e sperimentare se stessi e gli altri, una volta che è passata la vergogna e l’imbarazzo. 

Nella vita si fa l’amore così tante volte, con tante persone diverse ed in circostanze differenti, che a volte tanti episodi vengono inevitabilmente dimenticati. Situazioni che possono essere dimenticate, ma c’è sempre una prima volta per tutti e quella è certamente indimenticabile, non perché sarà la più bella, anzi di solito non lo è, ma perché sarà stata sempre e comunque la prima volta. Bella o brutta è stata la prima. Nell'epoca moderna l’età del primo rapporto sessuale delle giovani coppie si è alzata a partire dalla generazione nata negli anni ’90. Uno studio condotto alla San Diego State University che ha analizzato i dati di quasi 27mila giovani e adulti, ha dimostrato che il numero di giovani che dichiara di essere stato ancora vergine all'età di 18 anni è oltre il doppio di quanto si registra per i nati dalla fine degli anni ’60 alla prima metà degli anni ’80. Secondo dati dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie la percentuale di studenti delle scuole superiori che hanno già avuto rapporti sessuali è calata dal 51% nel 1991 al 41% nel 2015 e tende alla diminuzione. Per gli studiosi è in parte un effetto della tecnologia e quindi si può affermare che Internet aumenta l’opportunità di conoscere un partner online ma per questo i ragazzi passano troppo tempo online e finiscono per interagire meno. 

Insieme ai telefoni fissi ed ai canali tv, sono tramontati i concetti del sacrificio e dell’unione, concetti necessari alla costruzione della coppia vera. Il nuovo modo di essere e di amare degli adolescenti è il risultato del loro apprendimento sociale. Realizzarsi. Essere indipendenti. Avere prestigio e riconoscimento sociale. Essere riconosciuti sempre. Tutto importante, tutto perfetto. Chi non chiede questo per i propri figli? E poiché l’amore non è un concetto astratto ma è ben radicato nella realtà, ecco che quegli stessi valori di autorealizzazione e autonomia vengono portati dentro la coppia e fin in camera da letto. Per questo ed per altri motivi ci si sposa più tardi che in passato, per cui, si ha meno fretta di fidanzarsi. Infine, il facile accesso alla pornografia può ritardare il bisogno di avere rapporti sessuali stabilendo una relazione intima con un’altra persona. I dati raccontano che i primi rapporti arrivano generalmente tra i 17 e 20 anni. Il primo rapporto è tra i 17 e i 20 anni ma il 2% ci arriva a 14 e l’1,5% aspetta di averne più di 30. Allora ci possiamo chiedere qual è l’età perfetta per perdere la verginità? Domanda cruciale per molti durante l’adolescenza e quesito che coinvolge emotivamente sia le donne che gli uomini. La risposta è che non c’è un giorno giusto perché dipende da troppe variabili, ma per tantissimi l’età giusta sembra essere compresa tra i 17 e i 20 anni. Oltre il 40% degli italiani ci si gioca tutto tra i 17 e i 20 anni, anche se ci sono parecchie eccezioni. Al secondo posto ci sono quelli che se la sono presa un po’ più comoda ovvero tra i 20 e 25 anni. Una fetta di persone rientra in una fascia più ritardataria perché vanno oltre i 30 anni. 

Di fatto molti giovani affrontano l’argomento con entusiasmo confrontandosi su di un tema che genera certamente imbarazzo, che superano poi con l’ingenuità di alcune riflessioni e la spregiudicatezza di altre, e compongono il ritratto di una generazione intera. Preannunciano i futuri comportamenti delle coppie adulte che verranno, che a loro volta avranno figli che come loro nasconderanno il comportamento ai grandi. Solitamente la prima volta è legata alla sperimentazione sessuale che è diffusa e accettata, mentre il contrario interpretato come il segnale negativo di una mancanza di curiosità o di un’immaturità affettiva. Il sesso, dunque, come sperimentazione, come terreno di coltura dei giovani che stanno diventando grandi. Forse un po' di cotta e attrazione, il coinvolgimento è importante, ma l’amore con il sesso, c’entra poco e non vi è più alcuna differenza fra maschi e femmine. Il rapporto sessuale diventato la risposta alle loro mille domande su se stessi, sul proprio corpo, una prima volta strumentale, molto finalizzata al superamento delle paure, a tranquillizzarsi sul fronte fisico. Forse per certi versi una preannunciazione di quello che le persone un po' più grandi definiscono trombamici. Ovvero quella nuova frontiera dei rapporti interpersonali che prevedono rapporti intimi. Però con i suoi vantaggi, ovvero sesso senza alcun’altra complicazione. 

Nei falsi miti questa categoria è l’idillio di tutti gli uomini ma, stando agli ultimi cambiamenti della società, non è il desiderio dei soli maschietti quello di avere qualcuno con cui fare sesso senza alcun coinvolgimento a livello emotivo, e senza che ciò possa in qualche modo rappresentare un obbligo a formare una coppia stabile. Persone che stanno insieme come scopamici e quindi hanno come scopo il rapporto sessuale. Ci si vede e non mi interessa niente di te, mi piaci solo fisicamente e basta. Per i giovanissimi se un ragazzo o ragazza è ben consapevole di quello che fa va bene a qualsiasi età è tutto molto soggettivo, dipende dall'esperienza personale, dalle persone che si incontrano dal percorso di vita. Ammettono che non c’è un’età perfetta. Se si inizia a provare qualcosa con qualcuno per la prima volta va bene sempre, la cosa più importante e che se decide di farlo perché si è veramente innamorati e non così tanto per farlo è meglio.

I DATI

La ricerca eseguita dall'università Cattolica di Milano su “Adolescenti, relazioni sentimentali e sessualità” hanno fornito la seguente sintesi:

Relazioni sentimentali

  • 540 (35%) adolescenti del campione (40% maschi e 60% femmine) hanno già sperimentato o sta attualmente intrattenendo una relazione sentimentale che reputa stabile;
  • L’età media degli adolescenti che ha già sperimentato o sta attualmente intrattenendo una relazione sentimentale che reputa stabile è 16,6;
  • La durata media di questa relazione è di 18 mesi. La durata della relazione va da un minimo di un mese ad un massimo di 4 anni;

Relazioni sessuali

  • 593 (39%) adolescenti del campione (43% maschi e 57% femmine) hanno avuto rapporti sessuali;
  • L’età media degli adolescenti che hanno avuto rapporti sessuali è di 17 anni. Non c’è differenza fra maschi e femmine;
  • Per un sotto campione di circa 500 adolescenti, l’età media del primo rapporto sessuale si colloca intorno ai 15 anni;
  • Degli adolescenti che hanno avuto rapporti sessuali, l’80% afferma di usare metodi contraccettivi (età media = 17) e il 20% di non usarli (età media = 17).

Le motivazioni più frequenti relative alla scelta di non aver usato alcun metodo contraccettivo sono: non avere avuto a disposizione al momento alcun metodo, non averci pensato, non voler usare il preservativo, avere difficoltà con l’uso del preservativo, il non pensare di correre rischi, l’essere stati ingenui, il voler sperimentare rapporti senza l’uso del preservativo. Nel descrivere il primo rapporto sessuale il 51% degli adolescenti lo ha descritto come qualcosa che desiderava fortemente, il 48% come qualcosa che è successo e l’1% ha affermato di non averlo cercato. Gli adolescenti che utilizzano i metodi contraccettivi sono nel 43,3% dei casi maschi e nel 56,7% dei casi femmine. La distribuzione per genere rispetto agli adolescenti che non usano contraccettivi è simile: 43,5% dei casi maschi e nel 56,5% dei casi femmine.

CONCLUSIONE

Avere la propria esperienza serve a superare le proprie paure, e a far tacere l’angoscia di non essere adeguati e giusti e soprattutto di non piacere. Serve ad aumentare la propria autostima necessaria per una vita sana e soprattutto serve a crescere. Fare l'amore per la prima volta è un’esperienza indimenticabile, e le informazioni che si possono ottenere oggi, rispetto ad un tempo, sono certamente utili per arrivare al momento propizio in modo coscienti e carichi di emozioni. Nessuno penso possa stabilire un'età giusta per fare l'amore! 

Commenti