E’ VERO CHE IL VINO FA MALE ALLA SALUTE

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Da un po' di tempo sento dire che chi beve vino ha il cervello più piccolo. Anche un consumo moderato di alcol danneggia il cervello e aumenta il rischio di tumori. Si pensa addirittura di scrivere sulle etichette del vino, che fa male alla salute, sviluppa di alcuni tipi di cancro, tra cui quello al colon e al seno.  In molti hanno replicato. Il vino è una delle più grandi passioni degli italiani. Stando agli ultimi dati il vino cattura e appassiona circa 9 italiani su 10, prendendo sempre più piede anche nelle fasce giovani. In pratica la rivoluzione della conoscenza ha sfatato il vecchio mito secondo il quale bere vino in dose moderata è un toccasana per il cuore. Però pare che mentre il Parlamento europeo, sulla spinta dei produttori di alcolici, ha reintrodotto, tra le critiche della comunità oncologica, l’idea che un consumo moderato di alcol possa non essere nocivo, gli studi confermano che non esistono dosaggi sicuri nemmeno per il cuore. Secondo le mie ricerche, e le numer

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LENTAMENTE MUORE DI MARTHA MEDEIROS

 La poetessa Martha Medeiros

Una delle poesie più famose della poetessa Martha Medeiros per evitare che la morte sopraggiunga a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Bisogna sognare e vivere senza limiti.  


Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e non cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita,
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Oggi mi sono ritrovato occasionalmente a leggere Lentamente muore “A Morte Devagar”, una bellissima poesia di Martha Medeiros una poetessa che non conoscevo e non avevo mai sentito prima. Ho riscoperto una natura profonda e sensibile nel leggere queste bellissime parole, scritte dalla poetessa per mettere in risalto il fatto che, dal momento in cui ci arrendiamo e non tentiamo più di realizzare i nostri sogni e i nostri progetti di raggiungere i nostri desideri, smettiamo di colpo di vivere.

Martha Medeiros è nata a Porto Alegre il 20 agosto 1961, giornalista e scrittrice brasiliana. Figlia di José Bernardo Barreto de Medeiros e Isabella Matos de Medeiros. Giornalista per il giornale Zero Hora di Porto Alegre e per O Globo  di Rio de Janeiro. Si è laureata nel 1982 alla Pontificia Università Cattolica di Rio Grande do Sul  a Porto Alegre. Dopo aver lavorato in campo pubblicitario, si è trasferita per nove mesi in Cile e lì ha cominciato a scrivere poesie.

Lentamente muore è stata pubblicata per la prima volta nel 2000 sul quotidiano Zero Hora. È dedicata alle persone che non hanno il coraggio di cambiare ed è definita un’ode alla vita. In effetti sono parole che portano a riflettere, sono forti e taglienti. Ne ascolto il suono, ne prendo atto, cammino insieme a loro, perché è questo il compito della poesia. Il tempo passa e ciò che possiamo fare è utilizzarlo al meglio, cercando di migliorare il nostro vivere quotidiano. Questo non lo dobbiamo solo a noi ma a tutte le persone che amiamo e che influenziamo con il nostro umore. La soluzione, che poi è ciò che suggerisce la poesia, è esplorare nuovi luoghi, cercare nuove strade, nuove esperienze, nuovi volti da conoscere. Leggere, studiare, essere curiosi, creativi, sognare, lasciarsi andare, superare i propri limiti. Essere felici significa anche essere grati alla vita, saper godere della bellezza che abbiamo intorno e non dare tutto per scontato.

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