LA VIOLENZA È CONGENITA NELL’ESSERE UMANO

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Siamo nell'epoca che amiamo definire civile, convinti che la nostra società sia meno disumana rispetto al passato. Tuttavia, gli stati moderni, pur popolati da uomini "civilizzati", non sembrano essere meno violenti delle antiche popolazioni. Le continue guerre ne sono una incontrovertibile testimonianza. Uno studio del 2011 sosteneva che l'umanità si stesse avviando verso una progressiva stabilità e pace, ma gli eventi odierni sembrano smentire questa affermazione. La violenza e la prepotenza appaiono sempre più diffuse, giustificando comportamenti che altrimenti considereremmo inaccettabili. "La cattiveria è un dono dell'uomo che nessun animale possiede" scriveva Mark Twain, e questa riflessione ci porta a chiederci quale sia l'origine della cattiveria, che si manifesta in molteplici forme, fino a sfociare nella più bestiale crudeltà. Ogni individuo ha una storia unica e complessa, rendendo impossibile classificare universalmente i casi di cattive

GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DEL COVID

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Il coronavirus proviene da una vasta famiglia di virus che causano varie malattie, spaziando dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale e la sindrome respiratoria acuta grave, più precisamente denominato come COVID19. In questa epoca maledetta è il virus risulta essere stato il più diffuso, potente pericoloso e contagioso mai visto primo. Nella data del 18 marzo del 2020 i camion dell'esercito italiano portarono via centinaia di bare con morti destinati alla cremazione fuori città. 

Il Senato ha approvato la legge che istituisce la Giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid che si celebrerà ogni anno il 18 marzo. L'immagine dei camion carichi di morti è rimasta un simbolo di quella tragedia che speriamo di non rivivere mai più. La legge prevede un minuto di silenzio nazionale ed iniziative didattiche nelle scuole. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, la prima volta in cui avverrà la celebrazione sarà a Bergamo. C’è sicuramente la paura di quello che potrà accadere ancora domani, la paura della morte, dello spegnersi di certe ambizioni che spostano tutti gli interessi sempre in un futuro che sembra più lontano e incerto. Da qualche parte arriverà la forza e il buon senso per spiccare nuovamente il volo e godere di nuovi viaggi ma intanto rimane il triste ricordo. Serve solo il giusto coraggio ad armarsi di gentilezza e generosità e buttare il cuore oltre l’ostacolo. Un anno fa, il 18 marzo 2020, l'Italia affrontava uno dei giorni più difficili della nostra storia, compresa quella di tutti gli altri paesi. All’epoca il numero dei morti in città, ormai vicina al collasso, era troppo alto e la città fu costretta a portare le bare verso i forni crematori vicini. Un'immagine, quella dei camion militari carichi di feretri che percorrevano le strade deserte della città lombarda, che certamente il Paese non dimenticherà. Per questo è stata scelta la data del 18 marzo come giorno per ricordare tutte le vittime della pandemia da Coronavirus. In occasione della Giornata nazionale lo Stato, le regioni, le province e i comuni possono promuovere, eventualmente anche coordinandosi con associazioni interessate, iniziative specifiche, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti di ricordo. In particolare, favorite le iniziative rivolte alle giovani generazioni. Anche le scuole potranno organizzare degli eventi simili. La giornata vuole avere lo scopo di "conservare e di rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di questa epidemia". La proposta che ha ricevuto il via libera da Montecitorio è riassunta nel testo unificato (A.C. 2451 ed abb., S. 1894) composto da 6 articoli. Tra questi vi è appunto l'istituzione, nel 18 marzo, di una Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell'epidemia da coronavirus. 

E necessario comprendere la gravità e l’entità del disastro accaduto e promuovere temi legati alla diffusione dell'epidemia di coronavirus e all'impegno internazionale per il suo contenimento.

Commenti

  1. Risposte
    1. In che senso: "Giornata nazionale lo Stato?". Non capisco la domanda!

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