Le
relazione personali sono un tema difficile da affrontare o o di cui parlare e succede spesso che
in una coppia uno dei due dia sempre ragione agli altri e mai o quasi mai al proprio partner di vita, non è un problema poco diffuso, anzi è una lamentela
parecchio generale. Il tutto a discapito di chi non ha l'appoggio di chi gli sta accanto. Quando in due o in gruppo nasce una discussione, un
dibattito su di un tema qualunque o quando c’è da prendere una decisione su un
argomento importante, sovente non si ha mai l’appoggio del proprio compagno ma si è costretti a difendersi da soli dagli attacchi discutibili degli altri.
Sembra quasi
che anche la ragione più palese sia abbattuta per il semplice fatto che quella
ragione l’hai tu ed allora tutti gli altri in qualche modo hanno la loro
ragione tranne te. Una persona può avere un carattere debole o forte ma in
questi casi comunque non regge facilmente. Sono quelle situazioni dove uno, dentro di se, pensa di non intraprendere più nessuna discussione, tanto si rimane da soli a
combattere a illustrare quelle ragioni che sono proprio certe, chiare. Allora
si pensa che forse è meglio tacere, perché un silenzio vale più di mille risposte,
far buon viso a cattivo gioco, esternare finti sorrisi e fingere che tutto vada
bene, ma così, secondo me, è più comodo ma è come tradire se stessi, come
prendere in giro se stessi e l’altro, come non avere rispetto di nessuno
nemmeno del proprio ego. La vita, i sentimenti, le emozioni sono ragioni di vita,
passioni, mete da raggiungere, invece fingere è tutto sbagliato e allora ci si
chiede se è più giusto dire comunque la propria oppure sia meglio non mostrare
il proprio carattere e ingoiare giù. In effetti a me personalmente piace
molto quella frase che dice: “un anno per imparare a parlare, cinquanta per
imparare a tacere”. Però è pure vero che non si può vivere tutta vita così, in
sordina, assecondando i piaceri degli altri, la vita è una sola. Altri lo fanno perché
pensano che non posso cambiare il mondo e quindi è più facile modellare se
stessi, adeguarsi alle circostanze. Ritengo che sia più dignitoso quantomeno provare ad emanciparsi dal
parere degli altri e cercare di fare quello in cui si crede, gli altri la
pensino pure come vogliono, l’importante che non lo facciano a mie spese. E’
giusto sentire pure i pareri degli altri ma infondo poi in merito alla gestione
dei problemi che di volta in volta si affacciano è meglio ascoltare se stessi.
Chi
non ammette mai che tu abbia ragione forse ha solo paura di te e vuole
mantenerti sotto una forma di controllo, dove tu devi stare sempre dietro, perché
così sa che in qualche modo è in grado di esercitare su di te un potere di sottomissione. In
questi casi se non si fa nulla tutto continua ad andare alla stessa maniera,
invece è meglio smetterla di preoccuparsi del parere degli altri, o di abbattersi
per tutti coloro che ti remano contro, è più salutare andare avanti per la propria
strada e forse qualcuno dietro quella forte convinzione comincerà a cambiare idea
e forse si vedrà costretto a cambiare il suo atteggiamento. Sarà una vera
sorpresa. A volte penso che quel remare sempre contro ad ogni costo, degli
altri, il cosiddetto bastian contrario, quello che non ti da ragione anche
quando hai ragione in modo incontrovertibile, sia solo frutto di una grande
competizione, dove chi ti attacca ha paura di perdere. E’ meglio non arrendersi facilmente perché il viale del tramonto
è ancora presto per percorrerlo, è preferibile imboccare la strada della convinzione,
che può portare verso mete piene di felicità perché siamo tutte persone con in
testa le proprie convinzioni ed i propri sogni, infondo diceva Jim Morrison che
tutti hanno un paio di ali ma solo chi sogna impara a volare.
Forse si può
anche sbagliare nell'inseguire i proprio sogni le proprie idee ma è sempre
meglio che essere costretto a percorrere le idee degli altri, si sbaglia molto di
più a cucirsi addosso le scelte incondivisibili non proprie. Seguire le proprie aspirazioni è
certamente un atteggiamento vincente, cercando le giuste motivazioni che
possono ragionevolmente portare ad un traguardo. Si può iniziare con calma, costruendo passo dopo passo, facendo ogni volta una sola cosa fatta per bene, così dopo un po’ di
tempo realizzeremo che nel tempo abbiamo fatto tante cose giuste, impensabili
al momento della partenza. Non è facile, nessuno dice che lo è, ma ci sono
tante cose e tante persone che possono essere di aiuto.
Fare il primo passo è
quello più difficile, non abbattersi quando c’è il silenzio, chi ti da contro,
è allora che è necessario insistere con educazione e pazienza affrontando una
per volta tute le difficoltà. Se si è nel giusto pure chi ti ha dato contro, prima o poi cambierà rotta e ti rincorrerà, e se questo non accade peggio per
lui.
Commenti
Posta un commento