NON IMPORTA QUANTI ANNI HO DI JOSÉ SARAMAGO

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José Saramago, autore di straordinaria sensibilità e profondità, ci regala con la poesia intitolata “Non importa quanti anni ho” un’opera che supera il concetto numerico del tempo e ci invita a riflettere sulla ricchezza dell’esperienza umana. È una celebrazione dell’essere vivi, del sentire e del vivere secondo il proprio ritmo interiore, libero da vincoli e convenzioni sociali. Con questa poesia, Saramago da sfoggio del suo punto di vista con una sintesi perfetta della sua visione filosofica e della sua straordinaria capacità di parlare al cuore umano. NON IMPORTA QUANTI ANNI HO Ho l’età in cui le cose si osservano con più calma, ma con l’intento di continuare a crescere. Ho gli anni in cui si cominciano ad accarezzare i sogni con le dita e le illusioni diventano speranza. Ho gli anni in cui l’amore, a volte, è una folle vampata, ansiosa di consumarsi nel fuoco di una passione attesa. E altre volte, è un angolo di pace, come un tramonto sulla spiaggia. Quanti anni ho, io? Non ho biso...

L'Italia nuovamente vittima


 

Fino ad oggi 283 i morti accertati e più di 2500 le persone colpite e rimaste senza una casa, ora che siamo già alle porte dell’autunno e del primo freddo.


Uomini dell’esercito, appartenenti alle forze di polizia, vigili del fuoco, volontari della protezione civile e tanti altri ignoti operai al lavoro giorno e notte, con le mani tra le rovine, nella disperata ricerca di qualcuno da salvare.

In questo paese che ti soffoca con le tasse e i soprusi sono proprio quelli più in difficoltà economica che danno sostegno: albergatori che offrono ospitalità gratuita, donatori di beni di prima necessità, piccoli imprenditori che offrono le loro ruspe, e tanti altri comuni uomini, uniti da un senso di solidarietà fraterna.  

Anche gli attori, i cantanti si offrono per fare spettacoli di beneficenza;  squadre di calcio che donano gli incassi di una giornata allo stadio. Tutti proprio tutti fanno qualcosa di concreto.

I nostri governanti si presentano ai funerali, fanno promesse che non manterranno eppure sono coloro che hanno potere decisionale e prime responsabilità.

Dopo i primi giorni si inizierà a cercare la responsabilità di qualcuno, magari un progettista, un imprenditore edile e le coscienze saranno sazie.

E’ così che deve andare?
 


 

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