8 ORE DI CIBO E DIGIUNO INTERMITTENTE

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Mangiare per otto ore al giorno e poi digiuno intermittente praticato per più giorni alla settimana può diventare uno stile di vita che aiuta a stare meglio e a perdere peso. Dalla lunga ricerca eseguita ho capito che molti scienziati, dietologi e nutrizionisti sposano questa tesi. 

Il digiuno intermittente è una definizione che comprende vari piani alimentari che alternano un periodo di digiuno ed un altro di alimentazione in un periodo ben definito. È al vaglio della ricerca scientifica per valutare se possa produrre una riduzione del peso corporeo paragonabile alla restrizione calorica a lungo termine. Una ricerca del 2018 sul digiuno intermittente in persone obese ha mostrato che ridurre l'introito calorico da uno a sei giorni a settimana, per almeno 12 settimane, è efficace nel ridurre il peso corporeo, in media di 7 chilogrammi. I risultati non erano diversi da una semplice restrizione calorica e gli studi clinici erano stati condotti su donne di mezza età statunitensi e britanniche, limitando la generalizzazione dei risultati. Si perde grasso corporeo che non si riprende più. Molti ne hanno parlato, tanti lo hanno già praticato e altrettanti lo faranno in seguito, comunque sono in molti ad essere sostenitori dell’intermittent fasting, per dirlo all’americana, convinti seguaci del regime alimentare. 

Il digiuno intermittente è una riduzione temporale dell’alimentazione abituale. Agli inizi si è praticato un digiuno meno funzionale che prevedeva due giorni di digiuno completo su cinque, ma la pratica non dava grandi risultati, e gli esperti erano abbastanza perplessi. Si è dunque poi passato ad una significativa modifica della pratica del digiuno che ha previsto di introdurre un’astinenza dal cibo continuativa, ma limitata nel tempo. Pare che al momento la formula più seguita ed efficace sia quella di nutrirsi solo nell’arco di 8 ore giornaliere e limitarsi a bere solo acqua e bevande nelle restanti 16 ore, naturalmente acqua e bevande non zuccherate. Con questo processo si attiva l’autofagia, che è un meccanismo fondamentale attraverso il quale le cellule digeriscono organelli, proteine e frammenti di sé stesse per ricavarne energia e si eliminano piccoli elementi malfunzionanti. Vengono risparmiate molte ore di digestione. Dobbiamo ricordare che noi esseri umani siamo esseri diurni e sfruttiamo al meglio la nostra energia al mattino, per questo ingrassiamo, o comunque ci appesantiamo, se mangiamo la sera tardi. Questo metodo sembra essere apprezzato da molti proprio perché non è così impegnativo come altri schemi alimentari adottati per perdere peso. Gli esperti hanno capito che nutrizione e salute sono connesse e poi c’è sempre una innegabile attenzione quasi maniacale all’estetica. 

A differenza di altre diete fortemente ipocaloriche o comunque più complicate da seguire, per chi lavora molto fuori, è un sistema semplice da sostenere. Funziona senza grandi sacrifici ed è solo questione di abitudine. Con un piccolo sforzo si ottengono benefici immediati per la salute ed evidenti per l’aspetto fisico. Questo, naturalmente, non significa che nelle otto ore di nutrizione si deve, oppure si può, mangiare di tutto, ma bisogna prediligere una dieta povera di grassi, meglio se prescritta da un nutrizionista o comunque da un esperto. Il fai da te non è mai consigliabile. Io mi sono affidato infatti ad un nutrizionista chiedendo di voler provare questo sistema e seguendo la sua dieta spalmata nelle otto ore. Ho ottenuto evidenti risultati. Non solo ho avuto anche benefici nel sonno e nell’attività fisica che pratico da sempre in quanto avverto di avere molta più energia. Per il momento è uno stile di vita a cui non voglio rinunciare perché mi fa stare veramente bene. Uno degli aspetti che più colpisce, a primo impatto, e rende anche attraente questo tipo di scelta alimentare, è che a prima vista non ci sia nessun alimento vietato, che basti saltare la colazione o la cena, ma non è proprio così. Di sicuro cambia il concetto dell'organizzazione della giornata o della settimana, del conteggio delle ore in cui si può mangiare e quelle in cui si può, al massimo, bere e non tutto. 

Ora ci sono diversi stili di digiuno, infatti alcuni praticano il 5:2, ovvero 5 giorni normali e due di digiuno seguendo le indicazioni del medico inglese Michael Mosley. Molti esperti, medici e ricercatori si sono espressi in merito al metodo del digiuno intermittente che può apportare benefici, tra cui il più evidente è rappresentato dalla riduzione delle malattie infiammatorie e la perdita di peso, ma tutti sostengono, a pari modo, che il fai da te sia comunque sconsigliato. Perché in ogni caso ci sono regole che non possono valere per tutti e che dipendono dalle differenze individuali. Quindi sempre meglio, caso per caso, rivolgersi ad un esperto.

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