FEMMINICIDIO E LE DINAMICHE DELLA COPPIA

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Disparità Economica e violenza, una relazione da comprendere sulle diverse classi sociali. Il fenomeno del femminicidio in Italia, purtroppo, è una tragica realtà che continua a scuotere le coscienze e mette in evidenza le dinamiche di violenza nelle relazioni di coppia. I casi in cui uomini, spesso partner o ex partner, uccidono le loro compagne perché accecati dalla rabbia o dall'incapacità di accettare una separazione sono dolorosamente frequenti, tuttavia, a mio parere un'analisi più approfondita rivela che i casi di femminicidio emergono con maggiore frequenza tra le fasce economicamente più deboli, toccando raramente le coppie appartenenti alle classi benestanti. Allora mi domando quanto è vero che questi atti di violenza sono frutto di una cultura patriarcale ancora radicata e della mancanza di controllo sulle proprie emozioni? Sono inaccettabili e devono essere condannati senza esitazione, però. Per affrontare in maniera onesta e completa il problema delle relazioni tos...

I FIGLI DI KAHLIL GIBRAN

aquilone in volo

Ciò che non può mai venir meno nell’educazione ai figli è l’amore per la vita. Questo amore, questo attaccamento, è stato narrato anche da molti scrittori e poeti tra cui Kahlil Gibran, nel celebre brano I FIGLI. Il tutto nella complessità dell’essere genitori, la difficoltà di trovare un equilibrio tra l’affetto e l’esempio

I FIGLI

I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di sé stessa.
Essi non provengono da voi, ma attraverso di voi.
E sebbene stiano con voi, non vi appartengono.

Potete dar loro tutto il vostro amore, ma non i vostri pensieri.
Perché essi hanno i propri pensieri.

Potete offrire dimora ai loro corpi,
ma non alle loro anime.
Perché le loro anime abitano la casa del domani,
che voi non potete visitare, neppure nei vostri sogni.

Potete sforzarvi di essere simili a loro,
ma non cercare di renderli simili a voi.
Perché la vita non torna indietro e non si ferma a ieri.

Voi siete gli archi dai quali i vostri figli, come frecce viventi, sono scoccati.
L’Arciere vede il bersaglio sul percorso dell’infinito, e con la Sua forza vi piega affinché le Sue frecce vadano veloci e lontane.

Lasciatevi piegare con gioia dalla mano dell’Arciere.
Poiché così come ama la freccia che scocca, così Egli ama anche l’arco che sta saldo.

Kahlil Gibran è un stato un poeta libanese naturalizzato statunitense emblema della cultura degli anni sessanta, morto a New York l’11 aprile 1931. Visto inizialmente come uno scrittore visionario perché le sue parole erano quelle di un profeta, capaci di forgiare le menti e imprimersi indelebili nelle coscienze. Dall’indole solitaria e riflessiva, il poeta ha parlato del costante fluire dell’acqua, del ciclo della vita e del movimento degli astri tramutando il simbolismo naturale in una realtà effettiva dalla quale trarre preziosi insegnamenti. Il suo libro più celebre è stato “Il profeta” pubblicato nel 1923. Un volume peculiare, unico nel suo genere, composto di ventisei saggi scritti sotto forma di poesia.

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