IL FIGLIO DI PABLO NERUDA
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Una delle più belle poesie dedicate ai figli e non ad amanti o muse ideali. Quello che è l’amore vero totalmente irrazionale che sconfina nel mistero profondo della vita. I figli che sono nucleo originario di un amore profondo della vita come ci ricorda l’autore rispondendo, da padre, all’enigmatica domanda: “Sai da dove vieni?”.
Il figlio di Pablo Neruda
Sai da dove vieni?
… vicino all’acqua d’inverno
io e lei sollevammo un rosso fuoco
consumandoci le labbra
baciandoci l’anima,
gettando al fuoco tutto,
bruciandoci la vita.
Così venisti al mondo.
Ma lei per vedermi
e per vederti un giorno
attraversò i mari
ed io per abbracciare
il suo fianco sottile
tutta la terra percorsi,
con guerre e montagne,
con arene e spine.
Così venisti al mondo.
Da tanti luoghi vieni,
dall’acqua e dalla terra,
dal fuoco e dalla neve,
da così lungi cammini
verso noi due,
dall’amore che ci ha incatenati,
che vogliamo sapere
come sei, che ci dici,
perché tu sai di più
del mondo che ti demmo.
Come una gran tempesta
noi scuotemmo
l’albero della vita
fino alle più occulte
fibre delle radici
ed ora appari
cantando nel fogliame,
sul più alto ramo
che con te raggiungemmo.
Pablo Neruda, nome d'arte di Ricardo Eliezer Neftalí Reyes Basoalto è stato un poeta, diplomatico e politico cileno, considerato una delle più importanti figure della letteratura latino americana contemporanea. Definito da Gabriel García Márquez "il più grande poeta del XX secolo, in qualsiasi lingua".
Fuggì dal Cile a seguito di un mandato di cattura emesso nei suoi confronti. Inseguito per molti mesi dall'ispettore di polizia Óscar Peluchonneau che divenne poi un personaggio del suo mondo poetico. Definito da molti un comunista pieno di contraddizioni, che in nome della creatività, non si negava gli agi della borghesia.
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