PABLO NERUDA. SE SAPRAI STARMI VICINO
SE
SAPRAI STARMI VICINO
Se saprai starmi vicino
e potremmo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongono,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia …
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.
In questa poesia viene trattato l’amore sentimentale, carnale,
giornaliero, completo in tutto il suo splendore. Si parla di condivisione e non
privazione. Un coesistere armonico, che eleva lo spirito, rendendolo felice ed
eternamente giovane. L’amore arriverà travolgendo tutto, emozionando tutto in
tutta la sua tenerezza c he ripagherà della lunga attesa.
Secondo alcune ricerche fatte in rete questa poesia potrebbe
appartenere in realtà a Rosita Vicari la quale dopo aver scoperto (anni fa) che
il web attribuiva la sua poesia al Neruda, ha risposto cordialmente per niente
dispiaciuta. La poesia sarebbe stata pubblicata nel 1991 con il libro
"INCONTRI E FRAMMENTI D'AMORE PER PERDERSI E RITROVARSI".
Pablo Neruda, pseudonimo
di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto nato a Parral (Cile) il
12.07.1904, è stato una delle figure della letteratura latino-americana più
importanti, nonché poeta e politico cileno.
Fuggì dal Cile a seguito di un mandato di cattura emesso nei suoi
confronti. Inseguito per molti mesi dall'ispettore di polizia Óscar
Peluchonneau che divenne poi un personaggio del suo mondo poetico. Definito da
molti un comunista pieno di contraddizioni, che in nome della creatività, non
si negava gli agi della borghesia.
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